Dolore puntorio al petto
Mi capita da un po di avvertire un dolore puntorio al lato sinistro del petto.
Il dolore non è localizzato in un solo punto preciso, infatti a volte si verifica più verso il centro, altre volte verso sinistra, altre volte ancora nella parte alta del petto (subito sotto il collo).
Alcune volte è una sorta di dolore puntorio che brucia.
Non capisco proprio di cosa si possa trattare.
Secondo voi cosa può essere?
Grazie mille.
Il dolore non è localizzato in un solo punto preciso, infatti a volte si verifica più verso il centro, altre volte verso sinistra, altre volte ancora nella parte alta del petto (subito sotto il collo).
Alcune volte è una sorta di dolore puntorio che brucia.
Non capisco proprio di cosa si possa trattare.
Secondo voi cosa può essere?
Grazie mille.
[#1]
Gentile Signore,
vedo che, nonostante le ripetute rassicurazioni riguardo l'origine non cardiaca del Suo dolore toracico e i consigli ricevuti circa l'opportunità di iniziare un adeguato percorso psicoterapeutico, Lei insiste nel riproporre lo stesso quesito in area cardiologica.
Provvedo quindi a spostare nuovamente la Sua domanda in area psicologica, ricordandoLe che in genere le richieste di consulto a cui si è già ricevuta risposta vengono respinte.
Cordiali saluti
vedo che, nonostante le ripetute rassicurazioni riguardo l'origine non cardiaca del Suo dolore toracico e i consigli ricevuti circa l'opportunità di iniziare un adeguato percorso psicoterapeutico, Lei insiste nel riproporre lo stesso quesito in area cardiologica.
Provvedo quindi a spostare nuovamente la Sua domanda in area psicologica, ricordandoLe che in genere le richieste di consulto a cui si è già ricevuta risposta vengono respinte.
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
[#2]
Gentile utente,
leggendo i numerosi consulti richiesti in precedenza e la risposta qui data dallo specialista cardiologo, non possiamo che darle il medesimo suggerimento: quello di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta in presenza.
Non è da qui, purtroppo, che può ricevere l'aiuto che in questo momento più le necessita per affrontare efficacemente i suoi disagi, ma da uno specialista in presenza.
Molti auguri per un sereno futuro
leggendo i numerosi consulti richiesti in precedenza e la risposta qui data dallo specialista cardiologo, non possiamo che darle il medesimo suggerimento: quello di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta in presenza.
Non è da qui, purtroppo, che può ricevere l'aiuto che in questo momento più le necessita per affrontare efficacemente i suoi disagi, ma da uno specialista in presenza.
Molti auguri per un sereno futuro
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Gentile ragazzo, continuando a trascurare le nostre raccomandazioni rischia di perdere tempo a perseverare cercando nel posto sbagliato l'origine del suo disagio. Nel frattempo, il sintomo potrebbe strutturarsi e rafforzarsi.
Si rivolga a uno psicologo/psicoterapeuta in persona.
Cordiali saluti
Si rivolga a uno psicologo/psicoterapeuta in persona.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Sì, lei si è spiegato benissimo.
Esiste una particolare categoria di sintomi somatici che si producono nel corpo ma che sono originati da cause psichiche.
In questi casi tutto parte da una semplice preoccupazione. All'inizio si pensa alla possibilità di un problema (ad esempio al cuore) e s'inizia ad ascoltare il corpo. Poi si diventa "bravi" in quest'ascolto e si riescono a sentire segnali e dolorini che prima non si avvertivano. Ciò innesca ulteriore ansia, che a sua volta fa aumentare ancor più l'attenzione, e così via in un circolo vizioso nel quale è la persona stessa, alla fine, a procurarsi involontariamente dolori e sensazioni anomale. E si può diventare talmente bravi che il circolo vizioso va avanti da sé, anche quando non ci si pensa.
I dolori si possono amplificare a volte fino a spaventare, ma non sono il risultato di una patologia fisica in corso, bensì il risultato dell'emotività eccessiva unita all'attenzione focalizzata.
Però per avere la conferma che nel suo caso le cose stanno proprio così, oltre alle visite mediche, deve farsi vedere da uno psicologo.
Cordiali saluti
Esiste una particolare categoria di sintomi somatici che si producono nel corpo ma che sono originati da cause psichiche.
In questi casi tutto parte da una semplice preoccupazione. All'inizio si pensa alla possibilità di un problema (ad esempio al cuore) e s'inizia ad ascoltare il corpo. Poi si diventa "bravi" in quest'ascolto e si riescono a sentire segnali e dolorini che prima non si avvertivano. Ciò innesca ulteriore ansia, che a sua volta fa aumentare ancor più l'attenzione, e così via in un circolo vizioso nel quale è la persona stessa, alla fine, a procurarsi involontariamente dolori e sensazioni anomale. E si può diventare talmente bravi che il circolo vizioso va avanti da sé, anche quando non ci si pensa.
I dolori si possono amplificare a volte fino a spaventare, ma non sono il risultato di una patologia fisica in corso, bensì il risultato dell'emotività eccessiva unita all'attenzione focalizzata.
Però per avere la conferma che nel suo caso le cose stanno proprio così, oltre alle visite mediche, deve farsi vedere da uno psicologo.
Cordiali saluti
[#8]
Ex utente
dottore le dico la verità, ma non la prenda assolutamente come un'offesa verso la categoria.
uno dei motivi per cui non voglio andare da uno psicologo è, oltre la vergogna, che penso che questa figura professionale non essendo un medico non mi possa capire nel caso in cui i miei problemi siano realmente fisiologici.
mi raccomando non la prenda assolutamente come un'offesa. è solo un mio modo (sbagliato) di pensare.
uno dei motivi per cui non voglio andare da uno psicologo è, oltre la vergogna, che penso che questa figura professionale non essendo un medico non mi possa capire nel caso in cui i miei problemi siano realmente fisiologici.
mi raccomando non la prenda assolutamente come un'offesa. è solo un mio modo (sbagliato) di pensare.
[#9]
>>> è solo un mio modo (sbagliato) di pensare.
>>>
Ha ragione, perché se rilegge ciò che le ho detto prima ci sono forti probabilità che il suo NON sia un problema medico. Quindi, l'essere o non essere medico non fa differenza, mentre la fa (e molto) avere competenza psicologica/psicoterapeutica.
E se poi sono gli stessi medici che le stanno dicendo: "Deve andare dallo psicologo"...
Ma se proprio vuole un medico può sempre andare da uno psichiatra psicoterapeuta: così avrà l'uno e l'altro in una botta sola.
Cordiali saluti
>>>
Ha ragione, perché se rilegge ciò che le ho detto prima ci sono forti probabilità che il suo NON sia un problema medico. Quindi, l'essere o non essere medico non fa differenza, mentre la fa (e molto) avere competenza psicologica/psicoterapeutica.
E se poi sono gli stessi medici che le stanno dicendo: "Deve andare dallo psicologo"...
Ma se proprio vuole un medico può sempre andare da uno psichiatra psicoterapeuta: così avrà l'uno e l'altro in una botta sola.
Cordiali saluti
[#10]
Ex utente
ho acquistato ieri delle pillole in erboristeria a base di biancospino e valeriana. vediamo un po che ne esce. se non ottengo risultati proverò a seguire i vostri consigli.
ho preso questa decisione perché è da 4-5 notti che mi alzo per andare in bagno e quando mi rimetto a letto non riesco più a prendere sonno... ci metto quasi 1 ora.
ho preso questa decisione perché è da 4-5 notti che mi alzo per andare in bagno e quando mi rimetto a letto non riesco più a prendere sonno... ci metto quasi 1 ora.
[#11]
Quelle pillole non le serviranno a nulla, se non forse a sedarla un pochettino.
Ma guarire dall'ansia non significa sedarsi, tranquillizzarsi, rassicurarsi o calmarsi. È necessario smontare il meccanismo mentale patogeno che le provoca la paura. Le uniche due cure riconosciute per l'ansia sono la psicoterapia e la farmacoterapia, eventualmente in associazione.
Cordiali saluti
Ma guarire dall'ansia non significa sedarsi, tranquillizzarsi, rassicurarsi o calmarsi. È necessario smontare il meccanismo mentale patogeno che le provoca la paura. Le uniche due cure riconosciute per l'ansia sono la psicoterapia e la farmacoterapia, eventualmente in associazione.
Cordiali saluti
[#13]
Male non credo che gliene faranno, ma per una risposta più precisa può reinserire la domanda in psichiatria, lo psicologo non si occupa di farmaci.
Le cure farmacologiche per l'ansia non consistono in calmanti. I cosiddetti "calmanti" servono per i momenti acuti, ma non ottengono modificazioni cerebrali permanenti utili alla risoluzione dell'ansia.
E in ogni caso, la convinzione di essere malato è difficile da togliere con i soli farmaci: non esiste ancora la pillola per cambiare idea.
Cordiali saluti
Le cure farmacologiche per l'ansia non consistono in calmanti. I cosiddetti "calmanti" servono per i momenti acuti, ma non ottengono modificazioni cerebrali permanenti utili alla risoluzione dell'ansia.
E in ogni caso, la convinzione di essere malato è difficile da togliere con i soli farmaci: non esiste ancora la pillola per cambiare idea.
Cordiali saluti
[#14]
Ex utente
vabbè ma non sono neppure farmaci... sono solo a base di erba... si figuri che io le ho comprate in supermercato...
quindi credo proprio che non comportino alcuna controindicazione.
non farò la domanda nella sezione psichiatria perché le giuro che sono stufo di tutta questa situazione.
si figuri che a volte mi scoccia anche preoccuparmi.
PS: le sue risposte sono molto veloci e complete. a tutto guadagno della qualità del servizio offerto. GRAZIE!
quindi credo proprio che non comportino alcuna controindicazione.
non farò la domanda nella sezione psichiatria perché le giuro che sono stufo di tutta questa situazione.
si figuri che a volte mi scoccia anche preoccuparmi.
PS: le sue risposte sono molto veloci e complete. a tutto guadagno della qualità del servizio offerto. GRAZIE!
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 16.8k visite dal 16/12/2010.
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