I buoni risultati della cura ho iniziato
Età:26
Gemt.mo dottore
sono da febbraio in cura con un ansiolitico e un antidepressivo per una crisi ansiosa molto forte sfociata in un attacco di panico. Dati i buoni risultati della cura ho iniziato a diminire le dosi, ma a fine estate in previsione degli impegni futuri, puntuale è ritornata l'ansia con insonnia e nausee mattutine. Sono costretta a prendere ansiolitici tutta la vita? Ciò che per altri è un piccolo turbamento per me è motivo di forte ansia ogni volta ce mi sento messa alla prova o in vista di un impegno. Ciò mi crea grande preoccupazione perchè la mia ansia condiziona i miei rapporti affettivi oltre che la vita lavorativa.
Gemt.mo dottore
sono da febbraio in cura con un ansiolitico e un antidepressivo per una crisi ansiosa molto forte sfociata in un attacco di panico. Dati i buoni risultati della cura ho iniziato a diminire le dosi, ma a fine estate in previsione degli impegni futuri, puntuale è ritornata l'ansia con insonnia e nausee mattutine. Sono costretta a prendere ansiolitici tutta la vita? Ciò che per altri è un piccolo turbamento per me è motivo di forte ansia ogni volta ce mi sento messa alla prova o in vista di un impegno. Ciò mi crea grande preoccupazione perchè la mia ansia condiziona i miei rapporti affettivi oltre che la vita lavorativa.
[#1]
Gentile utente
l'ansia si manifesta attraverso tre canali: quello fisiologico, quello cognitivo (i nostri pensieri) e quello comportamentale (le nostre azioni). Quando i livelli dell'ansia, che genericamente è un meccanismo naturale, utile ed adattivo, superano i limiti di accettabilità è necessario ricorrere ad una cura per ridimensionare tali livelli. La terapia farmacologica agisce direttamente e prevalentemente sul canale fisiologico, meno su quelli cognitivo e comportamentale. Pertanto, qualora la cura in atto non dovesse bastare, in accordo con il suo specialista di riferimento, sarebbe consigliabile intraprendere una psicoterapia breve individuale, preferibilmente di tipo cognitivo-comportamentale, al fine di intervenire anche sugli altri due canali attraverso i quali l'ansia si manifesta.
l'ansia si manifesta attraverso tre canali: quello fisiologico, quello cognitivo (i nostri pensieri) e quello comportamentale (le nostre azioni). Quando i livelli dell'ansia, che genericamente è un meccanismo naturale, utile ed adattivo, superano i limiti di accettabilità è necessario ricorrere ad una cura per ridimensionare tali livelli. La terapia farmacologica agisce direttamente e prevalentemente sul canale fisiologico, meno su quelli cognitivo e comportamentale. Pertanto, qualora la cura in atto non dovesse bastare, in accordo con il suo specialista di riferimento, sarebbe consigliabile intraprendere una psicoterapia breve individuale, preferibilmente di tipo cognitivo-comportamentale, al fine di intervenire anche sugli altri due canali attraverso i quali l'ansia si manifesta.
dott. Francesco Vincelli
psicologo psicoterapeuta
dottore di ricerca in psicologia, Università Cattolica di Milano
docente e supervisore clinico
[#2]
Gentile utente,
spero che a distanza di tempo le sue terapie siano andate a buon fine.
Tenga presente anche per il futuro che è impensabile oltre che sconsigliabile assumere psicofarmaci per tutta la vita (soprattutto in presenza di disturbi ansiosi da panico, mentre ben diverso è il discorso per i disturbi psicotici).
La terapia farmacologica rappresenta bensì in questi casi un utile ausilio da abbinare ad una psicoterapia ( molto utile ed efficace la terapia breve ipnotica)che fornisca adeguati strumenti per affronatare le crsisi ansiose anche a distanza di tempo, consentendo così al paziente di ritrovare sicrezza e serenità e di diminuire gradualmente la terapia farmacologica fino alla completa sospensione.
Con i migliori auguri
F.I.passoni
studiopsicologia@hotmail.it
spero che a distanza di tempo le sue terapie siano andate a buon fine.
Tenga presente anche per il futuro che è impensabile oltre che sconsigliabile assumere psicofarmaci per tutta la vita (soprattutto in presenza di disturbi ansiosi da panico, mentre ben diverso è il discorso per i disturbi psicotici).
La terapia farmacologica rappresenta bensì in questi casi un utile ausilio da abbinare ad una psicoterapia ( molto utile ed efficace la terapia breve ipnotica)che fornisca adeguati strumenti per affronatare le crsisi ansiose anche a distanza di tempo, consentendo così al paziente di ritrovare sicrezza e serenità e di diminuire gradualmente la terapia farmacologica fino alla completa sospensione.
Con i migliori auguri
F.I.passoni
studiopsicologia@hotmail.it
F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica
studiopsicologia@hotmail.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.6k visite dal 30/08/2002.
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