Paura d'amare e apatia sentimentale

Salve, vorrei avere un parere.Ho 36 anni e un amante da qualche mese.Io sono single,lui continua ad essere sposato e ha due bambini piccoli(uno nato da un paio di mesi).Vorrei premettere che non era mia intenzione iniziare un rapporto di questo tipo perchè sapevo che sarebbe stato limitante per tutto.L'ho fatto perchè lui mi piaceva tanto e non sono riuscita ad evitarlo, so da sempre che comunque tutto è limitato e legato alla saltuarietà.Vorrei anche premettere che non voglio essere la donna salvatrice, quella che arriva nella vita di un uomo convinta di poter aiutare quel povero cristo che ha un sacco di problemi..
Lui mi ha introdotta nella sua vita gradualmente ma subito mi ha spiegato la sua situazione famigliare e psicologica molto pesante.
Gravi soprusi e violenze psicologiche infantili in casa durate fino all'uscita dalla stessa.Un rapporto durato 11 anni e poi finito quasi all'improvviso da parte della sua ex.Nuovo rapporto da 4 anni con convivenza e recente matrimonio con bambino, e poi l'arrivo del secondo.Qualche anno di psicoterapia per risolvere le sue angoscie le sue paure il suo stato d'infelicità.Un matrimonio credo giunto a termine già da un po, e un rapporto con la stessa persona molto difficile.Questo è il quadro generale.Io non cerco di averlo di salvarlo di cambiargli la vita o di farli fare cose che sarebbero solo miei desideri.
Io sono una donna molto piacente e credo anche dal carattere amaliante perchè accetto tutti e trovo in chiunque e ovunque una ragione e una cosa buona, quindi è difficile staccarsi da me.Ho avuto 2 storie importanti, nessun matrimonio nessun figlio, tante esperienze in tutti i sensi, che mi rendono interessante.
Detto ciò, mi spiace molto sentire la sua chiusura totale nei confronti del mondo intero.Lui non parla dei suoi pensieri profondi e dei suoi sentimenti con nessuno..mai.Dice di essere apatico verso i sentimenti perchè ha sofferto in passato, e perchè gli altri si aspettano sempre troppo da lui.Dice di essere incostante nei sentimenti sempre perchè ha sofferto troppo.Io lo sento sofferente.Terribilmente sofferente.Credo lui attinga personalmente al mio equilibrio e alla mia tranquilla pace interiore come fosse ossigeno.Gli ho detto come farebbe un amica quali sono i miei pensieri sulla sua vita in generale.Lui ascolta ma non gli piace la cosa.Non so se sia perchè gli dico cose che sono vere oppure perchè preferisca far finta di niente.Sta per esplodere e credo stia cadendo in depressione.Oggi mi ha detto di voler tornare in terapia, io gli ho risposto che si deve anche aiutare da solo, facendosi un po di chiarezza.Ogni volta che rimane a casa mi chiama disperato perchè non ne può più della tensione famigliare, ma dall'altra parte, teme molto di perdere i figli perchè la moglie li usa per tenerlo in pugno.Vorrei tanto che potesse trovare un equilibrio, con chiunque sia.Io ne sono innamorata,e mi è difficile accettare una relazione così, se non prendendola fin che c'è e così come viene.
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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 218 4
Gentile utente,
è molto saggio da parte sua prendere questa storia così come viene, d'altronde quest'uomo adesso (come ha già giustamente detto lei) deve prima di tutto ritrovare il suo equilibrio per poi decidere quale percorso di vita intraprendere.
Credo sia altrettanto saggio che lui riprenda la terapia: il fatto che abbia autonomamente deciso di ricontattare il professionista che lo seguiva è indice del suo desiderio di uscire da questa situazione difficile. Andare da un terapeuta non vuol dire delegare ad altri la soluzione dei propri problemi (e quindi che non ci si sa aiutare da soli) ma confrontarsi con un esperto che ci aiuta ad utilizzare strategie più adeguate per affrontare al meglio le difficoltà.
Lo incoraggi dunque a riprendere questo percorso.

Cordialmente.

Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, concordo pienamente con la collega. La sua frase conclusiva:

>>> mi è difficile accettare una relazione così, se non prendendola fin che c'è e così come viene
>>>

esprime ciò che, per una donna nella sua posizione, è comunque la scelta migliore: non farsi aspettative eccessive e vivere giorno per giorno.

Parlandole francamente, è difficile che gli uomini sposati lascino la moglie a favore dell'amante (a proposito: è lei l'amante, non lui). A volte succede e quando succede fa scalpore, ma non sono casi così frequenti.

Però se vuole aiutare davvero quest'uomo e vede che da solo sta avendo difficoltà, incoraggiarlo a recarsi di nuovo da un collega sarebbe certamente un gesto d'amore.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Ringrazio entrambi per il parere.Concordo con l'invito al consulto con lo specialista, e ribatto che non chiedo nulla e non sogno che avvenga ciò che forse in realtà desidererei.Vorrei solo che potesse sentirsi bene.E vorrei solo cercare di essergli d'aiuto in questa cosa.Non pretendo nulla.Ma a volte temo che la mia presenza possa essere causa di maggior confusione per lui.E se per caso non lo cerco, lo fa lui.Quelle rare volte che di sua spontanea volontà si apre per raccontarmi qualcosa di lui, di profondo non so se cercare di farlo parlare perchè questo in fondo è ciò che vuole o evitare di farlo.Cosa è meglio?Perchè lui mi ha raccontato con estrema facilità le violenze , i soprusi gli stati d'animo provati da bambino e non riesce invece ad aprirsi ora nella sua intimità di vita quotidiana?Grazie
P.s.Al dr Santonocito, in principio era il mio amante perchè avevo una relazione alla pari pure io, stanca e che non funzionava più, terminata da poco.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
In linea con quanto le dicevo, è meglio adottare una posizione attendista: gli faccia sapere solo che se lui vorrà parlarne, lei ci sarà. Ma aspetti che sia lui a volerlo fare, senza far pressione.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Graze dr per la sua risposta.Cercherò di essergli vicino quando lo vorrà e d'aiuto quando avrà desiderio di parlarne..Senza pressioni ne richieste di nessun tipo, infondo se questa cosa l'ho accettata con queste condizioni fin da principio e sapendo che avrei Solo avuto ciò che lui avrebbe voluto darmi,devo essere così.Devo cercare di dare un aiuto privo da alcun interesse nei suoi confronti se non quello unico di voler dare una mano.Grazie ancora.