Stato d'animo e problemi correlati
Buongiorno
Mi trovo attualmente ad affrontare la dolorosa esperienza di una una separazione. Non convivo più con mia moglie da più di un anno. Sono in una situazione morale a dir poco devastante. Moralmente sono a terra. Non ho interesse per nulla. Ho vissuto con mia moglie anni meravigliosi. Poi improvvisamente senza avvisaglie si è giunti a separarsi. Ho provato a recuperare il rapporto ma non ci sono riuscito. Ho perso 12 kg. Avevo molteplici interessi che condividevo con lei. Ora tutto non ha più senso. Mi manca lei. Mi manca vivere con lei. Non sento il bisogno di fare nulla. Sono pieno di sensi di colpa che non riesco a scr9ollarmi di dosso anche perchè sono reali. Non faccio altro che pensare agli anni passati. La mia mente vaga solo sui bellissimi ricordi di tutto quello che facevamo insieme. E sto notando anche una sostanziale perdita di interesse anche per il sesso visto che non riesco a immaginare un'altra donna con me che non sia lei. Verso la quale oltre all'amore provavo un'attrazione fantastica.
Chiedo consiglio oltre su cosa fare per poter alleviare la mia angoscia se è normale in uno stato d'animo come il mio perdere le erezioni notturne e mattutine (mi sono accorto di averne avuta una durante la notta un giorno fa e piuttosto duratura) ma soprattutto non riuscire a mantenere l'erezione (anche su masturbazione) se non sollecitato.
In sostanza è come se non avessi desiderio, libido ed erezioni sostanziose. Fino a che stavo con lei mi bastava starle vicino o pensare a lei per avere erezioni vigorose. Pensate che la mente e il mio stato di prostrazione così elevato possa influire negativamente su queste cose ?
Si tenga presente che da 6 mesi sto prendeno 1 mg di Xanax a rilascio prolungato la sera e durante il giorno, al bisogno, 15 gocce di xanax a rilascio immediato.
Grazie anticipatamente per le risposte.
Mi trovo attualmente ad affrontare la dolorosa esperienza di una una separazione. Non convivo più con mia moglie da più di un anno. Sono in una situazione morale a dir poco devastante. Moralmente sono a terra. Non ho interesse per nulla. Ho vissuto con mia moglie anni meravigliosi. Poi improvvisamente senza avvisaglie si è giunti a separarsi. Ho provato a recuperare il rapporto ma non ci sono riuscito. Ho perso 12 kg. Avevo molteplici interessi che condividevo con lei. Ora tutto non ha più senso. Mi manca lei. Mi manca vivere con lei. Non sento il bisogno di fare nulla. Sono pieno di sensi di colpa che non riesco a scr9ollarmi di dosso anche perchè sono reali. Non faccio altro che pensare agli anni passati. La mia mente vaga solo sui bellissimi ricordi di tutto quello che facevamo insieme. E sto notando anche una sostanziale perdita di interesse anche per il sesso visto che non riesco a immaginare un'altra donna con me che non sia lei. Verso la quale oltre all'amore provavo un'attrazione fantastica.
Chiedo consiglio oltre su cosa fare per poter alleviare la mia angoscia se è normale in uno stato d'animo come il mio perdere le erezioni notturne e mattutine (mi sono accorto di averne avuta una durante la notta un giorno fa e piuttosto duratura) ma soprattutto non riuscire a mantenere l'erezione (anche su masturbazione) se non sollecitato.
In sostanza è come se non avessi desiderio, libido ed erezioni sostanziose. Fino a che stavo con lei mi bastava starle vicino o pensare a lei per avere erezioni vigorose. Pensate che la mente e il mio stato di prostrazione così elevato possa influire negativamente su queste cose ?
Si tenga presente che da 6 mesi sto prendeno 1 mg di Xanax a rilascio prolungato la sera e durante il giorno, al bisogno, 15 gocce di xanax a rilascio immediato.
Grazie anticipatamente per le risposte.
[#1]
Gentile utente,
identificherei i suoi problemi di erezione più nello stato d'animo che la porta ad assumere lo Xanax che nello Xanax stesso.
Chi le ha prescritto il farmaco?
Ha provato a sentire uno psicologo? Forse le sembrerà una domanda "scontata" ma alla luce dello stato di prostrazione che l'affligge oramai da un anno, sarebbe il caso di contattare uno psicologo che l'aiuti ad elaborare questo "lutto".
I miei migliori auguri.
identificherei i suoi problemi di erezione più nello stato d'animo che la porta ad assumere lo Xanax che nello Xanax stesso.
Chi le ha prescritto il farmaco?
Ha provato a sentire uno psicologo? Forse le sembrerà una domanda "scontata" ma alla luce dello stato di prostrazione che l'affligge oramai da un anno, sarebbe il caso di contattare uno psicologo che l'aiuti ad elaborare questo "lutto".
I miei migliori auguri.
Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it
[#2]
Gentile utente, il suo sembra avere le caratteristiche di uno stato depressivo. Legga quest'articolo per vedere quanto ci si ritrova:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_depress.htm
e poi consulti uno psicologo/psicoterapeuta, come le suggerisce la collega. Le separazioni possono benissimo avere effetti come quelli che descrive, anzi di solito è la norma.
Il farmaco la può aiutare a superare il momento acuto, ma non a elaborare la perdita. Per quello di solito ci vuole tempo tempo, ma se sta incontrando difficoltà è appropriato rivolgersi allo psicologo.
Aggiungo che per la cura farmacologica dovrebbe preferibilmente essere seguito da uno psichiatra, perché il farmaco che sta assumendo è un ansiolitico e dovrebbe essere usato per brevi periodi di tempo.
Cordiali saluti
http://www.giuseppesantonocito.it/art_depress.htm
e poi consulti uno psicologo/psicoterapeuta, come le suggerisce la collega. Le separazioni possono benissimo avere effetti come quelli che descrive, anzi di solito è la norma.
Il farmaco la può aiutare a superare il momento acuto, ma non a elaborare la perdita. Per quello di solito ci vuole tempo tempo, ma se sta incontrando difficoltà è appropriato rivolgersi allo psicologo.
Aggiungo che per la cura farmacologica dovrebbe preferibilmente essere seguito da uno psichiatra, perché il farmaco che sta assumendo è un ansiolitico e dovrebbe essere usato per brevi periodi di tempo.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gentile utente,
la separazione è un avvenimento traumatico e doloroso, soprattutto quando giunge così come dice lei senza avvisaglie (che probabilmente ci sono state, ma che per motivi diversi non si è riusciti a riconoscere).
La sua situazione attuale richiede che lei si rivolga in presenza ad uno psicologo/psicoterapeuta per avere un aiuto idoneo a superare il suo stato di disagio e ad elaborare la perdita.
La terapia farmacologica, che peraltro deve essere prescritta e seguita da un medico (preferibilmente psichiatra), da sola non può risolvere il suo stato di sofferenza.
Molti auguri per la sua vita.
la separazione è un avvenimento traumatico e doloroso, soprattutto quando giunge così come dice lei senza avvisaglie (che probabilmente ci sono state, ma che per motivi diversi non si è riusciti a riconoscere).
La sua situazione attuale richiede che lei si rivolga in presenza ad uno psicologo/psicoterapeuta per avere un aiuto idoneo a superare il suo stato di disagio e ad elaborare la perdita.
La terapia farmacologica, che peraltro deve essere prescritta e seguita da un medico (preferibilmente psichiatra), da sola non può risolvere il suo stato di sofferenza.
Molti auguri per la sua vita.
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Utente
Grazie a tutti per le sollecite risposte.
Lo Xanax mi è stato prescritto dal medico di base (che è neurologo. Per il resto si sto prendendo in considerazione l'idea di consultare uno psicologo. Il problema è che purtroppo al momento attuale sono i miei sensi di colpa che la fanno da padrone. Sommati ai ricordi bellissimi del matrimonio. All'amore verso mia moglie, alla passione nei suoi confronti e all'amore che lei mi ha dato. Non riesco a darmi pace per il modo in cui è finita perchè il tutto poteva essere risolto positivamente con il dialogo costruttivo. Per tutto ciò mi sento oggettivamente sull'orlo del baratro.
Lo Xanax mi è stato prescritto dal medico di base (che è neurologo. Per il resto si sto prendendo in considerazione l'idea di consultare uno psicologo. Il problema è che purtroppo al momento attuale sono i miei sensi di colpa che la fanno da padrone. Sommati ai ricordi bellissimi del matrimonio. All'amore verso mia moglie, alla passione nei suoi confronti e all'amore che lei mi ha dato. Non riesco a darmi pace per il modo in cui è finita perchè il tutto poteva essere risolto positivamente con il dialogo costruttivo. Per tutto ciò mi sento oggettivamente sull'orlo del baratro.
[#5]
Utente
Rispondo al Dott. Santonocito:
Ho letto l'articolo che mi ha consigliato. Certamente mi identifico nella "sintomatologia depressiva". Penso di avere tutte le caratteristiche. Solo che c'è una causa. Una causa che non può essere rimossa. Ad un lutto bisogna rassegnarsi perchè esiste anche se non ci si arriva mai preparati.
In questo caso, nel mio matrimonio, la mia mente, il mio cuore, non solo non erano preparati ad un evento del genere. Ma mai potevano prevedere che ciò sarebbe potuto succedere. La mia mente, il mio cuore non hanno mai preso in considerazionw una simile possibilità. Ero troppo sicuro di me e di lei. Pradossalmente avrei potuto pensare "alla morte" di uno di noi due ma non all'idea che uno di noi sarebbe mai potuto fuggire dall'altro. E soprattutto in maniera inaspettata. Per dirla in altre parole, potrei pensare alla "morte" dei miei genitori ma mai al fatto che ognuno di loro non abbia più amore nei miei confronti.
Grazie
Ho letto l'articolo che mi ha consigliato. Certamente mi identifico nella "sintomatologia depressiva". Penso di avere tutte le caratteristiche. Solo che c'è una causa. Una causa che non può essere rimossa. Ad un lutto bisogna rassegnarsi perchè esiste anche se non ci si arriva mai preparati.
In questo caso, nel mio matrimonio, la mia mente, il mio cuore, non solo non erano preparati ad un evento del genere. Ma mai potevano prevedere che ciò sarebbe potuto succedere. La mia mente, il mio cuore non hanno mai preso in considerazionw una simile possibilità. Ero troppo sicuro di me e di lei. Pradossalmente avrei potuto pensare "alla morte" di uno di noi due ma non all'idea che uno di noi sarebbe mai potuto fuggire dall'altro. E soprattutto in maniera inaspettata. Per dirla in altre parole, potrei pensare alla "morte" dei miei genitori ma mai al fatto che ognuno di loro non abbia più amore nei miei confronti.
Grazie
[#6]
Ma io non ho mai detto che la depressione non debba avere una causa. Anzi, dal punto di vista dello psicologo le depressioni sono quasi sempre causate da qualcos'altro. Le perdite, com'è successo a lei, ne sono uno dei motivi più frequenti. E i sensi di colpa sono comuni nella depressione, così come lo è la sensazione di aver subito una grossa ingiustizia, dalla vita, da qualcun'altro o da se stessi.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#7]
Utente
Dott. Santonocito
Si certo. Non volevo dire che lei non ha detto che la depressione non abbia una causa.
E' che forse (ma è solo un mio pensiero) che quando c'è una causa come la mia come si fa a rimuoverla ?
Bisognerebbe forse avere un carattere più "menefreghista" che ti faccia riuscire a dire e pensare: "va bè ormai è fatta cosa posso fare ? Guardiamo avanti".
Invece purtroppo caratteri come il mio non riescono a trovare pace quando si trovano in situazioni del genere. Soprattutto quando poi per aver fatto o non aver fatto determinate cose hanno causato una perdita di qualcosa di importante. Al fatto di non trovare pace aggiungiamo anche i sentimenti ed in fondo la delusione (perchè poi alla fine almeno un 30% di colpa lo do anche a lei)il gioco è fatto.
Come ti riprendi ?
Dovrei chiedere aiuto così come suggeritomi ai farmaci. Ma sinceramente ho paura di entrare poi in un circolo vizioso dal quale ancor più difficilmente credo si possa uscire.
Sono miei pensieri questi, probabilmente anche errati. Ma in fondo sto chiedendo aiuto anche per questo.
Grazie di nuovo
Si certo. Non volevo dire che lei non ha detto che la depressione non abbia una causa.
E' che forse (ma è solo un mio pensiero) che quando c'è una causa come la mia come si fa a rimuoverla ?
Bisognerebbe forse avere un carattere più "menefreghista" che ti faccia riuscire a dire e pensare: "va bè ormai è fatta cosa posso fare ? Guardiamo avanti".
Invece purtroppo caratteri come il mio non riescono a trovare pace quando si trovano in situazioni del genere. Soprattutto quando poi per aver fatto o non aver fatto determinate cose hanno causato una perdita di qualcosa di importante. Al fatto di non trovare pace aggiungiamo anche i sentimenti ed in fondo la delusione (perchè poi alla fine almeno un 30% di colpa lo do anche a lei)il gioco è fatto.
Come ti riprendi ?
Dovrei chiedere aiuto così come suggeritomi ai farmaci. Ma sinceramente ho paura di entrare poi in un circolo vizioso dal quale ancor più difficilmente credo si possa uscire.
Sono miei pensieri questi, probabilmente anche errati. Ma in fondo sto chiedendo aiuto anche per questo.
Grazie di nuovo
[#8]
>>> quando c'è una causa come la mia come si fa a rimuoverla ?
>>>
Come le dicevo, in genere le delusioni amorose passano con il tempo. Quando però questo non avviene o si soffre troppo, allora lo psicologo è lo specialista adatto, soprattutto quelli che adottano un approccio pragmatico e concreto.
Prendere o meno medicine rientra nella facoltà di scelta dell'individuo. Se non le vuole, nessuno la obbligherà a prenderle. Ad ogni modo lo psicologo non è un medico, di solito, e quindi non ne prescrive.
Cordiali saluti
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Come le dicevo, in genere le delusioni amorose passano con il tempo. Quando però questo non avviene o si soffre troppo, allora lo psicologo è lo specialista adatto, soprattutto quelli che adottano un approccio pragmatico e concreto.
Prendere o meno medicine rientra nella facoltà di scelta dell'individuo. Se non le vuole, nessuno la obbligherà a prenderle. Ad ogni modo lo psicologo non è un medico, di solito, e quindi non ne prescrive.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.9k visite dal 15/12/2010.
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