Possibili sintomi di patologia mentale?
Salve,
sono un ragazzo di 22 anni, e ho sempre vissuto senza problemi psicologici: sono sempre stato (in linea di massima) piuttosto tranquillo e spensierato. Da 2-3 settimane a questa parte ho cominciato ad avvisare sensazioni mai provate, che non sapendo bene definire, direi come una sensazione "di estraneità verso il mondo esterno" (mi sembra quasi di perdere il contatto, anche se non è così, perchè riesco benissimo a interagire con l'ambiente esterno, e senza problemi anche per quanto concerne lo svolgimento degli studi all'università). Ci sarei tranquillamente passato sopra se non fosse per il fatto che a questo si sono uniti un sovraffollamento di pensieri nella mia testa e crisi di ansia, che hanno raggiunto l'apice un paio di giorni fa con un'episodio che credo sia stato un'attacco di panico, ma che sono riuscito a calmare con delle compresse di valeriana. Diciamo che queste sensazioni si alternano a momenti "normali" durante la giornata, ma prendono il sopravvento verso sera (inoltre, diciamo dalle prime avvisaglie, 2-3 settimane fa, a ora, ha avuto un andamento crescente).
Ora, so che è sbagliato, e non va fatto perchè si entra in un circolo vizioso, ma sono andato a cercarmi qualcosa su internet, e può capire il mio spavento quando ho letto che tutte queste sensazioni potrebbero essere ricondotti ai sintomi della Schizofrenia. La domanda che mi pongo e che vorrei porLe a lei è la seguente: ci potrebbe essere davvero un inizio di Schizofrenia? In famiglia, a mio ricordo, non ci sono mai stati casi simili.
Le do anche alcune informazioni che, magari, le potrebbero essere utili: ho recentemente svolto delle analisi del sangue (emocitocromo) di controllo (sono diventato vegetariano da una decina di mesi), risultando perfette. Inoltre, ho praticato (ultimamente ho interrotto) attività di meditazione, nel particolare, quel tipo di meditazione che chiamano "meditazione in onde theta" (che, facendo un parallelo con i miei studi universitari, credo si riferiscano alle onde della Trasformata di Fourier del segnale EEG); è possibile che questo tipo di meditazione abbia provocato questo stato in cui mi trovo ora?
Se fosse davvero un inizio di Schizofrenia?
La ringrazio infinitamente per il tempo concessomi,
Saluti.
sono un ragazzo di 22 anni, e ho sempre vissuto senza problemi psicologici: sono sempre stato (in linea di massima) piuttosto tranquillo e spensierato. Da 2-3 settimane a questa parte ho cominciato ad avvisare sensazioni mai provate, che non sapendo bene definire, direi come una sensazione "di estraneità verso il mondo esterno" (mi sembra quasi di perdere il contatto, anche se non è così, perchè riesco benissimo a interagire con l'ambiente esterno, e senza problemi anche per quanto concerne lo svolgimento degli studi all'università). Ci sarei tranquillamente passato sopra se non fosse per il fatto che a questo si sono uniti un sovraffollamento di pensieri nella mia testa e crisi di ansia, che hanno raggiunto l'apice un paio di giorni fa con un'episodio che credo sia stato un'attacco di panico, ma che sono riuscito a calmare con delle compresse di valeriana. Diciamo che queste sensazioni si alternano a momenti "normali" durante la giornata, ma prendono il sopravvento verso sera (inoltre, diciamo dalle prime avvisaglie, 2-3 settimane fa, a ora, ha avuto un andamento crescente).
Ora, so che è sbagliato, e non va fatto perchè si entra in un circolo vizioso, ma sono andato a cercarmi qualcosa su internet, e può capire il mio spavento quando ho letto che tutte queste sensazioni potrebbero essere ricondotti ai sintomi della Schizofrenia. La domanda che mi pongo e che vorrei porLe a lei è la seguente: ci potrebbe essere davvero un inizio di Schizofrenia? In famiglia, a mio ricordo, non ci sono mai stati casi simili.
Le do anche alcune informazioni che, magari, le potrebbero essere utili: ho recentemente svolto delle analisi del sangue (emocitocromo) di controllo (sono diventato vegetariano da una decina di mesi), risultando perfette. Inoltre, ho praticato (ultimamente ho interrotto) attività di meditazione, nel particolare, quel tipo di meditazione che chiamano "meditazione in onde theta" (che, facendo un parallelo con i miei studi universitari, credo si riferiscano alle onde della Trasformata di Fourier del segnale EEG); è possibile che questo tipo di meditazione abbia provocato questo stato in cui mi trovo ora?
Se fosse davvero un inizio di Schizofrenia?
La ringrazio infinitamente per il tempo concessomi,
Saluti.
[#1]
Caro ragazzo,
prima di pensare alla psicosi prenderei in considerazione possibili eventi che hanno scatenato in lei questo stato d'ansia.
E' successo qualcosa negli ultimi tempi che può aver minato il suo equilibrio? Qualche cambiamento o situazione che le crea ansia/stress?
Cercare in internet può essere controproducente: vi trova elenchi di sintomi, ma ovviamente non sa darne una valutazione qualitativa e quantitativa in relazione alla sua situazione, e trova anche spiegazioni che non sa interpretare da solo.
Determinate sensazioni di irrealtà/confusione sono comuni a più disturbi, ma fanno parte anche di passaggi fisiologici della vita (ad es. in adolescenza questi momenti possono capitare senza essere patologici) o possono presentarsi transitoriamente anche negli adulti.
L'importante è capire perchè si presentano e monitorarne l'andamento.
Qualcuno nella sua famiglia è un soggetto ansioso o ipocondriaco?
prima di pensare alla psicosi prenderei in considerazione possibili eventi che hanno scatenato in lei questo stato d'ansia.
E' successo qualcosa negli ultimi tempi che può aver minato il suo equilibrio? Qualche cambiamento o situazione che le crea ansia/stress?
Cercare in internet può essere controproducente: vi trova elenchi di sintomi, ma ovviamente non sa darne una valutazione qualitativa e quantitativa in relazione alla sua situazione, e trova anche spiegazioni che non sa interpretare da solo.
Determinate sensazioni di irrealtà/confusione sono comuni a più disturbi, ma fanno parte anche di passaggi fisiologici della vita (ad es. in adolescenza questi momenti possono capitare senza essere patologici) o possono presentarsi transitoriamente anche negli adulti.
L'importante è capire perchè si presentano e monitorarne l'andamento.
Qualcuno nella sua famiglia è un soggetto ansioso o ipocondriaco?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Salve Dott.ssa,
La ringrazio innanzitutto per la sua rapida risposta.
Per quanto riguarda fattori scatenanti che possono aver influenzato non saprei proprio dire: faccio la solita vita da 3 anni. Certo, svolgo non poche attività (Università, lavoro saltuario nel negozio di mia madre, palestra, arti marziali, volontariato in Croce Rossa), però non mi ha mai creato ansia o stress.
Per quanto riguarda soggetti ansiosi nella mia famiglia, la prima persona che mi viene in mente è sicuramente mia madre; lei vive costantemente sotto stress (a causa del troppo lavoro), a tal punto di sfogare in patologia cutanee (fuoco di S.Antonio)
La ringrazio innanzitutto per la sua rapida risposta.
Per quanto riguarda fattori scatenanti che possono aver influenzato non saprei proprio dire: faccio la solita vita da 3 anni. Certo, svolgo non poche attività (Università, lavoro saltuario nel negozio di mia madre, palestra, arti marziali, volontariato in Croce Rossa), però non mi ha mai creato ansia o stress.
Per quanto riguarda soggetti ansiosi nella mia famiglia, la prima persona che mi viene in mente è sicuramente mia madre; lei vive costantemente sotto stress (a causa del troppo lavoro), a tal punto di sfogare in patologia cutanee (fuoco di S.Antonio)
[#5]
Gliel'ho chiesto per capire se in qualche modo poteva essere influenzato dalla presenza in famiglia di persone che soffrono d'ansia, ma pare che non sia il suo caso.
Il mio consiglio è quello di prendere contatto di persona con uno psicologo, perchè tramite questo servizio non è possibile dirle di più nè tanto meno fare diagnosi.
Cerchi di stare tranquillo e di non lasciar passare troppo tempo prima di rivolgesi ad uno specialista, perchè se sta iniziando ad avere attacchi di panico la cosa migliore è intervenire subito.
Saluti e auguri,
Il mio consiglio è quello di prendere contatto di persona con uno psicologo, perchè tramite questo servizio non è possibile dirle di più nè tanto meno fare diagnosi.
Cerchi di stare tranquillo e di non lasciar passare troppo tempo prima di rivolgesi ad uno specialista, perchè se sta iniziando ad avere attacchi di panico la cosa migliore è intervenire subito.
Saluti e auguri,
[#6]
>>> un'attacco di panico, ma che sono riuscito a calmare con delle compresse di valeriana
>>>
Gentile ragazzo, diciamo che l'attacco le è passato perché *credeva* che le pillole di valeriana avessero quel potere. Ma va bene lo stesso, l'importante è che sia passato.
Le sue domande sono tipiche dell'ansioso: paura del peggio, preoccupazioni eccessive per il proprio stato di salute, attenzione eccessiva ai segnali mandati dal corpo.
Spesso, i sintomi d'ansia arrivano senza una causa apparente e comunque si possono risolvere bene anche senza andarne alla ricerca.
Si rivolga a uno psicologo/psicoterapeuta, possibilmente esperto nel trattamento di questo tipo di disturbi. Legga questi due articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Non aspetti troppo, come suggerisce la collega, perché più tempo lascia passare e più il disturbo potrebbe strutturarsi e irrobustirsi.
Cordiali saluti
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Gentile ragazzo, diciamo che l'attacco le è passato perché *credeva* che le pillole di valeriana avessero quel potere. Ma va bene lo stesso, l'importante è che sia passato.
Le sue domande sono tipiche dell'ansioso: paura del peggio, preoccupazioni eccessive per il proprio stato di salute, attenzione eccessiva ai segnali mandati dal corpo.
Spesso, i sintomi d'ansia arrivano senza una causa apparente e comunque si possono risolvere bene anche senza andarne alla ricerca.
Si rivolga a uno psicologo/psicoterapeuta, possibilmente esperto nel trattamento di questo tipo di disturbi. Legga questi due articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Non aspetti troppo, come suggerisce la collega, perché più tempo lascia passare e più il disturbo potrebbe strutturarsi e irrobustirsi.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.3k visite dal 09/12/2010.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.