Andare in gita
Salve a tutti,
Sono una ragazzina di 18 anni e frequento la 5^ superiore. Tra pochi giorni dovrò dare la conferma per partecipare alla gita di classe, ma ho l'angoscia se penso a dover partire con i miei compagni e stare via con loro 6 giorni.
In classe non mi trovo molto bene. Per esempio ho paura ad esprimere una mia idea o preferenza perchè quando accade vengo sempre criticata o ignorata..
Forse perchè sono timida e non sono come loro che cercano di essere sempre superiori e di apparire. Sembra che trovano piacere a sminuirmi confermando la loro autorità. Molti di loro sono soprattutto falsi. Alcuni quando mi chiedono un favore usano un tono fin troppo gentile che sfiora l'ipocrisia e non so perchè parlano così, forse per usarmi in quel momento.
Penso che se andrò in gita mi sentirò sola anche se sarò in mezzo agli altri.. ho paura di non poter esprimere i miei pensieri liberamente senza sentirmi in colpa o offesa dopo averli detti.
Una delle cose che odio di più è quando mi trattano fin troppo gentilmente, magari anche subito dopo avermi ignorata in un'altra situazione.
Non so cosa fare: se andarci o non andarci.
Se non ci vado ho paura di sentirmi pentita di non esserci andata.
Se ci vado penso che quei 6 giorni non mi passeranno mai.
Sono una ragazzina di 18 anni e frequento la 5^ superiore. Tra pochi giorni dovrò dare la conferma per partecipare alla gita di classe, ma ho l'angoscia se penso a dover partire con i miei compagni e stare via con loro 6 giorni.
In classe non mi trovo molto bene. Per esempio ho paura ad esprimere una mia idea o preferenza perchè quando accade vengo sempre criticata o ignorata..
Forse perchè sono timida e non sono come loro che cercano di essere sempre superiori e di apparire. Sembra che trovano piacere a sminuirmi confermando la loro autorità. Molti di loro sono soprattutto falsi. Alcuni quando mi chiedono un favore usano un tono fin troppo gentile che sfiora l'ipocrisia e non so perchè parlano così, forse per usarmi in quel momento.
Penso che se andrò in gita mi sentirò sola anche se sarò in mezzo agli altri.. ho paura di non poter esprimere i miei pensieri liberamente senza sentirmi in colpa o offesa dopo averli detti.
Una delle cose che odio di più è quando mi trattano fin troppo gentilmente, magari anche subito dopo avermi ignorata in un'altra situazione.
Non so cosa fare: se andarci o non andarci.
Se non ci vado ho paura di sentirmi pentita di non esserci andata.
Se ci vado penso che quei 6 giorni non mi passeranno mai.
[#1]
Gentile ragazza, se non ci vai, gliela dai vinta a loro.
È questo che vuoi?
Cordiali saluti
È questo che vuoi?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Nel senso che saranno riusciti a farti stare in un angolo e rinunciare.
La cosa migliore sarebbe partecipare, se ti interessa fare questa esperienza, e non rinunciare a causa di altre persone che non stimi e che, finito quest'anno, non avranno più alcuna importanza per te.
Da come parli sembra che certi episodi si ripetano, e questo è un vantaggio perchè sei in grado di renderti conto di quando si sta profilando una situazione che andrà a finire male e potrai defilarti.
Pensaci bene: ha così importanza l'opinione di questi compagni che consideri falsi, superficiali, prepotenti?
Mi pare di capire che non hai neanche un'amicizia in classe, o che se hai degli amici questi non parteciperanno.
E' così?
Cerca di prenderla con filosofia, come se fossi più grande e stessi facendo un viaggio per conto tuo, visto che ora la compagnia non te la puoi scegliere e che non è comunque delle migliori.
La cosa migliore sarebbe partecipare, se ti interessa fare questa esperienza, e non rinunciare a causa di altre persone che non stimi e che, finito quest'anno, non avranno più alcuna importanza per te.
Da come parli sembra che certi episodi si ripetano, e questo è un vantaggio perchè sei in grado di renderti conto di quando si sta profilando una situazione che andrà a finire male e potrai defilarti.
Pensaci bene: ha così importanza l'opinione di questi compagni che consideri falsi, superficiali, prepotenti?
Mi pare di capire che non hai neanche un'amicizia in classe, o che se hai degli amici questi non parteciperanno.
E' così?
Cerca di prenderla con filosofia, come se fossi più grande e stessi facendo un viaggio per conto tuo, visto che ora la compagnia non te la puoi scegliere e che non è comunque delle migliori.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Gentile ragazza,
crescere e diventare "forti" talvolta può essere difficile. Ma non credere che non lo sia anche per i tuoi compagni di classe.
Per te può essere l'occasione (non solo la gita) per imparare ad essere assertiva, cioè ad esprimere le tue opinioni e i tuoi sentimenti, anche il tuo disappunto, senza avere questa voglia di scappare via. E' un'abilità che si apprende. Dalla tua hai una maggiore sensibilità che potrà tornarti molto utile nella vita.
Ma può essere anche l'occasione per sperimentarti in modalità diverse rispetto a quando sei in classe.
Non andare in gita vuol dire non affrontare la situazione. Anche più avanti, per tutta la vita, troverai ostacoli più o meno grandi. Il vero problema non è NON incontrare mai ostacoli e NON provare paura o ansia.
Il vero problema è paralizzarsi o scappare davanti a questi ostacoli.
Se poi ritieni di aver bisogno di un ulteriore aiuto, a Milano e dintorni ci sono molti centri convenzionati con il SSN e in cui si paga solo il ticket, cui puoi rivolgerti per parlare con uno psicologo di persona.
Ad esempio all'ospedale di Sesto San Giovanni c'è il servizio di psicologia clinica, con una lista d'attesa molto breve (entro una settimana).
In bocca al lupo!
crescere e diventare "forti" talvolta può essere difficile. Ma non credere che non lo sia anche per i tuoi compagni di classe.
Per te può essere l'occasione (non solo la gita) per imparare ad essere assertiva, cioè ad esprimere le tue opinioni e i tuoi sentimenti, anche il tuo disappunto, senza avere questa voglia di scappare via. E' un'abilità che si apprende. Dalla tua hai una maggiore sensibilità che potrà tornarti molto utile nella vita.
Ma può essere anche l'occasione per sperimentarti in modalità diverse rispetto a quando sei in classe.
Non andare in gita vuol dire non affrontare la situazione. Anche più avanti, per tutta la vita, troverai ostacoli più o meno grandi. Il vero problema non è NON incontrare mai ostacoli e NON provare paura o ansia.
Il vero problema è paralizzarsi o scappare davanti a questi ostacoli.
Se poi ritieni di aver bisogno di un ulteriore aiuto, a Milano e dintorni ci sono molti centri convenzionati con il SSN e in cui si paga solo il ticket, cui puoi rivolgerti per parlare con uno psicologo di persona.
Ad esempio all'ospedale di Sesto San Giovanni c'è il servizio di psicologia clinica, con una lista d'attesa molto breve (entro una settimana).
In bocca al lupo!
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Utente
Grazie per le risposte.
No, in classe non ho amici.. gli amici sono un'altra cosa.
Il fatto è che non mi rende felice il pensiero di andare in gita..
Invece per gli altri non è così.. loro non vedono l'ora di andare.
Dr.ssa Angela, grazie del consiglio, lo so che potrebbe essere un'esperienza che mi renderà più "forte", però, perchè per me non può essere un piacere andare in gita, mentre per gli altri sì?
Dr.ssa Flavia, ha ragione potrei immaginare di essere più grande come se stessi facendo un viaggio per conto mio, ma allora la gita,secondo me, non ha molto senso se penso di andare come se fossi da sola...
Penso che la gita perde di valore se non la fai con persone con le quali ti trovi bene.
No, in classe non ho amici.. gli amici sono un'altra cosa.
Il fatto è che non mi rende felice il pensiero di andare in gita..
Invece per gli altri non è così.. loro non vedono l'ora di andare.
Dr.ssa Angela, grazie del consiglio, lo so che potrebbe essere un'esperienza che mi renderà più "forte", però, perchè per me non può essere un piacere andare in gita, mentre per gli altri sì?
Dr.ssa Flavia, ha ragione potrei immaginare di essere più grande come se stessi facendo un viaggio per conto mio, ma allora la gita,secondo me, non ha molto senso se penso di andare come se fossi da sola...
Penso che la gita perde di valore se non la fai con persone con le quali ti trovi bene.
[#6]
Hai ragione, la gita di 5° liceo dovrebbe essere una bella esperienza da vivere prima di terminare gli studi.
Nel tuo caso però se pensi che abbia valore solo l'esperienza di gruppo e non la meta non puoi trovare una soluzione: sai già che la compagnia sarebbe negativa, rischi solo di ostinarti a voler trarre da questa situazione quel qualcosa di buono che non può venirne, andando incontro ad una nuova delusione e tralasciando altri aspetti che sono positivi anche se la compagnia lascia a desiderare.
Per questo ti chiedevo se il viaggio in sè ti interessa o meno, e ti suggerivo di affrontarlo come se le persone che ti trattano male non fossero anche loro in gita.
Purtroppo la tua classe resta questa, devi solo decidere se rinunciare alla gita perchè chi ci sarà non ti tratterà come vorresti, o se andarci cercando di limitare i danni, prendendo quello che di positivo questa esperienza ti può comunque dare e facendo meno caso possibile ai tuoi compagni di viaggio.
A te la scelta!
Nel tuo caso però se pensi che abbia valore solo l'esperienza di gruppo e non la meta non puoi trovare una soluzione: sai già che la compagnia sarebbe negativa, rischi solo di ostinarti a voler trarre da questa situazione quel qualcosa di buono che non può venirne, andando incontro ad una nuova delusione e tralasciando altri aspetti che sono positivi anche se la compagnia lascia a desiderare.
Per questo ti chiedevo se il viaggio in sè ti interessa o meno, e ti suggerivo di affrontarlo come se le persone che ti trattano male non fossero anche loro in gita.
Purtroppo la tua classe resta questa, devi solo decidere se rinunciare alla gita perchè chi ci sarà non ti tratterà come vorresti, o se andarci cercando di limitare i danni, prendendo quello che di positivo questa esperienza ti può comunque dare e facendo meno caso possibile ai tuoi compagni di viaggio.
A te la scelta!
[#7]
>>> perchè per me non può essere un piacere andare in gita, mentre per gli altri sì?
>>>
Il perché lo scoprirarai da sola, man mano che farai esperienza.
Chiedersi il perché delle cose in astratto, a secco, non serve a niente. Bisogna sporcarsi le mani e imparare a fare esperienza.
La vita s'impara vivendola, non preparandosi e prendendo precauzioni in anticipo.
Cordiali saluti
>>>
Il perché lo scoprirarai da sola, man mano che farai esperienza.
Chiedersi il perché delle cose in astratto, a secco, non serve a niente. Bisogna sporcarsi le mani e imparare a fare esperienza.
La vita s'impara vivendola, non preparandosi e prendendo precauzioni in anticipo.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 8.9k visite dal 08/12/2010.
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