Consigli per aiutare qualcuno

salve, contatto voi di medicitalia nella speranza che possiate darmi buoni consigli su come comportarmi con una persona che presenta disagi di tipo psicologico! da circa un mese una persona a me molto cara ha iniziato a soffrire di attacchi di panico e già da anni presentava un disturbo di tipo ossessivo-compulsivo. io gli ho consigliato di parlarne col proprio medico e farsi consigliare un buon psicoterapeuta. ha seguito il mio consiglio e dopo un paio di sedute da una psicologa quest'ultima gli ha riferito che ha un disturbo legato all'ansia e che insomma ha un'ansia generalizzata che lo porta ad avere attacchi di panico e a sviluppare alcune compulsioni e pensieri ossessivi. inoltre questa persona ha continuamente la paura di poter perdere il controllo e di poter farsi del male e di non poter mai riuscire ad uscire da questa situazione. ora come ora sta seguendo sia una cura farmacologica e sia psicoterapeutica. quello che volevo chiedere a voi esperti e se potreste consigliarmi come comportarmi per aiutarlo e magari cercare di tranquillizzarlo... so per certo che frasi del tipo "non ci pensare", "cerca di stare tranquillo" o "dai che ti passa, cerca di distrarti" non servono assolutamente e neanche proverò a dirgliele... però proprio per non ritrovarmi a usare tali frasi che magari potrebbero solo farlo sentire incompreso cosa posso fare? ci terrei molto a rendermi utile se questo sia possibile.

vi ringrazio anticipatamente
cordiali saluti!

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
nessuna frase o formula magica, può essere da giovamento in questi casi, purtroppo.....,a un ascolto empatico e, calibrato ad una giusta distanza dal mondo dell'altro, nè troppo vicino, nè troppo distante,potrebbe essere una buona soluzione.
Cari auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
quindi in poche parole mi consiglia di ascoltarlo e cercare di fargli capire che comprendo la sua situazione?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
...non è affatto poco....
Si chiama ascolto attivo, atteggiamento empatico e serve a lla condivisione dei momenti emozionali intensi.
Ancora auguri
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Utente
Utente
ho capito... comunque ascoltarlo era qualcosa che già facevo... vuol dire che continuerò così e gli farò capire il più possibile che gli sono vicino e che può contare su di me per qualsiasi cosa! la ringrazio per il consiglio...
cordiali saluti!
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