Ansia, attacchi di panico.
Ormai sono abituato a sopportare questi "inconvenienti" cerco di eliminarli col training autogeno e spesso ci riesco.
Sono sempre stato in discoteca qualche anno fa ci andavo fisso... Li le luci stroboscopiche ci sono.
Ho paura di andare ai concerti perchè le luci psichedeliche a oggi mi fanno venire l'ansia, come i rumori troppo veloci come il metronomo ad alte velocità (suono la batteria)...
Ho paura mi danno l'ansia ho paura che potrebbe venirmi un attacco epilettico (non ne ho mai sofferto).
La mia psicologa mi ha suggerito di andarci e di non farmi rapire dalle luci magari ogni tanto riposare gli occhi; perchè secondo lei queste luci sono messe per trascinare, coinvolgere e in un qualchemodo stordire il pubblico e quindi, io mi sentirei diciamo perso e nello stordimento mi prenderebbe l'ansia.
Però io non riesco a superare lo scoglio ho paura di avere una crisi epilettica.
Sottolineo che non è la prima volta che ho paura di avere qualcosa sono un po' ipocondriaco e diciamo che magari i sintomi che posso sentire li ricongiungo sempre al peggio.
Cosa dovrei fare?
(..)Cosa dovrei fare?(..)
dovrebbe essere espresso dal vivo ad uno specialista. NON tutti gli orientamenti tuttavia sono specifici per il suo problema , legga questo articolo per una maggiore consapevolezza nella scelta.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
lei descrive i sintomi caratteristici dei disturbi d'ansia anche se la maggior parte dei suoi sintomi riconducono all'ansia anticipatoria, ovvero alla paura che l'ansia si manifesti.
Dice che soffre di ansia da diversi anni e mi sembra di capire che questo, nel tempo, la stia portando ad isolarsi rispetto ai suoi coetanei e ad aumentare i suoi timori, eliminando via via tutte le situazioni che le creano ansia.
Risalga all'origine della sua ansia, l'ansia non è solo un impedimento ma anche un segnale di un malessere che preme per essere svelato.
La saluto
Dr.ssa Sara Breschi
Psicoterapeuta - Psicoanalista
Sito Web: www.sarabreschi.it
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
ansia patologica a parte è importante che tu impari a distinguere le situazioni che sono per loro natura potenzialmente fastidiose per tutti, per non pensare che le tue reazioni siano solo dettate dal disturbo del quale comunque soffri.
La tua psicologa ha ragione a dire che luci e suoni sono utilizzati per coinvolgere e stordire, e non per nulla determinate modalità di utilizzo di droghe ben si sposano a certe musiche che oltrepassano i 120bpm.
Certi ritmi sono stati sempre usati, a partire dalle società tribali, per indurre la trance e in generale modificazioni dello stato di coscienza.
Da batterista penso che ti interesserà approfondire la questione:
www.amadeux.net/sublimen/dossier/intervista_hrm.html
Inizia quindi a chiederti se quello che dà fastidio a te dà oggettivamente fastidio anche a persone meno sensibili agli stimoli.
E' infine vero che le luci stroboscopiche possono causare attacchi epilettici, ma se il tuo medico dice che non sei a rischio puoi stare tranquillo.
Ti faccio tanti auguri
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
gli attachi epilettici si manifestano se c'è familiarità (genitori o nonni epilettici) oppure da cause come emoraggie cerebrali, malformazioni, traumi, neoplasie o infezioni. Ammesso che chiunque nel corso della vita può manifestare un episodio critico, spesso questo può rimanere isolato. Può eventualmente farsi prescrivere dal suo medico di base un elettroencefalogramma (EEG).
Detto ciò, e spero di averla rassicurata dal punto di vista dello sviluppo di un possibile attacco epilettico, credo che la sua vita sia abbastanza piena di impegni e attività per un ragazzo di 19 anni e che il disturbo d'ansia non riesca a limitare la sua vita (come è normale che sia).
Se vuole andare a un concerto si metta nelle ultime file e non per forza in mezzo o all'inizio della platea.
Per quando riguarda il discorso "ho l'ansia che mi venga l'ansia" credo che il discordo sia più complesso e come tale affrontato con un opportuno ciclo di incontri che non banalizzino la questione. Ribadisco il fatto che è molto positivo il fatto che comunque lei faccia attività, come suonare la batteria, sia un indizio incoraggiante sul fatto che i disturbi d'ansia possono passare.
Dr.ssa Chiara Govoni
Psicologa e dottore di ricerca in Scienze Psicologiche
tel: 328-9148437
web: www.chiaragovoni.it
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.