Relazione tra coppia e famiglia

salve, da 3 anni sono fidanzata con un ragazzo col quale vivo una storia d'amore invidiata da tutti. il nostro o meglio il mio unico problema è la sua famiglia essendo che è molto invadente ed assillante nei confronti del figlio. le nostre liti sono basate su questo soprattutto perchè lui non fa altro che difenderli e fare cadere la colpa tutta sulla mia possessività. so che mi ama da morire, per me ha fatto e farebbe di tutto ma quando si tratta dei suoi mi da l'impressione che li mette a primo posto rispetto a me ed è capace anche di farmi piangere un giorno intero pur di difenderli. questo stà diventando davvero insopportabile per entrambi e la mia paura e che le cose tra di noi possono cambiare.io devo ammettere che ho un grado di colpa perchè non nutro una forte simpatia ma questo è accentuato sia dal fatto che devono sapere tutto con telefonate ecc e sia dal fatto che lui li difende e mi fa stare male. vorrei sapere cosa fare per risolvere il problema e soprattutto se il problema è solo mio dal punto di vista psicologico.
spero di avere una risposta al più presto in modo tale da poter cercare alternative d'aiuto.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, se lei si contrappone con i genitori di lui, ingaggiando un braccio di ferro a chi è più possessivo, è chiaro che l'effetto sarà di creare attriti, incomprensioni e sofferenze. Anche perché se questo ragazzo è davvero legato ai genitori, potrebbe trovarsi nella sgradevole posizione di "dover scegliere" a chi dare la precedenza.

Se lei riuscisse invece a rinunciare al "primato" del possesso del ragazzo, e a dire chiaramente a lui e a loro che "è prima di tutto figlio loro" e che sarà ben contenta di vedere che lui e loro vanno d'accordo, tutto sarebbe più facile.

Ovviamente, pensando a un'ipotetica futura convivenza dovreste concordare dei limiti da mettere perché altri, genitori o non genitori, non invadano indebitamente la vostra privacy.

Ma in questa fase, fare a chi ha la testa più dura non aiuta nessuno.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
grazie mille per la sua immediata risposta. il problema non è che voglio farlo scegliere tra loro e me, ma il fatto è che lui si fa "comandare" incosciamente dalla sua famiglia compresa la sorella. ad esempio anche se i suoi mi incolpano del fatto che l'ho fatto cambiare perchè non è più come prima (cosa che mi avvilisce) lui li difende sostenendo che quello era solo un modo ironico per scherzare e che con me questi discorsi non si possono fare perchè sono permalosa. pensare ad un futuro matrimonio (che desideriamo farlo al più presto) in questa situazione sarebbe proprio impossibile perchè se non si mettono adesso dei limiti, l'invadenza sarà all'ordine del giorno. per questo motivo voglio sapere se devo essere io a rimboccarmi le maniche ed attuare un processo di cambiamento duro e difficilissimo o lui che dovrebbe crescere un po di più con l'idea di distaccarsi da quel super io familiare e far capire ai suoi che è diventato abbastanza grande da essere libero e non soffocato.
la ringrazio anticipatamente
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Nelle coppie di solito è raro che debba essere uno solo dei due a cambiare. Quindi, anche se non vi conosco, credo che la cosa più probabile è che dobbiate cambiare un po' tutti e due: lui, per imparare a staccarsi un po' dalla famiglia, e lei per diventare più tollerante.

>>> pensare ad un futuro matrimonio (che desideriamo farlo al più presto) in questa situazione sarebbe proprio impossibile perchè se non si mettono adesso dei limiti, l'invadenza sarà all'ordine del giorno.
>>>

Andrebbe visto meglio cosa intende per "invadenza".

Se intende i giudizi della famiglia di lui, credo che la cosa più semplice sia imparare a farci la tara e a ignorarli quando serve. Se invece intende ingerenze di altro tipo, bisogna vedere caso per caso. Rivolgervi a uno psicologo di persona sarebbe la cosa migliore, perché da qui non si può fornire un aiuto reale, per limiti del mezzo e per regolamento del sito.

La regola generale è che ognuno si deve gestire la propria, di famiglia d'origine. Quindi lui deve imparare a far sì che la famiglia non vi metta i bastoni fra le ruote, e lei dovrebbe, per quanto possibile, evitare di lasciarsi coinvolgere dalle loro dinamiche. Lo stesso vale all'inverso, ovviamente.

Certo, se lui fosse un bambinone viziato che non riesce a staccarsi dalla famiglia iperprotettiva nemmeno per un minuto, sarebbe un caso diverso. Come le dicevo la scelta migliore è chiedere una consulenza professionale di persona.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile utente,
non sempre lo svincolo dalla famiglia di origine è semplice così come sembrerebbe (basandoci su ciò che lei riferisce) per il suo ragazzo i cui genitori si dimostrano eccessivamente invadenti e ai quali lui non riesce a trovare risposte adeguate a limitarne l'intrusività.
I comportamenti di difesa verso i propri genitori fanno parte del gioco delle alleanze familiari contro le quali, soprattutto quando le regole di relazione sono rigide, è difficile andare.
Ovviamente qui si parla per ipotesi,non conoscendo la situazione specifica.
Ciò che però è da rilevare è il suo disagio nel vivere questa relazione nella quale lei si sente messa in secondo piano e le sue reazioni in merito che pare vadano a rinforzare le dinamiche in atto.
Come le ha espresso il collega che mi ha preceduto, mettere in atto comportamenti che avversino lo status quo non le è di vantaggio.
Il mio suggerimento, se intendete protrarre il vostro rapporto e sposarvi è, però, quello di chiarire questi aspetti (che a un matrimonio non fanno certo bene) rivolgendovi ad un terapeuta di coppia.

Molti auguri per il suo futuro

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it