Sincerità o compassione?
Salve a tutti,
cercherò di essere sintetica, nel 2007 mio fratello ha subito un grave incidente, era + morto che vivo e dopo parecchio tempo ed alcuni interventi x fortuna ne è uscito bene...x così dire...il trauma gli ha causato la perdita della vista e il suo carattere puntiglioso ed orgoglioso si è amplificato e x il fatto che non ci vede si dimentica facilmente gli avvenimenti quotidiani. Era un imprenditore meccanico, ora vive "abbastanza serenamente" con moglie e due bimbi di 10e8. passa il suo tempo sul pc e appena gli viene in mente qualcosa fà centinaia di telefonate a mezzo mondo per chiedere qualsiasi informazione...a fatica poi arriva ad una conclusione.. gli vengono in mente persone che hanno fatto parte del passato e le cerca per raccontargli la sua storiaaaa..vorrebbe dare consigli a tutti, ma se poi non si segue il suo consiglio diventa assillante e si arrabbia se gli dici che la pensi diversamente da lui. all'inizio si cercava di assecondarlo, ma ora secondo me stà diventando pesante. xkè deve raccontare della sua disgrazia a tutti, anche ai miei compagni di scuola? a volte vorrei dirgli che le cose sono cambiate non solo per lui... tutta la famiglia soffre x la sua disgrazia...quelli che lui si ricorda fossero giovani ed inesperti con gli anni sono cresciuti e se anche sbagliano, non ascoltando i suoi consigli, non ha importanza... le cose da raccontare sarebbero molte..... vorrei fare qualcosa, non so come...
Grazie infinite a tutti anticipatamente
cercherò di essere sintetica, nel 2007 mio fratello ha subito un grave incidente, era + morto che vivo e dopo parecchio tempo ed alcuni interventi x fortuna ne è uscito bene...x così dire...il trauma gli ha causato la perdita della vista e il suo carattere puntiglioso ed orgoglioso si è amplificato e x il fatto che non ci vede si dimentica facilmente gli avvenimenti quotidiani. Era un imprenditore meccanico, ora vive "abbastanza serenamente" con moglie e due bimbi di 10e8. passa il suo tempo sul pc e appena gli viene in mente qualcosa fà centinaia di telefonate a mezzo mondo per chiedere qualsiasi informazione...a fatica poi arriva ad una conclusione.. gli vengono in mente persone che hanno fatto parte del passato e le cerca per raccontargli la sua storiaaaa..vorrebbe dare consigli a tutti, ma se poi non si segue il suo consiglio diventa assillante e si arrabbia se gli dici che la pensi diversamente da lui. all'inizio si cercava di assecondarlo, ma ora secondo me stà diventando pesante. xkè deve raccontare della sua disgrazia a tutti, anche ai miei compagni di scuola? a volte vorrei dirgli che le cose sono cambiate non solo per lui... tutta la famiglia soffre x la sua disgrazia...quelli che lui si ricorda fossero giovani ed inesperti con gli anni sono cresciuti e se anche sbagliano, non ascoltando i suoi consigli, non ha importanza... le cose da raccontare sarebbero molte..... vorrei fare qualcosa, non so come...
Grazie infinite a tutti anticipatamente
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Gentile ragazza da quello che racconta sembra che l'elaborazione del trauma non sia del tutto avvenuta ed il bisogno di raccontare e dare consigli potrebbe essere l'espressione sintomatologica di questo.
Una consulenza presso un terapeuta sarebbe necessaria e , in caso di un suo rifiuto, un intervento indiretto sui membri significativi della sua famiglia presso un terapeuta famigliare sarebbe comunque auspicabile.
saluti
Una consulenza presso un terapeuta sarebbe necessaria e , in caso di un suo rifiuto, un intervento indiretto sui membri significativi della sua famiglia presso un terapeuta famigliare sarebbe comunque auspicabile.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 29/11/2010.
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