Critiche al proprio carattere

Buonasera Dottori. Nel corso della vita, rapportandomi con gli altri, ho ricevuto, come credo sia normale, diverse critiche al mio carattere (o mio modo di essere) da svariate persone. Per fare degli esempi: la mia ragazza che dice che sono geloso, un mio professore che diceva che ero irrequieto, un mio amico che dice che sono fissato col calcio, un altro amico che dice che guido troppo velocemente, eccetra eccetra. Il fatto è che quando le critiche al mio carattere provengono da persone diverse dai miei genitori tendo ad accettarle (ma sempre con le "pinze", ovviamente), mentre è quando queste provengono dai miei genitori che non le accetto. La spiegazione è che i miei genitori si sono sempre voluti poco bene, nella vita matrimoniale mi ricordo che litigavano sempre ed emergeva dell'astio e del disprezzo tra loro, fino a che circa 20 anni fa si sono separati. Tuttora non è che si vogliano molto bene. Il problema è che ognuno di loro tende a vedere in me molti tratti del carattere che sono gli stessi di quelli dell'altro genitore. Tutti e due, infatti, quando mi rimproverano facendomi delle critiche caratteriali spesso mi dicono: mia madre dice "Sei uguale a tuo padre!", invece mio padre dice "Sei uguale a tua madre!". Per farvi capire, Dottori, ad esempio mia madre a volte mi dice: "Sei avaro come tuo padre!", perchè in realtà questo era un tratto del carattere di mio padre che lei detestava. Oppure mio padre a volte mi dice: "Sei egoista come tua madre!", perchè in realtà questo era un tratto del carattere di mia madre che lui detestava. Naturalmente, essendo figlio loro non si può pretendere che io non assomigli ad entrambi da un punto di vista caratteriale, sia nei pregi sia nei difetti. Ora, Dottori, la domanda che vi faccio è questa: per vivere la vita serenamente, cioè nel senso essendo felice di come sono fatto interiormente, e quindi anche se necessario "confliggendo" spesso con gli altri per difendere la mia autostima e il mio modo di essere, faccio bene (così come ho sempre fatto) a far finta di niente di fronte a questo tipo di critiche caratteriali che mi provengono dai miei genitori? Ripeto: solo quelle che mi provengono dai miei genitori? Perchè quando me le fanno i miei genitori ho sempre l'impressione che in quel momento non le stiano facendo a me, ma piuttosto alla figura di mio padre o alla figura di mia madre che loro immaginano che io stia simboleggiando in quel momento. Grazie Dottori, buonasera.
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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 218 4
Gentile utente,
le faccio i miei complimenti per l'analisi puntuale che ha fatto della sua situazione. Le sue riflessioni sono davvero notevoli.
Le critiche dei suoi genitori, così come lei le descrive su questo sito, sembrerebbero proprio l'eco della rabbia che nutrivano l'uno nei confronti dell'altra. Il suo distanziarsene parrebbe dunque un sano meccanismo di difesa, un modo per tirarsi fuori da una "guerra" che non doveva riguardarla quand'era piccolo, nè tanto meno deve riguardarla adesso.
Le critiche possono essere molto utili, ma se fatte nel modo opportuno...e pare che lei abbia perfettamente capito quali prendere in considerazione e quali no.

In bocca al lupo per il suo futuro.

Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile utente,
posso immaginare la sua fatica nel destreggiarsi, durante il suo percorso di vita nella famiglia di origine, tra le liti dei suoi genitori.
Lei comunque pare avere capito perfettamente il meccanismo. Quando i genitori fanno questo tipo di rimprovero a un figlio, in reltà stanno parlando del partner.
Evidentemente i suoi genitori, nonostante la separazione, non hanno mai deposto le armi e, inconsapevolmente, rinfacciano a lei ciò che vorrebbero ancora rinfacciare all'altro.
Fa bene a non curarsene, accetti e sottoponga alla sua ragione le critiche sincere dei suoi amici (solo quando le ritiene tali) se pensa che possano magari esserle utili per migliorarsi e tralasci ciò che le viene buttato addosso, non credo per cattiveria ma per meccanismi di relazione disfunzionali mai risolti, dai suoi genitori.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it