Problemi psicologici nelle relazioni con gli altri

Salve a tutti,
vi scrivo non per un mio problema ma per un problema che interessa un mio amico e quindi indirettamente anche me.
Ho paura che abbia dei problemi relazionali e vorrei sapere come dovrei comportarmi.
Credevo di essere una delle persone a lui più vicina, che mi raccontasse non dico tutto ma almeno una buonissima parte di quello che gli succedeva ma ho scoperto che non è così. Racconta bugie o gli avvenimenti che racconta sono solo in parte veri perchè omette parti fondamentali costruendosi storie distorte della realtà. ha perso la madre durante l'adolescenza ,il padre si è risposato con una che lui non sopporta,il rapporto con il padre non è buono e ha poi scoperto di essere omosessuale. Non so se questo possa servire a qualcosa . Fatto sta che io ed altri suoi amici ci siamo resi conto che mette tutte le persone che conosce allo stesso livello. Per lui non ha importanza che una persona la si conosca da anni o da qualche giorno, che si sia comportata bene e che sia sempre stata presente o se invece si sia comportata male...per lui sono tutti allo stesso livello.
Spesso conosce persone nuove e le rimpiazza con quelle vecchie causando sofferenza agli altri.
Gli sono stata sempre vicina e sono sempre stata corretta con lui ma ora ha deciso di allontanare anche me e io non so più come aiutarlo.
Stargli dietro mi ha logorato, ma gli volevo bene e lo facevo volentieri perchè mi piaceva rendermi utile ma scoprire che per lui sono solo una come tutti gli altri mi rende triste.
Avevo sempre l'impressione che se io non mi facessi sentire o se non mi facessi vedere per qualche giorno lui mi rimpizzasse subito con qualcun altro..questo mi ha spinto ad essere sempre presente ,anche lasciando tutto quello che facevo quando lui chiamava, ma tutto questo non è servito.
Vorrei solo capire se tutto questo possa essere il riflesso di un vuoto interiore, di un problema psicologico o proprio caratteriale. grazie mille!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Vorrei solo capire se tutto questo possa essere il riflesso di un vuoto interiore, di un problema psicologico o proprio caratteriale.
>>>

Gentile ragazza, sta parlando di lui, o sta parlando di se stessa?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
A quanto pare lei afferma questo:mi piaceva rendermi utile
Perchè dovrebbe essere utile?
Per lei i rapporti devono essere utili?
In che modo si relaziona lei ad altri vedendo quanto possa essere utile?

Le relazioni dell'infanzia certamente sono utili al fine di una terapia ma non ci aiutano più di tanto a cosa serve sapere che il suo amico non aveva un buon rapporto con il padre? e se pur fosse una volta che ammette di aver un cattivo rapporto con il padre cosa cambia?

I disturbi di relazione sono sempre attuali vuol dire che soltanto nel qui ed ora posso cambiare il mio copione di vita!


Saluti
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile ragazza,
date le condizioni che ci hai descritto sembra che il da farsi sia veramente poco, anzi forse l'unica strategia che non hai tentato è proprio far nulla e lasciare che faccia i suoi errori senza la certezza che tu ci sei, qualunque cosa lui faccia.

Purtroppo pare che la tua perseveranza non sia stata premiata, ed è proprio questo risultato a suggerirci che questa non è la strada giusta.

In bocca al lupo

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense