Attacchi di panico problema reale o solo paura?

Gentili medici, sono una ragazza di 27 anni, ho avuto il mio primo attacco di panico a circa 20 anni.E' stato difficile capire e accettare il problema che mi causava gli attacchi,ma dopo tanto malessere ce l'ho fatta e in seguito ho trascorso alcuni anni relativamente tranquilli(ho dovuto ricoluzionare la mia vita).Da un pò di tempo ho ricominciato a soffrirne,in particolare mi è capitato di averli durante il viaggio in treno per raggiungere l'università.Non sono mai stata troppo convinta nella scelta di studiare,e adesso, dopo 4 anni di università ho deciso di mollarla (non l'ho mai fatto prima per paura di deludere gli altri)identificando il mio problema in essa, e spiegandomi quindi il motivo degli attacchi che ho sempre vissuto come dei campanelli d'allarme.Purtroppo però la situazione non è migliorata,sono molto agitata, misveglio nel cuore della notte con l'ansia,sono insicura,penso di non essere in grado di far niente e ho trascorso circa due settimane tremende in cui piangevo di continuo e avevo pensieri di morte.Ho paura che il problema sia un altro ma non capisco quale.Mi sto tormentando,ho paura che mi capiti come la prima volta quando non accettavo che la mia relazione potesse finire(nonostante evidenti segni da parte mia) e mi convincevo che tutto andava bene,solo per paura del cambiamento.Ma non era così.Adesso ho una relazione molto importante da tanti anni e ho tanta paura che possa succedere come la prima volta.Vi chiedo:gli attacchi di panico sono SEMPRE un campanello d'allarme che ci dicono che c'è qualcosa che non va, o possono scaturire dalla semplice paura che succeda qualcosa che turbi il nostro equilibrio, anche se in realtà non ci sono segnali reali?io amo il mio ragazzo ma quando mi capita di stare così mi sento come distaccata dalla realtà e non riesco a capire che c'è che non va.
Spero vivamente in un Vostro consiglio, grazie in anticipo
Saluti
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile utente,
leggendo i suoi post precedenti ho notato che già le era stata fornita una risposta in merito ai suoi disagi.
Le tentate soluzioni che lei mette in atto quando si trova in momenti particolarmente critici ("mollare" le situazioni che lei identifica a monte della sofferenza), come vede, non risolvono il problema nella sua sostanza.
I suoi sintomi le segnalano la necessità di prendersi cura di se stessa ad un altro livello.
Ho letto che in passato oltre ad aver intrapreso una terapia farmacologica ha effettuato un percorso psicoterapeutico del quale però non è stata soddisfatta.
La strada da percorrere è comunque la stessa, scegliendo questa volta, però, un percorso psicoterapeutico "mirato" al suo tipo di disagio.
Le suggerisco la lettura di un articolo su questo sito al link
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Grazie per la Sua risposta. Io intraprenderei volentieri un percorso di psicoanalisi ma non ho la possibilità economica dal momento che la terapia potrebbe essere lunga. In passato mi sono rivolta al consultorio ma mi sono trovata malissimo, è stato del tutto inutile perchè la dottoressa in questione mi faceva soltanto parlare ma non interagiva con me.
So che è impossibile fare una diagnosi attraverso questo servizio, infatti la mia era una domanda credo "semplice", giusto per cercare di fare un pò di chiarezza perchè sinceramente mi sembra di impazzire. Per il resto, so bene che il mio modo di vedere e affrontare i problemi è completamente sbagliato, ma è ancora più grave quando non riesco a identificarli...
Grazie per il tempo, saluti
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile utente,
non mi riferivo ad un percorso psicoanalitico, di per sé di lunga durata.
Proprio per questo le ho segnalato l'articolo minforma che illustra come trattamenti psicoterapeutici di tipo breve, più strettamente mirati al suo disagio, possano essere molto efficaci, così come le ha risposto nel post precedente il Dottor Bulla.

Per tornare alla sua domanda iniziale (sintomi e paura)le suggerisco la lettura di un articolo su questo sito al link
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html

Cordialmente
[#4]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
La ringrazio per il chiarimento. Mi pare di capire che questi percorsi psicoanalitici di breve durata mirino non tanto a capire il problema a monte, ma a "modificare" la percezione dei problemi in generale, l'approccio e quindi di conseguenza alla fine della terapia dovremmo essere in grado di affrontare ogni situazione in modo tale da non far scaturire l'attacco di panico. Per quanto breve possa essere il trattamento ho letto che occorrono almeno 10 sedute...Io però non so proprio a chi rivolgermi nella mia città (Novara) per fare questo genere di trattamento, può aiutarmi?
In questo periodo della mia vita sono molto insoddisfatta perchè non sto facendo nulla di costruttivo, mi sento come se stessi buttando via la mia vita. Forse è per questo che mi sento così.
La ringrazio in anticipo per la disponibilità.
Saluti
[#5]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Lei ha compreso bene l'utilità di un percorso "psicoterapeutico" mirato al suo disagio.
Per quanto riguarda la scelta dello specialista può fare riferimento ai professionisti iscritti a questo sito al link
https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/
oppure al sito dell'Ordine Psicologi del Piemonte al seguente link
http://www.ordinepsicologi.piemonte.it

Molti auguri per un proficuo percorso
Attacchi di panico

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