Non finisco mai di sorprendermi dai problemi che possono scaturire da un attacco di panico, ed è

Gent.mi Dott., come potete vedere la mia "storia" clinica è tutta incentrata su ansia e attacchi di panico. Non finisco mai di sorprendermi dai problemi che possono scaturire da un attacco di panico, ed è per questo che pur essendo in terapia (da un Neurologo) con Frontal 0.25 e Eutimil da ormai 4 anni, e avendo ancora attacchi ecc, ho deciso dopo tanto di rivolgermi ad uno psicologo, ed affrontare da quel lato questa "malattia", in quanto mi sono stancato di prendere medicine su medicine, e non essere ancora d un punto discreto.
La mia domanda è riferita a qualche "fenomeno" avvenuto continuamente in questi giorni, ovvero mi prende improvvisamente senso di svenimento, annebbiamento della vista con punti luminosi sui lati.... la mia dott mi ha dfetto che possono essere emicranie auree, ed infatti prendo il moment 200, e poi sto meglio...ma quel senso di svenimento, e la vista annebbiata, a cadenza giornaliera ce l'ho, ormai da diversi giorni... preciso che subito prima (ed a volte subito dopo..) il senso di svenimento, devo andare in bagno per defecare. Sono sintomi riconducibili anche questi ad ansia e attacchi di panico???? Spero di aver intrapreso la strada giusta, andando da uno psicoterapeuta... Grazie per le Vostre risposte, e cordiali saluti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile utente,

ha fatto sicuramente bene ad iniziare una psicoterapia e deve parlare anche con il suo psicologo di quello che ci ha raccontato.

Ansia e panico si possono esprimere in molti modi, ma se l'emicrania con aura è diventata un appuntamento quotidiano è meglio che chieda al suo medico se non sia il caso di fare degli accertamenti.

Se la terapia farmacologica prescritta dal neurologo non ha dato frutti dopo 4 anni può valutare se chiedergli di cambiarla, oppure consultare un altro specialista.

I miei migliori auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Non finisco mai di sorprendermi dai problemi che possono scaturire da un attacco di panico
>>>

Gentile utente, fa bene, perché l'ansia è davvero un avversario multiforme e variabile, che può provocare sintomi anche molto "reali".

I sintomi che descrive potrebbero benissimo dipendere dall'ansia, e quest'ipotesi sarebbe avvalorata da eventuali esami medici con esito negativo (che forse avrà già fatto).

Deve comunque riportare questi sintomi ai suoi curanti, compreso il terapeuta.

Che tipo di psicoterapia ha iniziato? Da quanto tempo?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Gent.mi dott..grazie per le Vostre risposte.... la psicoterapia la inizierò in settimana prossima qua a Firenze (il dott lo sta trovando mio fratello maggiore), e Vi aggiornerò sul tipo della stessa...
Esami ne ho fatti in abbondanza, e non è saltato mai niente fuori, tranne che una ernia iatale con reflusso gastroesofageo, e una cisti aracnoidea in sede parietale destra, che il Professore a Verona mi disse che probabilmente essa è presente dalla nascita, e che non sono pericolose (infatti la mia paura era che dipendesse anche da quella...)... Spero di uscirne, perchè a 33 anni e dopo averne passti 10 in questo stato, vorrei tornare a vivere"!!!!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Quella di iniziare una psicoterapia è stata probabilmente la decisione migliore che potesse prendere per sè stesso: si affidi con fiducia al professionista che si occuperà di lei e se vuole ci aggiorni più in là sulla situazione.

Le auguro una completa risoluzione dei suoi problemi!
[#5]
Utente
Utente
Grazie dottoressa... ammetto che quando iniziò tutto questo ero scettico sulla psicoterapia, tanto è vero che uno pscihiatra mi curò con Anafranil, e la mia dott disse che ad un ragazzo della mia età non si dava....quindi mi orientai dal Neurologo con le medicine su esposte...
Ma adesso voglio riuscire a riprendere in mano la mia vita"
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Lo immagino, si tratta di qualcosa che non è facile comprendere prima di iniziare ma che di solito si rivela utile.
Anche i farmaci a volte sono utili o addirittura necessari, ma ogni caso è diverso dall'altro.

Non trascuri le emicranie se continuano, possono non dipendere da cause allarmanti ma è meglio che ne riparli al suo medico per accertarsene.
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Utente
Utente
Gent.mi dott, ho iniziato la psicoterapia da 4 sedute, e per ora mi ha fatto parlare x capire la mia situazione... dicendomi che ne usciremo dagli attacchi di panico, e che la prossima volta mi dirà il percorso che seguiremo. Mi sono affidato totalmente a questa dott, sperando sia la volta buona di uscirne!!!
Anche stasera mi si annebbiava la vista, e punti luminosi sul campo visivo.. ho preso subito un OKI, e adesso pian piano stanno sparendo.... :( e, come già vi avevo scritto, sono già andato 2 volte in bagno... La dott dice che è come se mi dovessi "liberare" delle negatività....

Vi aggiornerò sul tipo di strada intrapresa con la psicoterapeuta.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Molto bene, per ora avete fatto il punto della situazione e la prossima volta parlerete di come intervenire.
Deve avere un po' di pazienza: i suoi sintomi sono sicuramente fastidiosi, ma ha intrapreso la strada per risolvere i suoi problemi.

Le consiglio vivamente di concordare con il suo medico l'impiego dei farmaci ai quali ricorre, per essere sicuro di assumerli in maniera adeguata (nè insufficiente, nè eccessiva o inadatta rispetto ai disturbi per i quali li assume).

Le auguro buon anno,
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Utente
Utente
Gent.ma Dott.ssa Massaro, ho fatto circa 10 sedute, e sinceramente non so cosa pensare... nel senso che il mio disturbo non si è affievolito, ma suppongo che ci voglia tempo su tempo x queste cose.... La cosa che non capisco, da perfetto ignorante in psicologia, è che ogni volta parlo solo io, a ruota libera su quanto mi è successo nella settimana, se ho avuto crisi di panico ecc... fa parte tutto questo di un percorso psicoterapeutico?? Io mi attendevo domande, oppure un percorso diverso.... Resta il fatto che sono sempre super convinto di questa strada psicoterapeutica, ma non vedo ahimè risultati....
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Utente
Utente
Gent.ma Dott.ssa Massaro, ho fatto circa 10 sedute, e sinceramente non so cosa pensare... nel senso che il mio disturbo non si è affievolito, ma suppongo che ci voglia tempo su tempo x queste cose.... La cosa che non capisco, da perfetto ignorante in psicologia, è che ogni volta parlo solo io, a ruota libera su quanto mi è successo nella settimana, se ho avuto crisi di panico ecc... fa parte tutto questo di un percorso psicoterapeutico?? Io mi attendevo domande, oppure un percorso diverso.... Resta il fatto che sono sempre super convinto di questa strada psicoterapeutica, ma non vedo ahimè risultati....
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Sa dirci che tipo di approccio utilizza la sua psicoterapeuta?
Immagino di no, visto che gliel’abbiamo già chiesto e non ci ha risposto.
Il fatto che le faccia o meno domande dipende infatti dal tipo di psicoterapia, ne esistono di diverso orientamento e penso che il modo in cui si stanno svolgendo le sedute dipenda o da questo, o dal fatto che forse lei ha molte cose da raccontare.

I suoi disturbi sono iniziati diversi anni fa e questo non rende più agevole il loro trattamento, può essere quindi che la terapia durerà più di quanto lei pensi.
In ogni caso probabilmente 10 sedute sono piuttosto poche per sperare già in qualche miglioramento - che dipende non solo dal tipo di tecnica usata, ma anche e soprattutto dalla tipologia e durata dei disturbi e dalla loro gravità.

A mio parere dovrebbe parlare con la dottoressa e chiederle che terapia state facendo, come si svolgerà, se può dirle qualcosa sui tempi attesi per un miglioramento in rapporto a tutte le variabili che compongono il suo quadro clinico ecc.
Non vorrei infatti che lei stesse maturando aspettative irrealistiche e che questi pensieri la portassero a minare la sua fiducia nella terapeuta, con lo sgradevole effetto di minare anche le possibilità che la terapia abbia buon esito.
E' molto importante che lei sia sincero e aperto in seduta: se la dottoressa non sa che lei sta pensando quello che ci ha scritto non può darle dei chiarimenti nè aiutarla avendo chiaro l'intero quadro della situazione.
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