Lui,sua madre ...ed io
gent. dott,
sono una ragazza di 24 anni e le scrivo per chiederle un consiglio,non tanto per me quanto per il mio ex ragazzo.Probabilmente riterrà la questione di poco conto,ma mi creda la situazione sta diventando insostenibile.
Il problema principale è la madre: urla ogni secondo,pretende di comandare sia il figlio che me e se non facciamo quello che vuole lei ci tiene il muso o ci fa i dispetti(per farle capire: mi ha messo nel piatto roba avariata e in un'altra occasione di fronte ad un no del figlio mi ha dato uno schiaffo convinta di punirlo in tal modo )Non credo abbia qualche risentimento nei miei confronti anche perchè parla molto bene di me,cerca la mia compagnia e cose simili.
Però non la capisco: nel tentativo disperato di colmare la sua solitudine questa donna ha bucato i preservativi del figlio,senza sapere che io prendevo la pillola, con la speranza di avere un nipote(l'ha ammesso con me quando vedeva che dopo due anni di nipoti non c'era nemmeno l'ombra)
Io lo so che dovrebbe essere lui a reagire,soprattutto perchè ora questa donna pretende anche di decidere che lavoro (soprattutto dove) deve fare il figlio:lo ricatta dicendo che se lui se ne va,lei starà male,e che lei ha fatto tanti sforzi per lui che ora vorrebbe andar via.
Io non voglio che lei mi prenda per la solita fidanzata,che non tollera la suocera,ma a me a procurato un attacco di panico per il suo modo di comportarsi(con annessa corsa al pronto soccorso perchè non riuscivo a respirare) e proprio per questo ho deciso di chiudere questa storia.
Chi mi preoccupa però è lui: continua ad imbottirsi di tranquillanti,lei lo sa,vede la boccetta sul comodino,ma fa finta di nulla e prosegue a comportarsi così pur sapendo di far del male al figlio. Tutta la famiglia(padre compreso) lo sta invitando a lasciare quella casa per permettere a questo ragazzo di farsi una vita,ma io non so che dirgli,perchè per me se lei non capisce che non può trattarlo così non si potrà andare avanti..cosa posso fare per aiutarlo?
grazie mille
carla
sono una ragazza di 24 anni e le scrivo per chiederle un consiglio,non tanto per me quanto per il mio ex ragazzo.Probabilmente riterrà la questione di poco conto,ma mi creda la situazione sta diventando insostenibile.
Il problema principale è la madre: urla ogni secondo,pretende di comandare sia il figlio che me e se non facciamo quello che vuole lei ci tiene il muso o ci fa i dispetti(per farle capire: mi ha messo nel piatto roba avariata e in un'altra occasione di fronte ad un no del figlio mi ha dato uno schiaffo convinta di punirlo in tal modo )Non credo abbia qualche risentimento nei miei confronti anche perchè parla molto bene di me,cerca la mia compagnia e cose simili.
Però non la capisco: nel tentativo disperato di colmare la sua solitudine questa donna ha bucato i preservativi del figlio,senza sapere che io prendevo la pillola, con la speranza di avere un nipote(l'ha ammesso con me quando vedeva che dopo due anni di nipoti non c'era nemmeno l'ombra)
Io lo so che dovrebbe essere lui a reagire,soprattutto perchè ora questa donna pretende anche di decidere che lavoro (soprattutto dove) deve fare il figlio:lo ricatta dicendo che se lui se ne va,lei starà male,e che lei ha fatto tanti sforzi per lui che ora vorrebbe andar via.
Io non voglio che lei mi prenda per la solita fidanzata,che non tollera la suocera,ma a me a procurato un attacco di panico per il suo modo di comportarsi(con annessa corsa al pronto soccorso perchè non riuscivo a respirare) e proprio per questo ho deciso di chiudere questa storia.
Chi mi preoccupa però è lui: continua ad imbottirsi di tranquillanti,lei lo sa,vede la boccetta sul comodino,ma fa finta di nulla e prosegue a comportarsi così pur sapendo di far del male al figlio. Tutta la famiglia(padre compreso) lo sta invitando a lasciare quella casa per permettere a questo ragazzo di farsi una vita,ma io non so che dirgli,perchè per me se lei non capisce che non può trattarlo così non si potrà andare avanti..cosa posso fare per aiutarlo?
grazie mille
carla
[#1]
Gentile Carla,
la situazione che Lei espone sembrerebbe molto pesante.
Da ciò che racconta pare che il comportamento di sua suocera sia eccessivo e manipolatorio però sembrerebbe anche che il suo ex-fidanzato sia molto accondiscendente lasciando che l'apprensione della madre interferisca non solo con la sua vita privata ma anche con il suo e vostro equilibrio mentale (il ragazzo prende degli psicofarmaci e lei ha avuto un attacco di panico).
Tenga conto che la totale accettazione di una situazione non sempre si rivela la giusta scelta, probabilmente per il ragazzo è arrivato il momento di fare un bilancio frà i costi ed i benefici del mantenere la situazione attuale ed ha ben visto che è arrivato il momento di vivere in autonomia.
Se volete essere d'aiuto alla suocera, e quindi a voi stessi, consigliatele di chiedere un parere specialistico nel breve termine.
In bocca al lupo
Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it
la situazione che Lei espone sembrerebbe molto pesante.
Da ciò che racconta pare che il comportamento di sua suocera sia eccessivo e manipolatorio però sembrerebbe anche che il suo ex-fidanzato sia molto accondiscendente lasciando che l'apprensione della madre interferisca non solo con la sua vita privata ma anche con il suo e vostro equilibrio mentale (il ragazzo prende degli psicofarmaci e lei ha avuto un attacco di panico).
Tenga conto che la totale accettazione di una situazione non sempre si rivela la giusta scelta, probabilmente per il ragazzo è arrivato il momento di fare un bilancio frà i costi ed i benefici del mantenere la situazione attuale ed ha ben visto che è arrivato il momento di vivere in autonomia.
Se volete essere d'aiuto alla suocera, e quindi a voi stessi, consigliatele di chiedere un parere specialistico nel breve termine.
In bocca al lupo
Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#2]
Gentile utente,
credo che potrebbe fare una buona cosa se consigliasse ed invitasse fortemente il suo fidanzato ad effettuare una valutazione psichiatrica al fine di valutare la terapia (cioè i tranquillanti) che mi pare sia "fai da te".
Con l'occasione sarebbe pertanto possibile valutare anche il contesto familiare e decidere la strategia migliore.
Cordialmente
credo che potrebbe fare una buona cosa se consigliasse ed invitasse fortemente il suo fidanzato ad effettuare una valutazione psichiatrica al fine di valutare la terapia (cioè i tranquillanti) che mi pare sia "fai da te".
Con l'occasione sarebbe pertanto possibile valutare anche il contesto familiare e decidere la strategia migliore.
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#3]
Ex utente
Lui assume un medicinale che si chiama compendium o altre volte in mancanza il levopraid,comunque grazie per il consiglio ,cercherò di convincerlo.
Per quanto riguarda la madre,è da quando la conosco che penso che abbia bisogno di un parere specialistico e a dire il vero gliel'ha proposto anche il marito,ma lei non ne vuole sapere..cosa potrei consigliare a questo ragazzo per convincerla?
cordiali saluti
Carla
Per quanto riguarda la madre,è da quando la conosco che penso che abbia bisogno di un parere specialistico e a dire il vero gliel'ha proposto anche il marito,ma lei non ne vuole sapere..cosa potrei consigliare a questo ragazzo per convincerla?
cordiali saluti
Carla
[#4]
Gentile carla,
credo sia giunto il momento per voi di chiedervi se vale davvero la pena di sacrificare una relazione importante e il vostro equilibrio psichico e mentale ( personale prima ancora che di coppia)per salvaguardare una situazione familiare destinata counque al peggiorameno al limite dell'insostenibilità.
Come ha già fatto notare la collga Sussarellu nella famiglia del ragazzo sembra prevalere un ambiente collusivo che tende ad assecondare piuttosto che ad affrontare la difficoltà della madre (lo stesso padre incoraggia la fuoriuscita di casa del figlio ma di fatto non fa nulla per modificare la situazione stessa e rendere la moglie consapevole della patologia dei suoi comportamenti).
E' necessario che ricreiate un vosro spazio di coppia privo di interferenze sui cui riflettere lucidamente sulle vostre intenzioni e sulle decisioni da prendere, l'uscita di casa del ragazzo può essere un primo passo ma deve essere considerato congiuntamente alla richiesta urgente di un consulto specialistico sia per la madre che per il figlio.
Poichè la situazione crea un disagio diffuso per coinvolgere inizialmente la signora potete considerare anche l'ipotesi di una consultazione familiare.
Con i migliori auguri
F.I.Passoni
credo sia giunto il momento per voi di chiedervi se vale davvero la pena di sacrificare una relazione importante e il vostro equilibrio psichico e mentale ( personale prima ancora che di coppia)per salvaguardare una situazione familiare destinata counque al peggiorameno al limite dell'insostenibilità.
Come ha già fatto notare la collga Sussarellu nella famiglia del ragazzo sembra prevalere un ambiente collusivo che tende ad assecondare piuttosto che ad affrontare la difficoltà della madre (lo stesso padre incoraggia la fuoriuscita di casa del figlio ma di fatto non fa nulla per modificare la situazione stessa e rendere la moglie consapevole della patologia dei suoi comportamenti).
E' necessario che ricreiate un vosro spazio di coppia privo di interferenze sui cui riflettere lucidamente sulle vostre intenzioni e sulle decisioni da prendere, l'uscita di casa del ragazzo può essere un primo passo ma deve essere considerato congiuntamente alla richiesta urgente di un consulto specialistico sia per la madre che per il figlio.
Poichè la situazione crea un disagio diffuso per coinvolgere inizialmente la signora potete considerare anche l'ipotesi di una consultazione familiare.
Con i migliori auguri
F.I.Passoni
F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica
studiopsicologia@hotmail.it
[#5]
gentile utente,
quando una persona non vuole effettuare una consulenza, salvo casi particolari, non so può convincerla forzatamente, ma si può lavorare in modo "indiretto" modificando le relazioni che questa persona ha con le altre persone significative.
In questo senso mi sento di sottoscrivere i consigli della Dottoressa Sussarellu
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
quando una persona non vuole effettuare una consulenza, salvo casi particolari, non so può convincerla forzatamente, ma si può lavorare in modo "indiretto" modificando le relazioni che questa persona ha con le altre persone significative.
In questo senso mi sento di sottoscrivere i consigli della Dottoressa Sussarellu
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.6k visite dal 06/09/2007.
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