Immagine di se stesso
Buonasera Egregi,
fra le mie "malattie psicologiche" c'è ne una un pò singolare.
Premetto che non sono un bel ragazzo, ma neanche brutto, sono cioè normale.
Alcune volte però guardandomi allo specchio, anche se conscio di non essere bello, sono però almeno soddisfatto del mio aspetto fisico, nel senso che non mi creo nessun problema, mi va bene come sono.
Il problema sorge tutte le volte che mi fanno delle foto o delle riprese video e poi ho occasione di vedermi, tutte le volte che mi capita di guardarmi nelle foto non mi riconosco per come mi vedo allo specchio e sto male anche fino al giorno dopo per il fatto che mi vedo più brutto di come ho percezione di essere.
Dopo 2 giorni non ci penso più ma quando si ripresenta la stessa situazione, cioè quando mi fanno nuove foto e poi mi rivedo, e come se avessi un tuffo al cuore e devo ricominciare a combattere per torgliermi dalla testa la mia immagine che appare nella foto.
Se vedo le foto insieme ad altre persone mi sento molto a disagio perchè penso che se pure loro mi vedono brutto nelle foto come mi vedo io allora vuol dire che sono messo male.
Eppure più di una persona in maniera disinteressata mi ha detto che sono un bel ragazzo e alle ragazze fisicamente non dispiaccio.
Vorrei allora cortesemente chiedervi se c'è un motivo per cui davanti allo specchio mi accetto senza problemi e poi guardandomi nei filmini, ma soprattutto nelle foto, mi causa molto disagio perchè mi vedo più brutto di quello che in reltà mi percepisco.
Non sono più un bambino è perciò dovrei essere ormai coscente in tutto e per tutto della mia immagine, invece non è proprio così.
Al di là del fatto che voi potete dirmi che il punto è semplicemente che sono brutto come appaio nelle foto;
qual' è il mio problema psicologico? scarsa autostima ? distacco dal proprio io ? altro ?
Porgendo calorosi saluti, ringrazio per un vostro eventuale aiuto che possa lenire questo mio senso di disagio.
Grazie!
fra le mie "malattie psicologiche" c'è ne una un pò singolare.
Premetto che non sono un bel ragazzo, ma neanche brutto, sono cioè normale.
Alcune volte però guardandomi allo specchio, anche se conscio di non essere bello, sono però almeno soddisfatto del mio aspetto fisico, nel senso che non mi creo nessun problema, mi va bene come sono.
Il problema sorge tutte le volte che mi fanno delle foto o delle riprese video e poi ho occasione di vedermi, tutte le volte che mi capita di guardarmi nelle foto non mi riconosco per come mi vedo allo specchio e sto male anche fino al giorno dopo per il fatto che mi vedo più brutto di come ho percezione di essere.
Dopo 2 giorni non ci penso più ma quando si ripresenta la stessa situazione, cioè quando mi fanno nuove foto e poi mi rivedo, e come se avessi un tuffo al cuore e devo ricominciare a combattere per torgliermi dalla testa la mia immagine che appare nella foto.
Se vedo le foto insieme ad altre persone mi sento molto a disagio perchè penso che se pure loro mi vedono brutto nelle foto come mi vedo io allora vuol dire che sono messo male.
Eppure più di una persona in maniera disinteressata mi ha detto che sono un bel ragazzo e alle ragazze fisicamente non dispiaccio.
Vorrei allora cortesemente chiedervi se c'è un motivo per cui davanti allo specchio mi accetto senza problemi e poi guardandomi nei filmini, ma soprattutto nelle foto, mi causa molto disagio perchè mi vedo più brutto di quello che in reltà mi percepisco.
Non sono più un bambino è perciò dovrei essere ormai coscente in tutto e per tutto della mia immagine, invece non è proprio così.
Al di là del fatto che voi potete dirmi che il punto è semplicemente che sono brutto come appaio nelle foto;
qual' è il mio problema psicologico? scarsa autostima ? distacco dal proprio io ? altro ?
Porgendo calorosi saluti, ringrazio per un vostro eventuale aiuto che possa lenire questo mio senso di disagio.
Grazie!
[#1]
Gentile utente,
in effetti è possibile riscontrare nelle foto, nei filmati, nelle registrazioni (per esempio sentendo la propria voce si prova un senso di "vergogna" in quanto non piacevole come la si percepisce), aspetti della propria immagine corporea e percezione che non piacciono e che vorremmo fossero differenti da come li percepiamo durante la giornata.
Ciò non necessariamente significa problema psicologico, scarsa autostima, distacca dal proprio io o altro.
E' sempre necessario contesyualizzare tali aspetti e nel suo caso, da quanto descritto, non è possibile desumere particolari problematiche di rilievo.
Cordialmente
in effetti è possibile riscontrare nelle foto, nei filmati, nelle registrazioni (per esempio sentendo la propria voce si prova un senso di "vergogna" in quanto non piacevole come la si percepisce), aspetti della propria immagine corporea e percezione che non piacciono e che vorremmo fossero differenti da come li percepiamo durante la giornata.
Ciò non necessariamente significa problema psicologico, scarsa autostima, distacca dal proprio io o altro.
E' sempre necessario contesyualizzare tali aspetti e nel suo caso, da quanto descritto, non è possibile desumere particolari problematiche di rilievo.
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#2]
Gentile Utente,
sono d'accordo col Dottor Garbolino, anche se, osservando le sue numerose richieste su questo forum, mi viene da suggerirle che, comunque, questo disturbo "da preoccupazioni" andrebbe secondo me approfondito
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
sono d'accordo col Dottor Garbolino, anche se, osservando le sue numerose richieste su questo forum, mi viene da suggerirle che, comunque, questo disturbo "da preoccupazioni" andrebbe secondo me approfondito
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
[#3]
Gentile Utente,
sono d'accordo con i colleghi che hanno scritto prima di me;
provi a consultare un collega psicologo della sua zona e a discutere con lui il problema.
Cordialmente
Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it
sono d'accordo con i colleghi che hanno scritto prima di me;
provi a consultare un collega psicologo della sua zona e a discutere con lui il problema.
Cordialmente
Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#4]
Ex utente
Grazie per le risposte Egregi dottori;
purtroppo però non ho capito bene.
Fermo restando che parlare con un psicologo per chiarire il "problema" è la cosa saggia da fare, il cortese dottor Garbolino ha detto che non è possibile desumere particolari problematiche di rilievo,
- questo vuol dire che il disagio che io provo rientra in una "normalità"?
Come potrebbe essermi di aiuto uno psicologo ?
Ancora mille Grazie per il prezioso aiuto che umanamente ci date.
Cordialità
purtroppo però non ho capito bene.
Fermo restando che parlare con un psicologo per chiarire il "problema" è la cosa saggia da fare, il cortese dottor Garbolino ha detto che non è possibile desumere particolari problematiche di rilievo,
- questo vuol dire che il disagio che io provo rientra in una "normalità"?
Come potrebbe essermi di aiuto uno psicologo ?
Ancora mille Grazie per il prezioso aiuto che umanamente ci date.
Cordialità
[#5]
Gentile utente,
da quanto descritto, a me pare non riscontrare particolari disturbi, salvo quanto già espresso nella mia precedente consulenza.
Ovviamente è opportuno, al fine di dettagliare il suo caso in modo adeguato, una visita clinica, che on line non è possibile effettuare.
Cordialmente
da quanto descritto, a me pare non riscontrare particolari disturbi, salvo quanto già espresso nella mia precedente consulenza.
Ovviamente è opportuno, al fine di dettagliare il suo caso in modo adeguato, una visita clinica, che on line non è possibile effettuare.
Cordialmente
[#6]
Gentile utente,
concordo con il parere di rivolgersi ad uno psicologo per indagare in modo più approfondito le sue preoccupazioni, come quella relativa all'"essere normali".
Con lo psicologo potrebbe discutere il concetto di "normalità", cosa significa per lei rientrare nella "normalità".
Un cordiale saluto
Giuliana Apreda
concordo con il parere di rivolgersi ad uno psicologo per indagare in modo più approfondito le sue preoccupazioni, come quella relativa all'"essere normali".
Con lo psicologo potrebbe discutere il concetto di "normalità", cosa significa per lei rientrare nella "normalità".
Un cordiale saluto
Giuliana Apreda
d..sa Giuliana Apreda
psicolo psicoterapeuta
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 19.7k visite dal 05/09/2007.
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