Fobia di deglutire
sono una ragazza di 25 anni,
da qualche giorno ho questa specie di fobia: quando sto per deglutire qualcosa mi fisso sulla paura che mi strozzerò e spesso, in effetti, avviene, in quanto... cerco di non fare andare giù il cibo (nonostante la fame). E' chiaro che sia dovuto all'ansia, in questi giorni ne ho parecchia e non so per quale motivo, però anche se sono consapevole dell'ansia non riesco comunque a controllare questa paura, soltanto a volte. al contrario di molti altri a me si attiva quando sono da sola, perchè se mi soffoco non c'è nessuno che può aiutarmi, mentre se sono con altre persone scompare! Sono indecisa se prendermi degli ansiolitici ogni volta che devo mangiare... vorrei sapere qual è il metodo migliore per risolvere questo tipo di problema ed eventualmente saperne di più in generale. Grazie.
da qualche giorno ho questa specie di fobia: quando sto per deglutire qualcosa mi fisso sulla paura che mi strozzerò e spesso, in effetti, avviene, in quanto... cerco di non fare andare giù il cibo (nonostante la fame). E' chiaro che sia dovuto all'ansia, in questi giorni ne ho parecchia e non so per quale motivo, però anche se sono consapevole dell'ansia non riesco comunque a controllare questa paura, soltanto a volte. al contrario di molti altri a me si attiva quando sono da sola, perchè se mi soffoco non c'è nessuno che può aiutarmi, mentre se sono con altre persone scompare! Sono indecisa se prendermi degli ansiolitici ogni volta che devo mangiare... vorrei sapere qual è il metodo migliore per risolvere questo tipo di problema ed eventualmente saperne di più in generale. Grazie.
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Gentile ragazza dovrebbe partire innanzitutto dalla gestione dell'ansia che la porta a determinati sintomi come quelli che riporta. Un consulto psicologico non dovrebbe scartarlo.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
>>> però anche se sono consapevole dell'ansia non riesco comunque a controllare questa paura
>>>
Gentile ragazza, lei parte dal presupposto che essere consapevole di qualcosa equivalga a poterla controllare. Ma nel caso dell'ansia non funziona così, anzi, funziona proprio alla rovescia: è quando ci si distrae che la sentiamo di meno.
La paura di deglutire è un comune sintomo d'ansia, che può essere risolta bene attraverso trattamento specialistico adeguato. L'ansiolitico al bisogno è solo una stampella momentanea che può andar bene per pochi giorni, poi è necessaria una cura appropriata, che può consistere in psicoterapia e/o farmacoterapia.
Cordiali saluti
>>>
Gentile ragazza, lei parte dal presupposto che essere consapevole di qualcosa equivalga a poterla controllare. Ma nel caso dell'ansia non funziona così, anzi, funziona proprio alla rovescia: è quando ci si distrae che la sentiamo di meno.
La paura di deglutire è un comune sintomo d'ansia, che può essere risolta bene attraverso trattamento specialistico adeguato. L'ansiolitico al bisogno è solo una stampella momentanea che può andar bene per pochi giorni, poi è necessaria una cura appropriata, che può consistere in psicoterapia e/o farmacoterapia.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gentile utente,
già in un suo post precedente lei esprimeva disagi per i quali le era stato consigliato di rivolgersi ad un terapeuta, indicazione più che mai valida.
"Non so se prendermi degli ansiolitici ogni volta che devo mangiare". I farmaci, che devono essere prescritti dal medico, possono essere d'aiuto, ma non sono risolutivi.
Si rivolga dunque ad uno psicoterapeuta in presenza se desidera affrontare in modo concreto e idoneo i suoi disagi. Non è con le mail che lei li può risolvere, anche se noi la ascoltiamo volentieri.
Cordialmente
già in un suo post precedente lei esprimeva disagi per i quali le era stato consigliato di rivolgersi ad un terapeuta, indicazione più che mai valida.
"Non so se prendermi degli ansiolitici ogni volta che devo mangiare". I farmaci, che devono essere prescritti dal medico, possono essere d'aiuto, ma non sono risolutivi.
Si rivolga dunque ad uno psicoterapeuta in presenza se desidera affrontare in modo concreto e idoneo i suoi disagi. Non è con le mail che lei li può risolvere, anche se noi la ascoltiamo volentieri.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Utente
grazie delle risposte. Eccetto un dettaglio poco apprezzabile nell'ultima: "Non è con le mail che lei li può risolvere", che mi sembra poco cortese e soprattutto contrastante con il fatto di essere tra quei professionisti che rispondono! nessuno qui sta cercando di risolvere i propri problemi con le mail, sto utilizzando un servizio come fanno tanti utenti.
per quanto riguarda le precedenti risposte vi ringrazio molto per la disponibilità. Io ho già fatto delle sedute e tutto ma evidentemente devo passare ad altro tipo di terapia (farmacologica) o ad altro tipo di terapeuta.
Cordialmente.
per quanto riguarda le precedenti risposte vi ringrazio molto per la disponibilità. Io ho già fatto delle sedute e tutto ma evidentemente devo passare ad altro tipo di terapia (farmacologica) o ad altro tipo di terapeuta.
Cordialmente.
[#5]
Gentile Utente,
la paura di deglutire viene chiamata anche anginofobia e dovrebbe essere indagata a fondo.
Per questo le e' stato detto che non e' purtroppo grazie ad una o piu' email che lei riuscira' a vincerla definitivamente.
Come detto dai colleghi, sara' lo psicologo al quale dovrebbe rivolgersi a valutare eventualmente anche l'invio ad un collega psichiatra per un supporto farmacologico che aiuti una terapia adeguata.
Insieme allo psicologo potra' comprendere i meccanismi che mantengono questo problema e attivare strategie adeguate quando le situazioni in cui e' sola, sembrano travolgerla.
Cordialmente,
E.Mian
la paura di deglutire viene chiamata anche anginofobia e dovrebbe essere indagata a fondo.
Per questo le e' stato detto che non e' purtroppo grazie ad una o piu' email che lei riuscira' a vincerla definitivamente.
Come detto dai colleghi, sara' lo psicologo al quale dovrebbe rivolgersi a valutare eventualmente anche l'invio ad un collega psichiatra per un supporto farmacologico che aiuti una terapia adeguata.
Insieme allo psicologo potra' comprendere i meccanismi che mantengono questo problema e attivare strategie adeguate quando le situazioni in cui e' sola, sembrano travolgerla.
Cordialmente,
E.Mian
Dr. Emanuel Mian,PhD
Psicologo-Psicoterapeuta
Riceve a Roma, Milano,Monza,Trieste e Udine
www.emotifood.it
[#7]
Gentile Utente,
per quanto riguarda le fobie specifiche come la sua, il trattamento più adeguato (a meno che non siano presenti altri gravi problemi- comorbidità psichiatriche) prevede il supporto psicologico insieme a quello farmacologico.
Non esclusivamente uno o l'altro, ma uno e l'altro.
Starà poi nella persona cui lei si rivolgerà valutare il "da farsi" nello specifico.
Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta che quando lei dirà "anginofobia", almeno sappia a cosa lei si riferisce o che abbia avuto esperienza a riguardo.
Auguro a lei ed ai suoi cari Buone Feste
per quanto riguarda le fobie specifiche come la sua, il trattamento più adeguato (a meno che non siano presenti altri gravi problemi- comorbidità psichiatriche) prevede il supporto psicologico insieme a quello farmacologico.
Non esclusivamente uno o l'altro, ma uno e l'altro.
Starà poi nella persona cui lei si rivolgerà valutare il "da farsi" nello specifico.
Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta che quando lei dirà "anginofobia", almeno sappia a cosa lei si riferisce o che abbia avuto esperienza a riguardo.
Auguro a lei ed ai suoi cari Buone Feste
[#8]
Utente
Sì, lo so che andrebbero fatte entrambe, purtroppo al momento sono un po' sfiduciata nei confronti della psicoterapia... tempo qualche settimana e mi passa, nel frattempo valutavo l'ipotesi di prendere gli ansiolitici cosi' giusto per non farmi scoppiare le coronarie (so che non avviene) per i ripetuti attacchi d'ansia, onde evitare anche che il costante stato di attivazione mi porti qualche disturbo fisico (sono anche ipocondriaca).
Concordo in pieno sul fatto che il terapeuta che non ne ha mai sentito parlare non mi sia molto d'aiuto.
Ho dato un'occhiata al suo sito, probabilmente la contatterò!
Grazie di nuovo per la sua risposta,
Buone feste anche a lei e a tutto lo staff.
Concordo in pieno sul fatto che il terapeuta che non ne ha mai sentito parlare non mi sia molto d'aiuto.
Ho dato un'occhiata al suo sito, probabilmente la contatterò!
Grazie di nuovo per la sua risposta,
Buone feste anche a lei e a tutto lo staff.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 20.8k visite dal 22/11/2010.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.