Limerence
Buona sera a tutti,
vagando qua e là su internet ho trovato la definizione di questa malattia "è uno stato cognitivo ed emozionale caratterizzato da intenso desiderio per un'altra persona.Descrive lo stadio finale,quasi ossessivo dell'amore romantico.Il termine "limerence" si riferisce allo stato di una persona che esprime un intenso desiderio di attaccamento,preoccupazione per la persona amata,uno stato mentale simile ad un disturbo ossessivo-compulsivo.Tale stato è caratterizzato da un'acuta sensibilità ad eventi esterni che riflettono la disposizione della persona nei confronti degli individui:si può provare un'intensa gioia o essere inclini a un'estrema disperazione,a secondo di come i propri sentimenti vengono ricambiati".
La parte che mi ha colpito di più è questa "la Limerence sarebbe lo stato ossessivo, l’idealizzazione irrazionale e l’intenso desiderio di essere ricambiati.Gli individui colpiti da Limerence sono costantemente attratti da partner sbagliati, soffrono amori non corrisposti e sono incapaci di imparare dalle loro esperienze.Ne deriva un senso di angoscia emotiva e un grave senso di inutilità che accompagna la persona nel corso della vita.Questo senso di inutilità può emergere anche in un’altra forma particolare d’amore,erroneamente scambiata per semplice infedeltà.In questo caso,il soggetto può anche essere felicemente corrisposto ma è incapace di provare vero affetto per il partner.Innamorato dell’amore,egli si limita ad amare la sensazione dell’innamoramento suscitata dal partner,evitando di entrare nella fase matura della relazione di coppia,ossia quella che dall’infatuazione iniziale si dovrebbe trasformare in vero amore.La relazione è dunque destinata ad esaurirsi prima che la stessa cominci"
Ecco, descrive esattamente quello che provo.Ho 23 anni e sono fidanzata da 4 anni con un ragazzo;ho un forte attaccamento a lui,forse perchè mi ha aiutata ad uscire da un passato di depressione e autolesionismo(malessere che avevo proprio a causa delle illusioni descritte come paura di tradimento e di non essere amati,delusione,apatia dopo i momenti iniziali),mi sento esattamente come descritto sopra.Cerco sempre scuse per non fare l'amore,anche le più assurde,nonostante la voglia ci sia e quando è capitato di conoscere altri ragazzi ho sempre visto in loro quello che io volevo vedere, illudendomi che potessero essere così,per poi scoprire che mi sbagliavo!
Non sapevo ci fossero simili patologie e mi scuso per il messaggio kilometrico (spero la categoria sia quella giusta)ora mi sento spiazzata:cosa dovrei fare?Si può uscire da questo stato?
io ho voglia di innamorarmi,ma che sia amore vero,non mera illusione!
Vi ringrazio anticipatamente
vagando qua e là su internet ho trovato la definizione di questa malattia "è uno stato cognitivo ed emozionale caratterizzato da intenso desiderio per un'altra persona.Descrive lo stadio finale,quasi ossessivo dell'amore romantico.Il termine "limerence" si riferisce allo stato di una persona che esprime un intenso desiderio di attaccamento,preoccupazione per la persona amata,uno stato mentale simile ad un disturbo ossessivo-compulsivo.Tale stato è caratterizzato da un'acuta sensibilità ad eventi esterni che riflettono la disposizione della persona nei confronti degli individui:si può provare un'intensa gioia o essere inclini a un'estrema disperazione,a secondo di come i propri sentimenti vengono ricambiati".
La parte che mi ha colpito di più è questa "la Limerence sarebbe lo stato ossessivo, l’idealizzazione irrazionale e l’intenso desiderio di essere ricambiati.Gli individui colpiti da Limerence sono costantemente attratti da partner sbagliati, soffrono amori non corrisposti e sono incapaci di imparare dalle loro esperienze.Ne deriva un senso di angoscia emotiva e un grave senso di inutilità che accompagna la persona nel corso della vita.Questo senso di inutilità può emergere anche in un’altra forma particolare d’amore,erroneamente scambiata per semplice infedeltà.In questo caso,il soggetto può anche essere felicemente corrisposto ma è incapace di provare vero affetto per il partner.Innamorato dell’amore,egli si limita ad amare la sensazione dell’innamoramento suscitata dal partner,evitando di entrare nella fase matura della relazione di coppia,ossia quella che dall’infatuazione iniziale si dovrebbe trasformare in vero amore.La relazione è dunque destinata ad esaurirsi prima che la stessa cominci"
Ecco, descrive esattamente quello che provo.Ho 23 anni e sono fidanzata da 4 anni con un ragazzo;ho un forte attaccamento a lui,forse perchè mi ha aiutata ad uscire da un passato di depressione e autolesionismo(malessere che avevo proprio a causa delle illusioni descritte come paura di tradimento e di non essere amati,delusione,apatia dopo i momenti iniziali),mi sento esattamente come descritto sopra.Cerco sempre scuse per non fare l'amore,anche le più assurde,nonostante la voglia ci sia e quando è capitato di conoscere altri ragazzi ho sempre visto in loro quello che io volevo vedere, illudendomi che potessero essere così,per poi scoprire che mi sbagliavo!
Non sapevo ci fossero simili patologie e mi scuso per il messaggio kilometrico (spero la categoria sia quella giusta)ora mi sento spiazzata:cosa dovrei fare?Si può uscire da questo stato?
io ho voglia di innamorarmi,ma che sia amore vero,non mera illusione!
Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, nella psicopatologia codificata e comunemente condivisa dalla comunità scientifica non ho notizia di questa patologia.
Inquadrerei meglio la sua richiesta: il suo problema è quello di "soffrire di limerence" oppure il fatto che avverte difficoltà nel rapporto con il suo ragazzo?
Inquadrerei meglio la sua richiesta: il suo problema è quello di "soffrire di limerence" oppure il fatto che avverte difficoltà nel rapporto con il suo ragazzo?
[#2]
Ex utente
Diciamo che in generale mi sono sentita sempre come descritto ed anche col mio ragazzo. Non so se sono difficoltà del rapporto o difficoltà che avverto solo io...di sicuro non mi riesco a fidare, non riesco a dimenticare e passare oltre su errori del passato, sebbene piccoli e non così gravi da chiudere una storia.
Dopo aver vissuto le emozioni iniziali e aver visto che le idee che mi ero fatta inizialmente erano solo illusioni, sale l'apatia.
Ho sempre pensato all'amore in un certo modo e mi rendo conto sia un po irrealistico...e proprio per questo ho sempre allontanato tutti a priori, appena mi accorgevo che non rispecchiavano quella che era la mia idea su di loro o quel che cercavo...magari mi illudo che le cose debbano andare in un certo modo, o che una persona sia in un certo modo(magari sulla base di qualche informazione)e poi ci rimango male quando vedo che non è così.
Non riesco a capire se sono incapace di amare io, perchè è un problema magari col relazionarsi con gli altri oppure se semplicemente non ho mai incontrato nessuno di speciale.
La ringrazio per la risposta e in generale vi ringrazio per l'appoggio che date.
Dopo aver vissuto le emozioni iniziali e aver visto che le idee che mi ero fatta inizialmente erano solo illusioni, sale l'apatia.
Ho sempre pensato all'amore in un certo modo e mi rendo conto sia un po irrealistico...e proprio per questo ho sempre allontanato tutti a priori, appena mi accorgevo che non rispecchiavano quella che era la mia idea su di loro o quel che cercavo...magari mi illudo che le cose debbano andare in un certo modo, o che una persona sia in un certo modo(magari sulla base di qualche informazione)e poi ci rimango male quando vedo che non è così.
Non riesco a capire se sono incapace di amare io, perchè è un problema magari col relazionarsi con gli altri oppure se semplicemente non ho mai incontrato nessuno di speciale.
La ringrazio per la risposta e in generale vi ringrazio per l'appoggio che date.
[#3]
Gentile ragazza, il sentirsi così eccitata nel trovare finalmente un'etichetta che descrive il suo stato, è di per sé segno di tendenza ossessiva. Ossessività significa desiderio di controllo, e il negare al suo ragazzo il rapporto sessuale può benissimo essere un modo come un altro per tentare di tenere sotto controllo la sua realtà.
Non specifica se in passato è stata seguita o meno da specialisti, ma ritengo sarebbe opportuno. Dato che il problema si sta attualmente manifestando in ambito relazionale, è indicato lo psicologo/psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Non specifica se in passato è stata seguita o meno da specialisti, ma ritengo sarebbe opportuno. Dato che il problema si sta attualmente manifestando in ambito relazionale, è indicato lo psicologo/psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta
Mi associo all'indicazione del Dott. Santonocito.
Rapportarsi con gli altri "per mezzo" delle nostre idee può essere rischioso, perchè, per quanto belli, affascinanti ed appaganti possano essere, i pensieri sono solo pensieri, e la realtà non obbedisce ai nostri desideri.
Se lei avverte questo ostacolo, questa sorta di "barriera" tra sè e gli altri, è possibile che lei non abbia incontrato nessuno di così speciale da avvicinarsi ai suoi standard, oppure che lei si rapporti agli altri in un modo che le sta più stretto di quello che pensava.
Valuti l'opportunità di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, considerando che la sua difficoltà a fidarsi potrebbe rappresentare una "lente" che può distorcere il suo modo di confrontarsi anche con l'idea di rivolgersi ad un professionista.
Cordiali saluti
Rapportarsi con gli altri "per mezzo" delle nostre idee può essere rischioso, perchè, per quanto belli, affascinanti ed appaganti possano essere, i pensieri sono solo pensieri, e la realtà non obbedisce ai nostri desideri.
Se lei avverte questo ostacolo, questa sorta di "barriera" tra sè e gli altri, è possibile che lei non abbia incontrato nessuno di così speciale da avvicinarsi ai suoi standard, oppure che lei si rapporti agli altri in un modo che le sta più stretto di quello che pensava.
Valuti l'opportunità di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, considerando che la sua difficoltà a fidarsi potrebbe rappresentare una "lente" che può distorcere il suo modo di confrontarsi anche con l'idea di rivolgersi ad un professionista.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.9k visite dal 19/11/2010.
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