Ansia e gravidanza
Egr. Dott. sono incinta e sono nel panico assoluto. Innamoratissima del mio compagno tanto da affrontare insieme circa un anno fa un'IVG forse più per sua paura che mia. Da allora la mia vita è cambiata dopo crisi varie ed eveuntuali siamo sempre insieme... Oggi nuovamente incinta e ho una gran paura di restare da sola. Lui? voleva un figlio ma voleva aspettare ancora un pò è successo e io ora sto male ho anche i sensi di colpa per non essere stata attenta ho una gran paura che lui scappi via da me e che questo figlio ci allontani. Lui mi ha detto che mi starà vicino e che in due siamo forti e che supereremo tutto insieme difficoltà lavorative comprese ma si sente disorientato e io forse più di Lui. La cosa che mi fa stere peggio è che cerco in Lui la sicurezza che manca a me pertanto nn faccio altro che chiedere ripetutamente conferme.Tutto questo crea ovviamente tensioni e capisco che rischio con il mio comportamento di rovinare uno dei momenti più belli della mia vita. Scusi lo sfogo spero di avere espresso chiaramente il mio disagio.
[#1]
Gentile utente,
al centro del suo post ha messo il suo compagno, i suoi sentimenti in occasione della prima gravidanza, il disorientamento di adesso ma non ci ha detto la cosa più importante: lei vuole questo bambino? E' felice? Come ha vissuto l'IVG di qualche tempo fa?
al centro del suo post ha messo il suo compagno, i suoi sentimenti in occasione della prima gravidanza, il disorientamento di adesso ma non ci ha detto la cosa più importante: lei vuole questo bambino? E' felice? Come ha vissuto l'IVG di qualche tempo fa?
Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it
[#2]
Gentile signora,
la gravidanza è un periodo delicato per entrambi i genitori e a volte gli uomini sono i più spaventati.
Se il suo compagno le ha dato rassicurazioni sul fatto che vuole starle vicino e che supererete assieme le difficoltà non credo abbia motivo di dubitare delle sue parole: visto che in occasione della gravidanza precedente aveva espresso il proprio disagio potrebbe farlo anche ora.
Penso che le sarebbe utile appoggiarsi anche a qualcuno al di fuori della coppia, come ad es. sua madre, una sorella, un'amica che ha già figli ecc., perchè concentrando tutte le sue preoccupazioni sul padre del bambino rischia di amplificare anche la sua ansia "fisiologica" e di peggiorare la situazione.
Lo stress che lei trasmette al bambino non gli fa certo bene, quindi se non dovesse riuscire a tranquillizzarsi o a ricevere sufficiente supporto dai suoi cari potrebbe rivolgersi ad uno psicologo e/o informarsi sulle prestazioni erogate dai consultori familiari della sua zona.
Nel suo racconto manca comunque un riferimento chiaro ai suoi sentimenti e stati d'animo, al di là dell'ansia, e le chiedo anch'io di dirci se lei è contenta di aspettare un bambino e se ha anche altri timori che non riguardano direttamente il suo compagno.
la gravidanza è un periodo delicato per entrambi i genitori e a volte gli uomini sono i più spaventati.
Se il suo compagno le ha dato rassicurazioni sul fatto che vuole starle vicino e che supererete assieme le difficoltà non credo abbia motivo di dubitare delle sue parole: visto che in occasione della gravidanza precedente aveva espresso il proprio disagio potrebbe farlo anche ora.
Penso che le sarebbe utile appoggiarsi anche a qualcuno al di fuori della coppia, come ad es. sua madre, una sorella, un'amica che ha già figli ecc., perchè concentrando tutte le sue preoccupazioni sul padre del bambino rischia di amplificare anche la sua ansia "fisiologica" e di peggiorare la situazione.
Lo stress che lei trasmette al bambino non gli fa certo bene, quindi se non dovesse riuscire a tranquillizzarsi o a ricevere sufficiente supporto dai suoi cari potrebbe rivolgersi ad uno psicologo e/o informarsi sulle prestazioni erogate dai consultori familiari della sua zona.
Nel suo racconto manca comunque un riferimento chiaro ai suoi sentimenti e stati d'animo, al di là dell'ansia, e le chiedo anch'io di dirci se lei è contenta di aspettare un bambino e se ha anche altri timori che non riguardano direttamente il suo compagno.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Gentile ragazza, dalle tue righe si percepisce l'ansia di essere abbandonata dal tuo compagno, ma è altrettanto evidente come si basi su aspetti principalmente irrazionali.
La gravidanza ci espone a maggiore fragilità emotiva, quindi la tua situazione può essere amplificata da questa condizione. Ritengo importante che tu ti rivolga a qualche esperto (nei consultori ad esempio), che possa accompagnarti in questo delicato momento.
Non aver paura di questo passo, può aiutare te in primis, ma anche il tuo compagno e il tuo bimbo/a.
Auguri!
La gravidanza ci espone a maggiore fragilità emotiva, quindi la tua situazione può essere amplificata da questa condizione. Ritengo importante che tu ti rivolga a qualche esperto (nei consultori ad esempio), che possa accompagnarti in questo delicato momento.
Non aver paura di questo passo, può aiutare te in primis, ma anche il tuo compagno e il tuo bimbo/a.
Auguri!
Dr.ssa Lara Catanese
Psicologa-Psicoterapeuta
https://www.centro-io.it/ https://www.loanopsicologia.it/
[#4]
Gentile utente,
l'IVG è sempre un avvenimento traumatico per la donna, una ferita che ha bisogno di un po' di tempo e anche di supporto emotivo per cicatrizzarsi. Lei era la meno propensa a interrompere la gravidanza e forse la sua decisione è dipesa dal timore che il suo compagno si allontanasse.
Ora è nuovamente incinta e sembra rivivere lo stesso timore di allora, infatti dice:"Ho una gran paura che scappi via".
Il suo partner però ha espresso la volontà di starle vicino e questo è molto importante, solo che si sente disorientato.
Diventare genitori è un passaggio importante della vita e, come tutti i cambiamenti, può creare timori. Lei dice "cerco in lui la sicurezza che mi manca e non faccio altro che chiedere ripetutamente conferme". Queste però rischiano di fare sentire il suo compagno un po' pressato e aumentarne il disorientamento che a sua volta alimenta le sue insicurezze, in un circolo vizioso che sarebbe bene spezzare.
Potrebbe essere utile per entrambi ricevere un aiuto volto ad affrontare e risolvere insieme i vostri timori di futuri genitori magari rivolgendovi ad uno psicologo/psicoterapeuta familiare, sia per vivere la gravidanza con maggiore serenità, sia per accogliere il bimbo in un clima emotivo idoneo al suo benessere.
Molti auguri
l'IVG è sempre un avvenimento traumatico per la donna, una ferita che ha bisogno di un po' di tempo e anche di supporto emotivo per cicatrizzarsi. Lei era la meno propensa a interrompere la gravidanza e forse la sua decisione è dipesa dal timore che il suo compagno si allontanasse.
Ora è nuovamente incinta e sembra rivivere lo stesso timore di allora, infatti dice:"Ho una gran paura che scappi via".
Il suo partner però ha espresso la volontà di starle vicino e questo è molto importante, solo che si sente disorientato.
Diventare genitori è un passaggio importante della vita e, come tutti i cambiamenti, può creare timori. Lei dice "cerco in lui la sicurezza che mi manca e non faccio altro che chiedere ripetutamente conferme". Queste però rischiano di fare sentire il suo compagno un po' pressato e aumentarne il disorientamento che a sua volta alimenta le sue insicurezze, in un circolo vizioso che sarebbe bene spezzare.
Potrebbe essere utile per entrambi ricevere un aiuto volto ad affrontare e risolvere insieme i vostri timori di futuri genitori magari rivolgendovi ad uno psicologo/psicoterapeuta familiare, sia per vivere la gravidanza con maggiore serenità, sia per accogliere il bimbo in un clima emotivo idoneo al suo benessere.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#5]
Gentile ragazza,
comprendo il suo stato d'animo anche se devo ammettere che nella sua richiesta c'è qualcosa che me la rende molto dissonante.
Lei ha sottolineato di essersi sottoposta ad IVG un anno fa "più per paura sua che mia", la vostra relazione si stabilizza, oggi rimane dinuovo incinta, ricompare la paura di perdere il suo compagno o rimanere sola.
La prima cosa che noto è una sua, probabile, scarsa considerazione di Sè e dei suoi bisogni, oltre che di quelli del bimbo che porta in grembo, in quanto non fa il minimo accenno sia alle ripercussioni che ha avuto la prima interruzione sulla sua vita sia a quali siano le sue esigenze.
Inoltre è evidente la sua fatica ad entrare anche in un ottica di prevenzione dei problemi, nel 2010 "rimanere" incinta è abbastanza raro, in genere significa che si sia stati poco attenti ed a questo punto sarebbe necessario considerare il concetto di responsabilità DELLA COPPIA, e non solo sua.
A questo punto credo che sia necessario che consultiate un collega della vostra zona perchè vi aiuti a comprendere meglio la situazione, vi aiuti a individuare quelle che sarebbero le vostre risorse e le reali difficoltà nel portare a termine la gravidanza altrimenti vi ritroverete a compiere delle scelte sull'onda della paura, e a volte la paura confonde la visione nascondendo la presenza di soluzioni e possibilità spesso risolutive.
Vi faccio tanti auguri
comprendo il suo stato d'animo anche se devo ammettere che nella sua richiesta c'è qualcosa che me la rende molto dissonante.
Lei ha sottolineato di essersi sottoposta ad IVG un anno fa "più per paura sua che mia", la vostra relazione si stabilizza, oggi rimane dinuovo incinta, ricompare la paura di perdere il suo compagno o rimanere sola.
La prima cosa che noto è una sua, probabile, scarsa considerazione di Sè e dei suoi bisogni, oltre che di quelli del bimbo che porta in grembo, in quanto non fa il minimo accenno sia alle ripercussioni che ha avuto la prima interruzione sulla sua vita sia a quali siano le sue esigenze.
Inoltre è evidente la sua fatica ad entrare anche in un ottica di prevenzione dei problemi, nel 2010 "rimanere" incinta è abbastanza raro, in genere significa che si sia stati poco attenti ed a questo punto sarebbe necessario considerare il concetto di responsabilità DELLA COPPIA, e non solo sua.
A questo punto credo che sia necessario che consultiate un collega della vostra zona perchè vi aiuti a comprendere meglio la situazione, vi aiuti a individuare quelle che sarebbero le vostre risorse e le reali difficoltà nel portare a termine la gravidanza altrimenti vi ritroverete a compiere delle scelte sull'onda della paura, e a volte la paura confonde la visione nascondendo la presenza di soluzioni e possibilità spesso risolutive.
Vi faccio tanti auguri
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#6]
Ex utente
Grazie a tutti delle vostre risposte. Ieri è stato un giorno pesante..mi ha detto che probabilmente non sa se vuole fare il padre (vi tralascio i particolari della discssione). Avete ragione quando mi dite che mi sono sempre concentrata su di lui pensando poco a me. Ricordo ancora il 17 sett dell'anno scorso quando mi sono sottoposta all'IVG era relativamente serena perchè sapevo che avevo lui accanto a me e che dovevamo aspettare tempi migliori. Da allora in poi il mio desiderio di avere un figlio si è fatto sempre più profondo ma ad oggi mi sento nuovamente nel baratro. La mia paura più grande è che questo figlio non abbia un padre che merita; mio padre ha lasciato mia madre che avevo solo un anno e mezzo e so cosa significa crescere senza padre. Oggi ho paura di non potercela fare e ho anche rabbia perchè pensavo che avevo diritto a vivere questo momento con la felicità che merita.
Grazie
Grazie
[#7]
Gentile signora,
tenga presente che anche nella sua città sono attive onlus e centri di aiuto alla vita ai quali potrebbe rivolgersi nel caso in cui non decidesse di ricorrere nuovamente all'IVG e, oltre alle difficoltà relazionali, la sua situazione presentasse anche problemi dal punto di vista socioeconomico.
Mi pare di capire che non ha nessuno in particolare su cui contare, a parte il suo compagno, e potrebbe rivolgersi ad es. qui:
http://www.informafamiglie.it/emiliaromagna/bologna/famiglia-e-associazioni/associazioni-a-sostegno-della-maternita/movimento-per-la-vita/user_view
e/o potrebbe informarsi presso il consultorio familiare della sua zona su quali tipi di sostegno erogano (sia psicologico che materiale):
http://bologna.virgilio.it/pubblicautilita/CONSULTORI_FAMILIARI.html
http://fondazioneaugustapini.it/consultori-bologna/accesso-al-consultorio
Può anche rivolgersi a un gruppo di Auto Mutuo Aiuto:
http://www.vicendevolmente.it/files/gruppi_ama.pdf (pag.12)
Non conoscendo il territorio posso solo rimandarla a quello che ho trovato in rete, ma esistono sicuramente anche altri recapiti di varia ispirazione ai quali può rivolgersi e chiedere un aiuto.
I miei migliori auguri,
tenga presente che anche nella sua città sono attive onlus e centri di aiuto alla vita ai quali potrebbe rivolgersi nel caso in cui non decidesse di ricorrere nuovamente all'IVG e, oltre alle difficoltà relazionali, la sua situazione presentasse anche problemi dal punto di vista socioeconomico.
Mi pare di capire che non ha nessuno in particolare su cui contare, a parte il suo compagno, e potrebbe rivolgersi ad es. qui:
http://www.informafamiglie.it/emiliaromagna/bologna/famiglia-e-associazioni/associazioni-a-sostegno-della-maternita/movimento-per-la-vita/user_view
e/o potrebbe informarsi presso il consultorio familiare della sua zona su quali tipi di sostegno erogano (sia psicologico che materiale):
http://bologna.virgilio.it/pubblicautilita/CONSULTORI_FAMILIARI.html
http://fondazioneaugustapini.it/consultori-bologna/accesso-al-consultorio
Può anche rivolgersi a un gruppo di Auto Mutuo Aiuto:
http://www.vicendevolmente.it/files/gruppi_ama.pdf (pag.12)
Non conoscendo il territorio posso solo rimandarla a quello che ho trovato in rete, ma esistono sicuramente anche altri recapiti di varia ispirazione ai quali può rivolgersi e chiedere un aiuto.
I miei migliori auguri,
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.9k visite dal 16/11/2010.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.