Blocco

Salve. Vi scrivo per chiedere una opinione su un mio problema. In passato ho avuto relazioni con quattro ragazzi e sono stata molto delusa da loro scoprendo che mi avevano usata rivelandosi poi delle brutte persone. Con l'ultimo di questi ho promesso a me stessa che non avrei più fatto nulla con gli uomini identificando particolarmente nei rapporti orali una concessione che non avrei più fatto (come se ritenessi di avere donato completamente me stessa per nulla). Dopo alcuni anni ho trovato un uomo speciale che mi capisce e mi stima e ci siamo sposati. Tuttavia ogni volta che nei rapporti intimi vorrei provare a avere un rapporto orale con lui, mi blocco e mi torna in mente il passato pensando di tornare ad aver davanti quelle persone. Lui non ne fa un problema ma a me dispiace la situazione. Mi sembra come di far pagare a lui la colpa di altri.. Secondo Voi questo problema (se così di può chiamare) può essere collegato al passato? Cosa potrei fare per superare il blocco? .
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile signora,

le esperienze passate pesano sicuramente sul presente quando quello che viviamo ci ricorda momenti negativi, in cui si è provato del disagio a qualunque livello.

Non ha scritto di preciso quanto tempo è passato dall'ultima di queste esperienze, ma il fatto di voler provare a "smuovere" questo blocco con suo marito indica che è sulla strada per superarlo.
Non mi è poi chiaro se è sempre lei a prendere l'iniziativa, o se è suo marito ad averle avanzato delle richieste e se lui è al corrente delle sue esperienze passate.

Può darci qualche chiarimento?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile Dottoressa.
Dall'ultima relazione sono passati circa una decina di anni e con mio marito sto da 5 anni (siamo sposati da un anno ). Con mio marito ho parlato delle esperienze passate solo poco tempo fa anche perchè mi sembrava si potesse sentire rifiutato. Per quanto riguarda l'iniziativa sono io che provo ma mi blocco anche perchè so che a lui piacerebbe ma che non mi forzerebbe mai (infatti non mi fa pesare la cosa che però trovo pesante io)
La ringrazio

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Mi pare che lei stia un po' "sfidando" sè stessa, forse per provare di aver superato quanto le è successo in passato, volendo a tutti i costi fare una cosa che suo marito non le chiede nemmeno.
Può essere che riuscire a fare qualcosa che si era ripromessa di non fare più abbia questo significato?

Penso infatti che se suo marito le dice che non si sente affatto rifiutato non abbia motivo di non credergli, e che questo fosse più che altro un suo timore.

Se le chiedessi di assegnare un punteggio, diciamo da 0 a 10, al suo disagio in quel momento, cosa mi risponderebbe?
[#4]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentilissima. In verità più che una sfida con me stessa è un desiderio di buttami alle spalle il passato..Mio marito infatti non mi forza ma so che gli farebbe piacere..su una scala da uno a dieci direi che il mio disgio è 7..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Ha l'impressione che rispetto ad una volta questo 7 sia un miglioramento?
Se sì, è avvenuto di recente?
Non ho capito se sta parlando di tentativi iniziati da poco o se va avanti già da tempo: questo può essere importante per capire se il disagio sta diminuendo ora che è lei a prendere l'iniziativa, e se quindi ci sono buone possibilità che un po' alla volta passi, o se invece non diminuisce più di tanto neanche quando lei non si sente usata come le capitava in passato.
Il grado d'importanza che lei attribuisce alla faccenda potrà poi motivarla a chiedere un aiuto nel caso in cui il disagio non passi, ma intanto è utile che lei osservi se ci sono dei cambiamenti e a cosa sono correlati.

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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile Signora
può accadere, come nel suo caso, che esperienze particolarmente spiacevoli ci inducano in quel frangente ad adottare alcuni schemi di comportamento (in questo caso il fermo evitamento dei rapporti orali) come unico modo per risparmiarci le suddette sofferenze; in termini concreti accade che il nostro cervello imprima nella sua memoria quella precisa strategia come "salvavita".
Accade però che con il passare delgi anni cambino anche le condizioni e magari quella fonte di minaccia che ci aveva portato ad individuare quel comportamento come risolutivo oggi non valga più in quanto ci trovaimo lontani dalla fonte di pericolo.
A questo punto si rivela il problema: vogliamo sradicare quello schema ma il cervello lo ha impresso talmente forte (perchè all'epoca era stato molto pregnante) che si fatica a liberarsene.

Detto ciò credo che la prima cosa da fare sia parlarne apertamente con suo marito e poi, eventualmente, se non riuscite GRADUALMENTE a superarlo da soli, valutate assieme la possibilità di parlarne con un collega.

Cordialmente
[#7]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie a entrambe

Per la Dott.ssa Massaro, si ho l'impressione che il 7 sia un miglioramento. i tentativio vanno avanti da un paio di anni.

Cordiali saluti e grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile signora,

se è già in atto un miglioramento può valutare se ritiene meglio aspettare, oppure se non sia il caso di rivolgersi di persona ad uno psicologo non solo per accelerare il percorso di cambiamento, ma anche per capire come mai a distanza di tanti anni questo disagio è ancora così vivo in lei.
Solo con un intervento condotto vis a vis può occuparsi della questione e lavorare sul problema per risolverlo, superando le ansie che porta con sè.

Saluti e auguri per la sua vita matrimoniale,