Dipendenza marijuana

Salve!Viscrivo per avere qualche informazione in merito ad un problema che ha colpito mio fratello.Fa uso di marijuana e hashish da un pò di anni,inizialmente la cosa era sporadica,nel senso che l'assunzione avveniva una volta ogni paio di giorni.Da un anno a questa parte la situazione è peggiorata drasticamente: il suo unico scopo,la sua unica distrazione è fumare.Fuma da appena alzato,fino a prima di mettersi a letto.Ha abbandonato alcune amicizie"sicure" in favore di altre poco raccomandabili.Ha scatti di ansia,ira,depressione,non cura più il suo aspetto fisicoe la sua salute.Circa sei mesi fa, in seguito ad un accertamento della polizia ha rifiutato di seguire un percorso clinico,e l'unica sanzione è stato il ritiro della patente di guida.Io non ce la faccio più a vederlo così, a vedere i miei genitori e mio fratello minore soffrire per questa situazione.Ho provato a convincerlo nello smettere, ma ogni cosa che faccio lo fa diventare una vera e propria bestia.Rifiuta tutto e tutti,ma non chi gli si offre come amico solo per fumare o per fare viaggi in paesi dove ciò e consentito o tollerato.Ha un lavoro stabile,e temo che possa perdere anche quello.Ciò che chiedo è un'indicazione su come comportarsi in merito,lui rifiuta di andare al Sert o da uno psicologo.
Grazie mille
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
comprendo la sua preoccupazione, ma se il paziente non vuole essere aiutato, nessuno può farlo al posto suo, il sert e lo psicologo, sarebbero la soluzione più indicata.
Forse chi ha maggiore ascendente su di lui, parenti, amici...potrebbero indurlo a ragionare sulla sua dipendenza.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

le situazioni di uso abituale di marijuana vanno gestite innanzitutto inquadrando la diagnosi. La "dipendenza" è una possibilità, ne esistono altre. Ad esempio, poiché l'uso abituale di cannabis può modificare umore e percezione della realtà, anche i connotati che normalmente valgono a dire che uno è "dipendente" possono cambiare. L'uso cronico di cannabis ad esempio induce la cosiddetta "sindrome amotivazionale", ovvero una situazione di inattività improduttività, umore indifferente o irritabile, unico interesse rivolto a come procurarsi la sostanza e frequentazioni relative, e sostanziale insoddisfazione per tutto. Talvota questa sindrome ha connotati violenti-aggressivi, altre volte depressivi. Ci sono poi veri e propri disturbi psichiatrici "sollecitati" dalla cannabis.
La persona che subisce questi effetti non vede e non percepisce più la realtà come prima, per cui neanche si lamenta di ciò che non ritiene più esistente per quanto lo riguarda, o di cià che gli sembra l'unico rimedio all'apatia.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini