Depressione o pillola?

Buongiorno,
ho 24 anni ed è ormai un anno che mi considero "depressa" ma non sono mai andata da uno psicologo per vergogna.
premetto che già di mio ho avuo una vita abbastanza difficile dato che ho dovuto affrontare la separazione dei miei e l'abbandono di mio padre e sono una ragazza madre da 4 anni ma ho creduto di avercela fatta a superare questi avvenimenti e la mia vita andava tranquilla,mi sentivo serena!
dopo mi sn fidanzata e ho cominciato a prendere la pillola che non avevo mai reso.
non ho avuto problemi all'inizio,nessun genere di fastidio ma da un anno circa le cose sono cambiate sensibilmente.
Ho iniziato a soffrire di crisi di ansia,panico,pianti senza motivo durante tutto il giorno,giorni passati nel letto senza voglia di vivere e mi sento una cattiva mamma,nn riesco più a studiare,sono gelosa ed invidiosa delle mie amiche,di mia sorella e da ultimo ho problemi con il partner perchè ho desiderio sessuale pari a zero,sono diventata gelosa in maniera impressionante e praticamente sto rovinando tutta la mia vita.
non voglio andare dallo psicologo perchè razionalmente so di star sbagliando,cambio umore ogni dieci secondi e me ne rendo conto!!!!
ora sono pazza io e non ho metabolizzato gli "abbandoni" della mia vita che si stanno facendo sentire adesso o è da imputare tutto questo alla pillola (arianna)???? spero vivamente nella seconda!!!!!!!!!!
ps in tre anni ho sospeso la pillola solo una volta,di recente,per 2 mesi e sonon stata meglio,totalmente diversa e mi trovavo bene nel mondo e con gli altri!!!!!!!!
La ringrazio per l'attenzione
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, per gli effetti del farmaco dovrebbe fare la richiesta in area Ginecologia.

Per tutto il resto, ha visto quanto possono costare la vergogna e la timidezza? Uno si nasconde, credendo di stare al sicuro... e invece peggiora sempre di più la situazione. Come nella favola del ragno di Leonardo: un ragno, che cercava un rifugio per rintanarsi, s'andò a infilare nella serratura di una porta, credendo in tal modo d'aver risolto il problema. Poi arrivò qualcuno ad aprire la porta, e lo schiacciò.

Dovrebbe rifletterci, per vedere se non sia il caso di riconsiderare le sue priorità: è più grande il rischio di parlare dei suoi problemi con uno psicologo, oppure il rischio di continuare a non farlo?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com