Insicurezza... e soprattutto eritrofobia

Buonasera a tutti,
vorrei capire come risolvere o arginare un problema che sta diventando per me sempre più limitante.
Ho 26 anni e sono sempre stata una persona riservata, ma ho comunque una vita sociale "normale" e gratificante (fidanzato, numerosi amici...). Ultimamente però una mia caratteristica da reazione sporadica è diventata una costante: arrossire.
Non solo quando sono in imbarazzo e c'è una ragione "plausibile", ma sempre più spesso, quando sono al centro dell'attenzione, quando mi viene posta una domanda diretta su di me e sulla mia vita (del tutto innocente, come "Cosa studi?"). La cosa peggiora in circostanze come stare seduta ad un tavolo con altre persone o quando c'è una forte luce. In aula, all'università, non riesco ad alzare la mano per porre una domanda o, ancora peggio, per dare una risposta, perchè so che arrossirei, dunque preferisco lasciar perdere e anzi mimetizzarmi tra la folla. Sono completamente bloccata e la cosa sta compromettendo la mia vita sociale.
So che la cosa più auspicabile per me sarebbe intraprendere un percorso di psicoterapia, ma purtroppo per ora tempo ed economie non me lo permettono.
Potete darmi, nell'attesa, dei consigli e spiegarmi perchè accade?
Grazie infinitamente a chi potrà aiutarmi.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9

Gentile utente la paura di arrossire è un disturbo abbastanza comune, ma lei sottolinea che la cosa da sporadica è diventata una costante che sta limitando la sua vita sociale. Per questi due elementi importanti le suggerirei di rivolgersi a un collega in presenza.
Chiede perché accade, ma lei stessa si rende conto che quando si trova in situazioni di relazione che le destano una certa apprensione, sotto i riflettori per così dire, compare il disagio: sono le sue emozioni che si esprimono attraverso una via fisiologica; insicurezza, timore di essere giudicati e altri possono essere gli elementi in gioco che da qui non è possibile individuare nello specifico.
Se il problema di rivolgersi ad uno psicologo è legato al fattore economico come dice, può rivolgersi al Consultorio Familiare della ASL del suo Municipio di appartenenza (pagherà solo il ticket). Per quanto riguarda il tempo che non ha, non è forse maggiore quello che potrebbe sciupare sprecando occasioni?

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie dottoressa per aver risposto così rapidamente.
Purtroppo quando dico che non ho tempo non è un eufemismo... Sto facendo un tirocinio che m'impegna tutti i giorni per tutta la giornata e immagino che ad una psicoterapia si debba dedicare tempo e non ritagli, ecco perchè chiedevo cosa posso fare per gestire la cosa nell'attesa di iniziare.
Grazie ancora per la sua attenzione.
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile utente,
non mi permetto di mettere in dubbio i suoi impegni, non mi riferivo a questo.
Tuttavia, non è poi così impegnativo rivolgersi ad uno psicologo come può sembrare.
Se crede,provi a fissare un primo consulto, le sarà così chiaro l'eventuale impegno. Potrà poi decidere il da farsi sulla base di elementi oggettivi.
Per poterle dare indicazioni più specifiche, purtroppo il mezzo virtuale non è idoneo, da qui possiamo indicarle una strada da seguire.

Cordialmente
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