Complesso di inferiorità, timidezza, anassertività
Sono un ragazzo di 27 anni, sono timido, insicuro. Vengo percepito come "buono", ingenuo e troppo corretto. La mia vita sociale è insoddisfacente, all'interno del gruppo sono una di quelle persone che rivestono scarsa importanza e che a volte vengono ignorate. Ho provato più volte a cambiare atteggiamento nei confronti degli altri ma ho sempre ottenuto scarsi risultati, ho capito che spesso non mi rendo neanche conto di assumere comportamenti passivi e quindi ho deciso di rivolgermi ad uno psicoterapeuta. Il problema è che ultimamente su internet ho letto la classificazione dei temperamenti che spiegava che il nostro modo di comportarci fa parte del nostro dna, io mi sono riconosciuto nel tipo flemmatico e nel tipo sentimentale, temperamenti con scarse qualità sociali. La cosa mi preoccupa molto. La mia domanda è: devo considerare questi miei difetti(che mi fanno soffrire molto)come una "malattia" da curare, un problema che posso risolvere con impegno e con l'aiuto di uno psicologo, oppure si tratta del mio modo naturale di essere, di una condizione immutabile? Io sono disposto a fare qualsiasi cosa pur di cambiare ma ho paura che cambiare sia impossibile.
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Gentile utente,
su internet si trova di tutto, informazioni affidabili, inaffidabili, da leggere con riserva, da interpretare, di esperti seri ed affidabili e di chi consuma caratteri per riempire spazi bianchi.
Comprendo la sua preoccupazione e la sua motivazione a sentirsi più a suo agio in mezzo agli altri ed ha fatto benissimo a rivolgersi ad uno psicoterapeuta. La aiuterà a lavorare per fare emergere quelle potenzialità e risorse che ha in sé ha ma che lei non riesce ad esprimere.
Non cerchi risposte su internet, si affidi al suo specialista, ha imboccato la strada giusta.(e se ho male interpretato e ancora non l'ha fatto vale lo stesso come suggerimento).
Ciò che siamo non è solo DNA, l'ambiente in cui viviamo ha un ruolo molto importante nella costruzione di noi stessi.
Molti auguri
su internet si trova di tutto, informazioni affidabili, inaffidabili, da leggere con riserva, da interpretare, di esperti seri ed affidabili e di chi consuma caratteri per riempire spazi bianchi.
Comprendo la sua preoccupazione e la sua motivazione a sentirsi più a suo agio in mezzo agli altri ed ha fatto benissimo a rivolgersi ad uno psicoterapeuta. La aiuterà a lavorare per fare emergere quelle potenzialità e risorse che ha in sé ha ma che lei non riesce ad esprimere.
Non cerchi risposte su internet, si affidi al suo specialista, ha imboccato la strada giusta.(e se ho male interpretato e ancora non l'ha fatto vale lo stesso come suggerimento).
Ciò che siamo non è solo DNA, l'ambiente in cui viviamo ha un ruolo molto importante nella costruzione di noi stessi.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.2k visite dal 13/11/2010.
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