Basta qualche medicina temporanea

Buonasera, sono una ragazza di 21 anni e studio all'università. Da tempo ormai mi sono accorta di avere dei problemi, che non so giudicare quanto gravi siano. Da piccola ho sofferto di anoressia, ma non in modo grave, però sono stata bulimica per due anni, non più però. Poi ci sono stati momenti di sbalzi di umore molto forti e a volte, a causa di problemi famigliari ho attraversato momenti difficili e a volte ho pensato spesso alla morte, ancora ora ci penso spesso. Da piccola mi tagliavo spesso. Sono sempre stata attratta da alcol e droghe. A volte ho difficoltà a spiegarmi quando parlo, non riesco ad organizzare il discorso, perdo la voglia di parlare, oppure mi sento osservata e evito di dire quello che penso. Il problema è che io sono certa di avere ragione a pensare che il mondo fa schifo, ne sono sicura, però ho paura del dolore e ho paura che un giorno potrebbe capitarmi qualcosa di bello che potrei perdermi...quindi prima che mi venga in mente di compiere qualcosa di definitivo vorrei sapere se è possibile uscire da questo stato di "negatività. Non so se voglio farlo, ma se volessi è possibile?con una terapia?con medicinali?
Ho anche problemi con l'alcol,se bevo non so fermarmi, sono finita in ospedale diverse volte, non so se è stato un caso o un desiderio autodistruttivo inconscio...non so proprio fino a che punto può arrivare questa cosa.
Nella famiglia cè stato un caso di depressione che ha portato al suicidio e un altro alla droga...forse è una cosa genetica?
In più posso dire che dal punto di vista sessuale ho subito un trauma da piccola, una molestia.
Non sono mai riuscita a legarmi a un ragazzo per diverso tempo, finisco con l'odiarli e a non poterli più vedere ne sentire.
Comunque sono una ragazza sveglia, so fare tante cose, un tempo avevo la voglia di farle, spiccavo nello sport ecc. ora però non faccio altro che stare sveglia fino alle 4 di notte e alzarmi alle 13. Non c'è modo per cambiare...posso farcela da sola? Forse devo parlare con uno psicologo? Basta qualche medicina temporanea?Preferirei non prendere psicofarmaci, ma se davvero potessero aiutarmi cambiando le cose, penso che lo farei.
Comunque ho letto come sono psicosi e schizofrenia e alcune cose mi rispecchio nei sintomi e la cosa non so come interpretarla. Non ho paura di soffrirne, ma paura di quello che potrei ricavarne.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, le sconsiglio caldamente le auto-diagnosi.
Per quanto ormai su internet si trovino con facilità elenchi di sintomi in cui riconoscersi o meno, il percorso di valutazione psicologica e/o psichiatrica è un processo molto più complesso, che non si fonda su un semplice "ce l'ho-mi manca".

Il rischio è quello di aumentare inutilmente le sue paure.

Ci descrive un quadro di sofferenza di lunga data, caratterizzato da difficoltà interpersonali, alterazioni del tono dell'umore, problemi nel controllo del suo comportamento. Attribuisce parte di queste difficoltà ad un quadro familiare connotato da lutti e crisi, e ad una molestia subita da piccola.

L'indicazione che mi sembra più adatta è contattare uno psicoterapeuta. Esponendo ad un professionista le stesse difficoltà, le stesse paure, gli stessi dubbi che ha condiviso con noi.

Guardare in faccia ciò che ci spaventa, ed affrontarlo, si chiama "coraggio". Valuti bene: la prospettiva è quella di intraprendere un lavoro su sè stessa, accompagnata da una persona che l'aiuterà a "mantenere la rotta".

Sull'opportunità o meno di ricorrere ad una farmacoterapia, sarà cura del professionista cui si rivolgerà valutarla.

Cordialmente, con un piccolo incoraggiamento
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Utente
Utente
Va bene la ringrazio. Penso di aver bisogno di una visita. Non ho mai ammesso di avere questi problemi e in fondo mi sono aiutata molto da sola...però sono certa che basterebbe poco per commettere un errore di troppo. Non penso che soffrire di qualche "patologia" psichiatrica sia negativo però se in effetti queste cose vanno a bloccarmi così tanto forse è meglio cercare di approfondire l'argomento con qualcuno che le ha studiate.
Comunque la ringrazio per l'incoraggiamento, non potendone parlare con nessuno il suo vale tanto.
Non voglio disturbarla ancora ma le chiedo ancora una cosa, ovvero se per queste visite ci si rivolge all'ASL o al medico di base...ne ho uno molto bravo.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Potrà rivolgersi al suo Medico di Medicina Generale per chiedergli informazioni su come prenotare una serie di colloqui.

Così potrà ottenere due primi, positivi obiettivi: avere informazioni, parlando con qualcuno di fiducia del suo disagio, ed avere la prescrizione necessaria a prenotare i colloqui alla ASL.

Cordiali saluti
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