Un altro discorso, la mia ansia
Salve,
sono un ragazzo di 24 anni di Palermo, faccio l'università e da poco ho iniziato a lavorare e mi trovo soddisfatto per quello che faccio.
Il mio problema principale è legato a stati ansiogeni che ultimamente percepisco con maggiore frequenza, mi spiego meglio... Io da alcuni anni soffro di particolari crisi di vertigine che accuso molto raramente (da 5 anni una volta l'anno, circa) sono decisamente forti e mi fanno stare molto male, devo subito sedermi sennò rischio di cadere... ho già fatto gli esami specifici in campo otorinolaringoiatrico e neurologico (a gennaio farò la risonanza), ma con esiti negativi. Adesso però mi voglio allacciare a un altro discorso, la mia ansia... sono un ragazzo molto sensibile, a volte paranoico e ho spesso pensieri brutti che possa accadere qualcosa di bruttissimo a un familiare, amico oppure a me, ho pure dei tratti ipocondriaci...
ho una vita sociale abbastanza attiva, ho amici, anche se sono un tipo abbastanza timido (purtroppo in certi casi devo controllarmi perchè arrivo ad essere talmente emozionato che balbetto). lo scorso febbraio '09 ho avuto una prima crisi di panico, ero a letto e dopo una manciata di minuti iniziai a stare malissimo, avvertì dispnea, tachicardia, vertigini, pensieri molto strani e paura di impazzire... insomma, un vero attacco di panico... sono stato al pronto soccorso, mi hanno fatto rilassare con delle gocce (non ricordo il nome) e mi hanno fatto l'elettrocardiogramma, hanno visto i battiti accelerati ma hanno detto che è tutto legato allo stato ansioso.
devo anche dire che a periodi ho tachicardia e difficoltà a respirare, mi sento un nodo alla gola, un peso allo stomaco, e in certi casi sto veramente male, ma tutto ciò dura al massimo un'ora e poi tutto passa... ho fatto un consulto psichiatrico ma mi hanno detto di stare tranquillo che sono dei leggeri tratti ansiogeni.
io però voglio capire nello specifico il mio problema e agire di conseguenza... siete i primi a cui mi rivolgo, spero che rispondiate al più presto...
nell'attesa,
una buona serata e grazie mille.
sono un ragazzo di 24 anni di Palermo, faccio l'università e da poco ho iniziato a lavorare e mi trovo soddisfatto per quello che faccio.
Il mio problema principale è legato a stati ansiogeni che ultimamente percepisco con maggiore frequenza, mi spiego meglio... Io da alcuni anni soffro di particolari crisi di vertigine che accuso molto raramente (da 5 anni una volta l'anno, circa) sono decisamente forti e mi fanno stare molto male, devo subito sedermi sennò rischio di cadere... ho già fatto gli esami specifici in campo otorinolaringoiatrico e neurologico (a gennaio farò la risonanza), ma con esiti negativi. Adesso però mi voglio allacciare a un altro discorso, la mia ansia... sono un ragazzo molto sensibile, a volte paranoico e ho spesso pensieri brutti che possa accadere qualcosa di bruttissimo a un familiare, amico oppure a me, ho pure dei tratti ipocondriaci...
ho una vita sociale abbastanza attiva, ho amici, anche se sono un tipo abbastanza timido (purtroppo in certi casi devo controllarmi perchè arrivo ad essere talmente emozionato che balbetto). lo scorso febbraio '09 ho avuto una prima crisi di panico, ero a letto e dopo una manciata di minuti iniziai a stare malissimo, avvertì dispnea, tachicardia, vertigini, pensieri molto strani e paura di impazzire... insomma, un vero attacco di panico... sono stato al pronto soccorso, mi hanno fatto rilassare con delle gocce (non ricordo il nome) e mi hanno fatto l'elettrocardiogramma, hanno visto i battiti accelerati ma hanno detto che è tutto legato allo stato ansioso.
devo anche dire che a periodi ho tachicardia e difficoltà a respirare, mi sento un nodo alla gola, un peso allo stomaco, e in certi casi sto veramente male, ma tutto ciò dura al massimo un'ora e poi tutto passa... ho fatto un consulto psichiatrico ma mi hanno detto di stare tranquillo che sono dei leggeri tratti ansiogeni.
io però voglio capire nello specifico il mio problema e agire di conseguenza... siete i primi a cui mi rivolgo, spero che rispondiate al più presto...
nell'attesa,
una buona serata e grazie mille.
[#1]
Gentile utente,
non voglio allarmarla ma non trascurerei questi "leggeri tratti ansiogeni" perché potrebbero anche cronicizzare.
Credo che una psicoterapia (in questi casi è indicata anche una psicoterapia strategica) potrebbe aiutarla a gestire questi stati ansiosi e a fare in modo che non interferiscano con le sue attività quotidiane.
Forse questo mio consiglio le sembrerà scontato, ma d'altronde non è possibile analizzare online la causa di certi episodi: è sempre meglio confrontarsi con un professionista vis a vis.
Cari saluti.
non voglio allarmarla ma non trascurerei questi "leggeri tratti ansiogeni" perché potrebbero anche cronicizzare.
Credo che una psicoterapia (in questi casi è indicata anche una psicoterapia strategica) potrebbe aiutarla a gestire questi stati ansiosi e a fare in modo che non interferiscano con le sue attività quotidiane.
Forse questo mio consiglio le sembrerà scontato, ma d'altronde non è possibile analizzare online la causa di certi episodi: è sempre meglio confrontarsi con un professionista vis a vis.
Cari saluti.
Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it
[#2]
Utente
I miei stati ansiosi al momento non interferiscono sulle mie attività quotidiane, e nemmeno sui rapporti con gli altri. Nei momenti in cui percepisco queste crisi è tutto decisamente "individuale" nel senso che vivo molto intimamente e che non c'è un fattore esterno preciso che mi faccia star male... spero abbia capito cosa voglio dirle.
Nei momenti di massima tranquillità si presentano queste crisi, che ripeto non faccio presente a nessuno perchè riesco a gestirle e so che se ho difficoltà a respirare, supero la crisi in mezz'ora...se ho uno stato di malumore so che anche quello passerà, e lo stesso dicasi per alcuni episodi di vertigini ecc... ovviamente le mie saranno difese ma il problema so che non va sottovalutato. Vorrei chiederle se sarebbe necessaio rivolgersi a uno psichiatra (sono contrario all'assunzione di psicofarmaci) o a uno psicologo-psicoterapeuta.
La saluto,
la ringrazio nuovamente.
Nei momenti di massima tranquillità si presentano queste crisi, che ripeto non faccio presente a nessuno perchè riesco a gestirle e so che se ho difficoltà a respirare, supero la crisi in mezz'ora...se ho uno stato di malumore so che anche quello passerà, e lo stesso dicasi per alcuni episodi di vertigini ecc... ovviamente le mie saranno difese ma il problema so che non va sottovalutato. Vorrei chiederle se sarebbe necessaio rivolgersi a uno psichiatra (sono contrario all'assunzione di psicofarmaci) o a uno psicologo-psicoterapeuta.
La saluto,
la ringrazio nuovamente.
[#3]
Gentile Utente,
Se la visita otorino è andata bene non dovrebbe trattarsi di crisi di vertigine labirintica. Quindi tutto va riportato all'ansia che è piuttosto alta, da quello che lei dice.
Le consiglierei di fare una visita da uno psicologo che se lo ritiene opportuno le indicherà la via per una psicoterapia. Non si preoccupi della psicoterapia, non ci sono farmaci né indicazioni di vita particolari, si tratta soltanto di esaminare il suo stato psichico per vedere se ci sono stati in passato degli episodi che le hanno provocato un forte disagio che lei avverte in particolari circostanze e che le provocano anche degli effetti organici come le crisi vertiginose.
Trovi uno psicologo-psicoterapeuta dalle sue parti e si faccia vedere.
Potrà curare anche la sua estrema timidezza.
Cordiali saluti e molti auguri.
Se la visita otorino è andata bene non dovrebbe trattarsi di crisi di vertigine labirintica. Quindi tutto va riportato all'ansia che è piuttosto alta, da quello che lei dice.
Le consiglierei di fare una visita da uno psicologo che se lo ritiene opportuno le indicherà la via per una psicoterapia. Non si preoccupi della psicoterapia, non ci sono farmaci né indicazioni di vita particolari, si tratta soltanto di esaminare il suo stato psichico per vedere se ci sono stati in passato degli episodi che le hanno provocato un forte disagio che lei avverte in particolari circostanze e che le provocano anche degli effetti organici come le crisi vertiginose.
Trovi uno psicologo-psicoterapeuta dalle sue parti e si faccia vedere.
Potrà curare anche la sua estrema timidezza.
Cordiali saluti e molti auguri.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.7k visite dal 12/11/2010.
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