Paura rifiuto
Salve, sono un ragazzo di 19 anni con un grande problema; il problema che mi affligge da anni è la costante paura di essere rifiutato. Dopo un passato da balbuziente, vedo in negativo tutte le persone che incontro, specialmente esponenti di sesso femminile. Tale problema mi crea spesso e volentieri inimizie e abbandoni, di conseguenza in me cresce sempre piu tristezza e solitudine. So benissimo che potrebbe diventare una cosa nociva per me, so benissimo anche le cause di questo problema ma non so come reagire. Ho frequentato per vari mesi uno spicologo, ci sono stati miglioramenti, ora sono molto piu aperto e sociele di prima ma porto sempre con me questo problema. Tralasciando le amicizie, questo problema raggiunge il suo apice in presenza di ragazze, dove faccio del tutto per evitare approcci, parole, ma soltanto silenzi imbarazzanti e ovviamente abbandoni per tale motivo. Non so come uscirne, ormai è diventata una cosa normale, una stanca routine.
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Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazzo, il problema di cui ci parla è affrontabile in terapia.
Spesso, il timore dei rapporti con gli altri, ed in particolare con l'altro sesso, si alimenta con le aspettative negative e catastrofiche che abbiamo e con le idee che ci facciamo sulle nostre esperienze:
- quante volte è stato rifiutato?
- cosa possiamo fare perchè le sue probabilità di piacere aumentino?
- cosa potrebbe succedere se la rifiutassero?
- conosce qualcuno che non è mai stato rifiutato?
- conosce qualcuno che è stato SEMPRE rifiutato?
- come gestisce lei l'imbarazzo, l'ansia e le altre emozioni "sociali"?
Lei ha ricavato un certo beneficio dal lavoro psicologico che ha fatto. Come mai ha interrotto? Gli obiettivi che vi eravate prefissati sono stati raggiunti?
Lo psicologo cui si è rivolto era anche psicoterapeuta? Se sì, di che orientamento?
Quando ci si rivolge ad un professionista, è molto utile conoscere i suoi ambiti di competenza, cioè le cose che sa fare e come le sa fare.
Le allego il link di un articolo che può aiutarla a comprendere meglio cosa è l'orientamento teorico di uno psicoterapeuta:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Più che darle risposte, le ho posto nuove domande. Non esiste una "formula magica" per scacciare la paura, ma esistono possibilità di aiuto molto concrete per chi decida di vivere le sue emozioni, i suoi pensieri ed i suoi comportamenti in modo più funzionale.
Uno psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia, potrebbe aiutarla a fronteggiare e risolvere le sue difficoltà in tempi ragionevolmente contenuti.
Cordiali saluti
Spesso, il timore dei rapporti con gli altri, ed in particolare con l'altro sesso, si alimenta con le aspettative negative e catastrofiche che abbiamo e con le idee che ci facciamo sulle nostre esperienze:
- quante volte è stato rifiutato?
- cosa possiamo fare perchè le sue probabilità di piacere aumentino?
- cosa potrebbe succedere se la rifiutassero?
- conosce qualcuno che non è mai stato rifiutato?
- conosce qualcuno che è stato SEMPRE rifiutato?
- come gestisce lei l'imbarazzo, l'ansia e le altre emozioni "sociali"?
Lei ha ricavato un certo beneficio dal lavoro psicologico che ha fatto. Come mai ha interrotto? Gli obiettivi che vi eravate prefissati sono stati raggiunti?
Lo psicologo cui si è rivolto era anche psicoterapeuta? Se sì, di che orientamento?
Quando ci si rivolge ad un professionista, è molto utile conoscere i suoi ambiti di competenza, cioè le cose che sa fare e come le sa fare.
Le allego il link di un articolo che può aiutarla a comprendere meglio cosa è l'orientamento teorico di uno psicoterapeuta:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Più che darle risposte, le ho posto nuove domande. Non esiste una "formula magica" per scacciare la paura, ma esistono possibilità di aiuto molto concrete per chi decida di vivere le sue emozioni, i suoi pensieri ed i suoi comportamenti in modo più funzionale.
Uno psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia, potrebbe aiutarla a fronteggiare e risolvere le sue difficoltà in tempi ragionevolmente contenuti.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 12/11/2010.
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