Disagio emotivo
La mia è una storia un pò particolare. Nel 2002 ho fatto per così dire "fiasco" (a livello fisico) con una ragazza e il timore che questa cosa si divulgasse è stato più che fondato. Ma il peggio è che a diffamarmi in giro è stato quello che credevo il mio migliore amico che ha praticamente raccontato la storia a tutte le conoscenze che abbiamo in comune. Siamo quasi del 2011 ed a quasi nove anni di distanza, frequentando ancora lo stesso amico e gli stessi ambienti sociali, mi trovo a disagio in quanto ho la netta sensazione che molte persone siano a conoscenza di una "cosa" mia, intima, strettamente personale, che hanno saputo per colpa di una persona per niente riservata, che si è comportata malissimo (il suddetto "amico"). Conclusione, il consiglio che Le chiedo è il seguente. Secondo Lei devo continuare a frequentare stessi ambienti ed amici, pur con un leggero ed inevitabile disagio, facendo finta di nulla, oppure cercare per così dire "nuove facce", ovvero nuovi amici e spazi sociali?
Grazie per la risposta!
Con i Migliori Saluti!
Grazie per la risposta!
Con i Migliori Saluti!
[#1]
caro signore
quandi gli amici 'tradiscono' possono generare una ferita profonda.
Però, nel suo caso, mi sembra che lo continua a frequentare, nonostante la sua scarsa sensibilità e assoluta mancanza di riservatezza.
Mi chiedo e le chiedo, per un fatto accaduto nel 2002, come mai, tutto questo tempo, si pone il problema?
Cosa è accaduto, di nuovo a spengerla a riflettere su questo punto?
quandi gli amici 'tradiscono' possono generare una ferita profonda.
Però, nel suo caso, mi sembra che lo continua a frequentare, nonostante la sua scarsa sensibilità e assoluta mancanza di riservatezza.
Mi chiedo e le chiedo, per un fatto accaduto nel 2002, come mai, tutto questo tempo, si pone il problema?
Cosa è accaduto, di nuovo a spengerla a riflettere su questo punto?
Dr. Domenico Bumbaca - Psicologo Psicoterapeuta
ad indirizzo Junghiano
https://www.PsicoanalistaRoma.it/
[#2]
Gentile utente,
pur comprendendo l'imbarazzo, il punto mi sembra il suo timore di sentirsi giudicato dagli altri a distanza di così tanto tempo da un episodio spiacevole.
Che segnali coglie dagli altri in merito?
Si sente a disagio solo nelle situazioni descritte?
Se secondo lei quel suo amico si è comportato malissimo come mai lo definisce ancora tale?
pur comprendendo l'imbarazzo, il punto mi sembra il suo timore di sentirsi giudicato dagli altri a distanza di così tanto tempo da un episodio spiacevole.
Che segnali coglie dagli altri in merito?
Si sente a disagio solo nelle situazioni descritte?
Se secondo lei quel suo amico si è comportato malissimo come mai lo definisce ancora tale?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Utente
Frequentando gli stessi ambienti sociali e le stesse persone colgo la sensazione che comunque molti siano venuti a conoscenza di questo fatto spiacevole (modi di guardarmi di parlare, ecc.). Conseguentemente con le stesse frequentazioni e sempre con le medesime sensazioni per così dire così "a pelle", a nove anni di distanza questo disagio è come se si rinnovasse continuamente (come una catena continua), premettendo che il suddetto disiagio ce l'ho unicamente con queste specifiche "frequentazioni" che ho in comune con il suddetto "amico". Ecco perchè chiedo se è il caso di continuare (con un certo diagio) facendo finta di nulla sui giudizi altrui, oppure interrompere tutte le suddette frequentazioni e chiudere anche con quell'amico e cercare nuovi ambienti sociali anche perchè, come facilmente intuibile, con tutte le altre persone che non sono a conoscenza di quel episodio spiacevole non ho assolutamente nessun problema di rapporti sociali nè tanto meno alcun disagio.
Grazie per le sollecite risposte!
Grazie per le sollecite risposte!
[#4]
caro signore
ma quell'episodio, è stato l'unico e ce ne sono stati altri simili?
Mi spiego, può capitare di avere degli 'insuccessi' e i motivi sono innumerevoli.
Quindi, se non ce ne sono stati più, ignori assolutamente il problema, perchè semplicemente non c'è.
Vedo, da ciò che dice, che continua a frequentare il suo amico, quindi evidentemente ancora lo sente tale o sbaglio?
ma quell'episodio, è stato l'unico e ce ne sono stati altri simili?
Mi spiego, può capitare di avere degli 'insuccessi' e i motivi sono innumerevoli.
Quindi, se non ce ne sono stati più, ignori assolutamente il problema, perchè semplicemente non c'è.
Vedo, da ciò che dice, che continua a frequentare il suo amico, quindi evidentemente ancora lo sente tale o sbaglio?
[#5]
Utente
L'episodio è stato unico, l'amico lo continuo a frequentare è vero considerandolo ancora come tale, pur notando, frequentando gli stessi ambienti e gli stessi amici con lui, un certo disagio in quanto molti sono venuti comunque a conoscenza di un fatto strettamente personale che continua a distanza di tempo a provocarmi disagio, (ripeto unicamente con queste persone. Ecco perchì chiedo se è il caso secondo Lei di mettere come si dice "una croce sopra" con le vecchie amicizie e cercarne di nuove che non conoscono quel particolare episodio di per sè increscioso.
Grazie!
Grazie!
[#6]
gentile utente
Dal momento che è stato un unico episodio, da quel punto di vista, non ci sono problemi.
Mi sembra però che c'è un 'residuo' che si porta dietro dopo così tanto tempo.
Se questo 'residuo' è molto fastidioso, perchè non ne parla con un professionista e insieme, cercate di affrontare in profondità il problema?
Dal momento che è stato un unico episodio, da quel punto di vista, non ci sono problemi.
Mi sembra però che c'è un 'residuo' che si porta dietro dopo così tanto tempo.
Se questo 'residuo' è molto fastidioso, perchè non ne parla con un professionista e insieme, cercate di affrontare in profondità il problema?
[#8]
Gentile signore,
perchè non pensa che quello che è successo a lei, oltretutto una sola volta, è successo o succederà sicuramente anche a tutti quelli che lo sono venuti a sapere?
Non possiamo consigliarle chi frequentare perchè solo lei può valutare se il disagio è tale da spingerla a chiudere con i vecchi conoscenti o meno.
Possiamo però garantirle che a tutti gli uomini capita di "fare fiasco" almeno una volta nella vita, perchè sull'erezione influiscono fattori di tipo sia medico sia psicologico anche indipendenti dall'età - non ultimi stress, stanchezza e qualità della relazione con la partner.
Non si tratta quindi di nulla di così grave o insolito da spingerla a vergognarsene 8 anni dopo, ma solo di qualcosa che di solito non si viene a sapere perchè i diretti interessati non lo raccontano ad altri.
Cordiali saluti,
perchè non pensa che quello che è successo a lei, oltretutto una sola volta, è successo o succederà sicuramente anche a tutti quelli che lo sono venuti a sapere?
Non possiamo consigliarle chi frequentare perchè solo lei può valutare se il disagio è tale da spingerla a chiudere con i vecchi conoscenti o meno.
Possiamo però garantirle che a tutti gli uomini capita di "fare fiasco" almeno una volta nella vita, perchè sull'erezione influiscono fattori di tipo sia medico sia psicologico anche indipendenti dall'età - non ultimi stress, stanchezza e qualità della relazione con la partner.
Non si tratta quindi di nulla di così grave o insolito da spingerla a vergognarsene 8 anni dopo, ma solo di qualcosa che di solito non si viene a sapere perchè i diretti interessati non lo raccontano ad altri.
Cordiali saluti,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.2k visite dal 09/11/2010.
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