Iniziare ad andare dallo psicologo
Salve,sono una ragazza di 21 anni,e sento il bisogno di parlare con uno psicologo ma non so dove e come indirizzarmi.Non ho la possibilità di spendere molto e pensavo di chiedere in consultorio,io abito a Roma,come devo fare?Le sedute al consultorio sono gratuite?
Io ho 21 anni e ho capito di avere dei seri problemi relazionali,mi vergogno a parlarne ma so che questo mio atteggiamento non mi porta più da nessuna parte..io sono molto molto chiusa e timida ma è un grande problema,perchè non riesco a trovare un lavoro,non riesco ad avere amici,non riesco a creare alcun tipo di rapporto con gli altri,finisco per crearmi una realtà tutta mia,che non esiste,con persone che non esistono,dove io sono apprezzata e sicura di me...un mondo che non è quello in cui vivo, ma dove alla fine sto ''bene''.Io non ho un minimo d'amore o sicurezza in me stessa,zero proprio...sono sempre convinta ci sia qualcosa di sbagliato in me e mi convinco sempre che nessuno possa interessarsi a me.Mi dico che se non ho nessuno, è perchè evidentemente non c'è nulla di buono in me.Faccio sempre quello che è bene per gli altri,non mi preoccupo mai per me,non mi metto mai al primo posto,non voglio mai deludere nessuno e dico o faccio cose che non voglio..Non riesco ad impormi.Non riesco proprio ad avere delle relazioni,che siano amore o amicizie,sono sempre sola, non mi piace uscire,mi sento a disagio,fuori posto,non piaccio a nessuno, finisco sempre per nascondermi e stare in disparte da tutto e tutti...Non riesco a trovare niente di buono in me.Voglio cambiare questa mia vita e cambiare me stessa, ma non riesco a fare altro che pensare che non avrò mai niente, la mia vita non è quella di una normale ragazza di 21 anni...vorrei avere degli amici e cominciare a vivere, ma allo stesso tempo butto via ogni possibilità per farlo, mi chiudo in me...mi ritrovo sempre a pensare che tutti sono meglio di me,che non valgo nulla e che la mia vita non vale la pena di essere vissuta.Mi sento sempre sotto pressione,sempre in preda all'ansia,mi vergogno da morire di me stessa...io vado d'accordo con i miei genitori ma loro non comprendono questo mio disagio, non ho particolari problemi o ''traumi'' che possano avermi fatto venire cosi, non lo so, io non so perchè sono cosi sbagliata...so solo che loro non fanno altro che dire che devo trovare un lavoro, cominciare a conoscere gente, che poi verrà tutto da se, ma io non riesco,non so quello che mi piace fare, non mi piace stare in mezzo alla gente, lo odio...non riesco a dire una parola e logicamente nessuno si interessa a me...c'è sempre qualcuno meglio di me.vedo gente intorno a me che ha una vita sociale,che lavora che esce che hai degli impegni,una famiglia,storie d'amore, io non vivo!mi viene da dire che 'sopravvivo'.vorrei solo essere amata ma dico...chi può volere una come me?
ecco.io vorrei cominciare una 'terapia' psicologica perche sto toccando il fondo e so di essere sbagliata.è la scelta giusta?che ne pensate della mia situazione?
Io ho 21 anni e ho capito di avere dei seri problemi relazionali,mi vergogno a parlarne ma so che questo mio atteggiamento non mi porta più da nessuna parte..io sono molto molto chiusa e timida ma è un grande problema,perchè non riesco a trovare un lavoro,non riesco ad avere amici,non riesco a creare alcun tipo di rapporto con gli altri,finisco per crearmi una realtà tutta mia,che non esiste,con persone che non esistono,dove io sono apprezzata e sicura di me...un mondo che non è quello in cui vivo, ma dove alla fine sto ''bene''.Io non ho un minimo d'amore o sicurezza in me stessa,zero proprio...sono sempre convinta ci sia qualcosa di sbagliato in me e mi convinco sempre che nessuno possa interessarsi a me.Mi dico che se non ho nessuno, è perchè evidentemente non c'è nulla di buono in me.Faccio sempre quello che è bene per gli altri,non mi preoccupo mai per me,non mi metto mai al primo posto,non voglio mai deludere nessuno e dico o faccio cose che non voglio..Non riesco ad impormi.Non riesco proprio ad avere delle relazioni,che siano amore o amicizie,sono sempre sola, non mi piace uscire,mi sento a disagio,fuori posto,non piaccio a nessuno, finisco sempre per nascondermi e stare in disparte da tutto e tutti...Non riesco a trovare niente di buono in me.Voglio cambiare questa mia vita e cambiare me stessa, ma non riesco a fare altro che pensare che non avrò mai niente, la mia vita non è quella di una normale ragazza di 21 anni...vorrei avere degli amici e cominciare a vivere, ma allo stesso tempo butto via ogni possibilità per farlo, mi chiudo in me...mi ritrovo sempre a pensare che tutti sono meglio di me,che non valgo nulla e che la mia vita non vale la pena di essere vissuta.Mi sento sempre sotto pressione,sempre in preda all'ansia,mi vergogno da morire di me stessa...io vado d'accordo con i miei genitori ma loro non comprendono questo mio disagio, non ho particolari problemi o ''traumi'' che possano avermi fatto venire cosi, non lo so, io non so perchè sono cosi sbagliata...so solo che loro non fanno altro che dire che devo trovare un lavoro, cominciare a conoscere gente, che poi verrà tutto da se, ma io non riesco,non so quello che mi piace fare, non mi piace stare in mezzo alla gente, lo odio...non riesco a dire una parola e logicamente nessuno si interessa a me...c'è sempre qualcuno meglio di me.vedo gente intorno a me che ha una vita sociale,che lavora che esce che hai degli impegni,una famiglia,storie d'amore, io non vivo!mi viene da dire che 'sopravvivo'.vorrei solo essere amata ma dico...chi può volere una come me?
ecco.io vorrei cominciare una 'terapia' psicologica perche sto toccando il fondo e so di essere sbagliata.è la scelta giusta?che ne pensate della mia situazione?
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Gentile ragazza, penso che sia una scelta giusta quella di cominciare a confrontarsi con un terapeuta.Da quello che dice sembra che un problema di autostima la attanagli ma di certo ripetere continuamente a se' stessi le proprie inadeguatezze non fa altro che rinforzarle. Anche presso un consultorio può chiedere indicazioni.
Tuttavia per un'eventuale scelta terapeutica le consiglio questo articolo.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
saluti
Tuttavia per un'eventuale scelta terapeutica le consiglio questo articolo.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile utente
le asl offrono la possibilità di fare un certo numero di sedute. Il costo è quello di un tiket sanitario.
Si prenoti presso la sua asl di zona(se mi dice in che zona sta potrei indicarle io l'indirizzo).
I consulti, avranno però una durata limitata e questo potrebbe essere un problema nel caso la sua terapia non si risolva nel tempo.
Provi a chiedere ai diversi psicologi della sua zona e verifichi se i costi sono compatibili con le sue disponibilità.
L'ideale sarebbe iniziare con un terapeuta e finire con lui evitando di cambiare continuamente.
La SIPAP, pe rtutto il mese di ottobre, dava la possiiblità di avere uno o due incontri gratuiti pe rpermettere almeno di orientarsi.
Provi a vedere su questo sito: http://www.mesebenesserepsicologico.it/, anche se l'iniziativa era per il mese di ottobre, è possibile che si possa fare qualche eccezione.
Spero di essere stato utile
le asl offrono la possibilità di fare un certo numero di sedute. Il costo è quello di un tiket sanitario.
Si prenoti presso la sua asl di zona(se mi dice in che zona sta potrei indicarle io l'indirizzo).
I consulti, avranno però una durata limitata e questo potrebbe essere un problema nel caso la sua terapia non si risolva nel tempo.
Provi a chiedere ai diversi psicologi della sua zona e verifichi se i costi sono compatibili con le sue disponibilità.
L'ideale sarebbe iniziare con un terapeuta e finire con lui evitando di cambiare continuamente.
La SIPAP, pe rtutto il mese di ottobre, dava la possiiblità di avere uno o due incontri gratuiti pe rpermettere almeno di orientarsi.
Provi a vedere su questo sito: http://www.mesebenesserepsicologico.it/, anche se l'iniziativa era per il mese di ottobre, è possibile che si possa fare qualche eccezione.
Spero di essere stato utile
Dr. Domenico Bumbaca - Psicologo Psicoterapeuta
ad indirizzo Junghiano
https://www.PsicoanalistaRoma.it/
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente,
in alternativa a quanto già propostole dai colleghi le segnalo anche il sito www.pagineblu.it dove potrà trovare un elenco di psicoterapeuti operanti nella sua città.
cordialmente
dr. Fabio Martines
in alternativa a quanto già propostole dai colleghi le segnalo anche il sito www.pagineblu.it dove potrà trovare un elenco di psicoterapeuti operanti nella sua città.
cordialmente
dr. Fabio Martines
[#4]
Ex utente
Vi ringrazio moltissimo per le risposte e per i consigli...
Io sono di Roma zona Centocelle.
Mi proverò ad informare presso i consultori... Se riuscite a darmi qualche indirizzo ve ne sarei grata, così per avere un ''inizio''.
Anche se io, sono sincera, mi sento davvero in imbarazzo ad intraprendere una cosa del genere, anche se vorrei tanto farlo e so che potrebbe aiutarmi, ma ho il timore di raccontare delle cose di me, come quelle che alla fine ho scritto qui, a una persona davanti a me che alla fine non conosco, e sentirmi giudicata.
So che uno psicologo non è lì per giudicare ma per aiutare.
Però non vorrei finire come sempre a sentirmi fuori luogo e a non riuscire ad aprirmi come dovrei. Sicuramente sono dubbi infondati ma non sono una persona che riesce a raccontarsi molto facilmente, mi vergogno molto di me stessa...
Non so spiegarmi ma mi sento fuori luogo anche in questa situazione, come se non avessi realmente un buon motivo per iniziare una terapia con uno psicologo, alla fine mi ritrovo a pensare che ci sono persone con problemi ben più gravi dei miei... Vorrei trovare uno psicologo con cui potermi aprire e fidarmi e riuscire a farmi dare una mano e mettere un po' ''d'ordine'', a pensare pure un po' a me stessa e non sentirmi sempre sbagliata e invisibile, senza sentirmi giudicata, come faccio sempre..
Vorrei smettere a 21 anni di pensare che la mia vita non valga nulla, però mi ritrovo sempre a pensarlo e a dire che non cambierà mai nulla perchè non ne sono capace.
Comunque grazie ancora per la vostra disponibilità...
So che continuare a ripetermi quanto io sia sbagliata e quanto non ci sia nulla di buono in me non fa che peggiorare le cose ma davvero non riesco ad avere un briciolo di amore per me stessa. Alla fine se non riesco a volermi bene io per prima come potrò mai riuscire a relazionarmi con gli altri e a farmi volere un po' di bene dalle altre persone? Se io per prima mi dico che non mi merito niente... perchè mi sento sempre così inadeguata e perchè devo pensare sempre le cose peggiori di me stessa? vivo sempre nell'ombra dei successi altrui...io mi sento nata '' difettosa''
Io sono di Roma zona Centocelle.
Mi proverò ad informare presso i consultori... Se riuscite a darmi qualche indirizzo ve ne sarei grata, così per avere un ''inizio''.
Anche se io, sono sincera, mi sento davvero in imbarazzo ad intraprendere una cosa del genere, anche se vorrei tanto farlo e so che potrebbe aiutarmi, ma ho il timore di raccontare delle cose di me, come quelle che alla fine ho scritto qui, a una persona davanti a me che alla fine non conosco, e sentirmi giudicata.
So che uno psicologo non è lì per giudicare ma per aiutare.
Però non vorrei finire come sempre a sentirmi fuori luogo e a non riuscire ad aprirmi come dovrei. Sicuramente sono dubbi infondati ma non sono una persona che riesce a raccontarsi molto facilmente, mi vergogno molto di me stessa...
Non so spiegarmi ma mi sento fuori luogo anche in questa situazione, come se non avessi realmente un buon motivo per iniziare una terapia con uno psicologo, alla fine mi ritrovo a pensare che ci sono persone con problemi ben più gravi dei miei... Vorrei trovare uno psicologo con cui potermi aprire e fidarmi e riuscire a farmi dare una mano e mettere un po' ''d'ordine'', a pensare pure un po' a me stessa e non sentirmi sempre sbagliata e invisibile, senza sentirmi giudicata, come faccio sempre..
Vorrei smettere a 21 anni di pensare che la mia vita non valga nulla, però mi ritrovo sempre a pensarlo e a dire che non cambierà mai nulla perchè non ne sono capace.
Comunque grazie ancora per la vostra disponibilità...
So che continuare a ripetermi quanto io sia sbagliata e quanto non ci sia nulla di buono in me non fa che peggiorare le cose ma davvero non riesco ad avere un briciolo di amore per me stessa. Alla fine se non riesco a volermi bene io per prima come potrò mai riuscire a relazionarmi con gli altri e a farmi volere un po' di bene dalle altre persone? Se io per prima mi dico che non mi merito niente... perchè mi sento sempre così inadeguata e perchè devo pensare sempre le cose peggiori di me stessa? vivo sempre nell'ombra dei successi altrui...io mi sento nata '' difettosa''
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, provare un pò di imbarazzo (o anche MOLTO imbarazzo) prima di consultare uno psicologo/psicoterapeuta è abbastanza comune.
Del resto, aprire il proprio mondo ad una persona sconosciuta può sembrare una cosa molto difficile, soprattutto per chi coltivi l'idea che il giudizio degli altri possa essere importante, o doloroso.
In realtà, esperienza clinica suggerisce che, confrontandosi nella realtà con ciò che temiamo "a priori", si scopra che, per quanto imbarazzo si possa provare, non succede proprio nulla.
Intendo che si può anche parlare essendo in imbarazzo, e non ci sono conseguenze negative di alcun tipo. Ma questo dovrà scoprirlo da sè.
Un'unica raccomandazione: provi, se vuole, a "saturare" di meno l'idea che ha di sè, degli altri, del futuro con le sue considerazioni. "Pensare" la vita non significa "viverla", così come pensare un pollo arrosto non placa i morsi della fame.
Cordiali saluti ed auguri per l'avventura che sta per cominciare
Del resto, aprire il proprio mondo ad una persona sconosciuta può sembrare una cosa molto difficile, soprattutto per chi coltivi l'idea che il giudizio degli altri possa essere importante, o doloroso.
In realtà, esperienza clinica suggerisce che, confrontandosi nella realtà con ciò che temiamo "a priori", si scopra che, per quanto imbarazzo si possa provare, non succede proprio nulla.
Intendo che si può anche parlare essendo in imbarazzo, e non ci sono conseguenze negative di alcun tipo. Ma questo dovrà scoprirlo da sè.
Un'unica raccomandazione: provi, se vuole, a "saturare" di meno l'idea che ha di sè, degli altri, del futuro con le sue considerazioni. "Pensare" la vita non significa "viverla", così come pensare un pollo arrosto non placa i morsi della fame.
Cordiali saluti ed auguri per l'avventura che sta per cominciare
[#6]
gentile utente
Il primo appuntamento viene interamente dedicato alla comprensione del problema. Nel corso dell’incontro, l’analista/psicologo ascolta con attenzione e con profonda empatia.
Il paziente, forse intimidito, preoccupato, a disagio (in fondo sta raccontando i fatti propri ad uno sconosciuto) sperimenta, forse per la prima volta, un disagio profondo oppure un senso di liberazione.
Lo psicologo ascolta le parole ma cerca di percepire anche ciò che c’è dietro quelle parole: ansia, angoscia, timidezza, paura, dolore, risposte, soluzioni …..
Se possibile, fornisce un parere e alcune indicazioni, tra cui quelle inerenti ad un eventuale percorso terapeutico.
Vengono quindi chiarite le modalità dell’intervento idoneo al caso specifico, la durata approssimativa del percorso, la cadenza degli incontri e l’onorario.
L’utente, così, è in possesso di tutte le informazioni a lui necessarie per poter riflettere e decidere.
Questo è quello che in genere, accade al primo incontro
A roma,
HO TROVATO questo sito
http://www.aslromad.it/ASLROMAD/SaluteMentale.aspx?Organizzazione=378
relativo alla asl roma D. Lei in che asl sta?
credo sia possibile trovare la stessa cosa per la sua asl ...
ci faccia sapere
Il primo appuntamento viene interamente dedicato alla comprensione del problema. Nel corso dell’incontro, l’analista/psicologo ascolta con attenzione e con profonda empatia.
Il paziente, forse intimidito, preoccupato, a disagio (in fondo sta raccontando i fatti propri ad uno sconosciuto) sperimenta, forse per la prima volta, un disagio profondo oppure un senso di liberazione.
Lo psicologo ascolta le parole ma cerca di percepire anche ciò che c’è dietro quelle parole: ansia, angoscia, timidezza, paura, dolore, risposte, soluzioni …..
Se possibile, fornisce un parere e alcune indicazioni, tra cui quelle inerenti ad un eventuale percorso terapeutico.
Vengono quindi chiarite le modalità dell’intervento idoneo al caso specifico, la durata approssimativa del percorso, la cadenza degli incontri e l’onorario.
L’utente, così, è in possesso di tutte le informazioni a lui necessarie per poter riflettere e decidere.
Questo è quello che in genere, accade al primo incontro
A roma,
HO TROVATO questo sito
http://www.aslromad.it/ASLROMAD/SaluteMentale.aspx?Organizzazione=378
relativo alla asl roma D. Lei in che asl sta?
credo sia possibile trovare la stessa cosa per la sua asl ...
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Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6.7k visite dal 09/11/2010.
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