Relazioni

Salve, vi scrivo perchè vorrei capire come affrontare un problema sentimentale...
Esattamente un anno fa io e il mio ragazzo ci siamo lasciati...: vivevamo la classica storia a distanza ed io l'amavo con tutta me stessa. Lui mi amava in ugual modo ma ha fatto meno fatica di me a mollare e il motivo che l'ha spinto a farlo è stato proprio perchè non riusciva a vivere questo distacco perdipiù mi faceva un po' pesare la cosa dato che io alla sua proposta di trasferirimi avevo detto che non era possibile...Fatto sta che abbiamo deciso di lasciarci anche se malvolentieri...Non abbiamo resistito a lungo senza sentirci e così siamo andati avanti per mesi a telefonate...dopo 7 mesi ho voluto rivederlo per dirgli che se non si fosse arreso all'evidenza mi avrebbe persa per sempre e ho cercato inoltre di fargli capire che quella della distanza è stata sempre e solo una scusa per non "andare oltre", non legarsi...e lui mi ha dato ragione e mi ha perfino detto che in ogni caso io ci ho solo guadagnato a perdere lui e che d'ora in poi avrei dovuto smettere di pensarci e soffrirci e che avrei dovuto soltanto odiarlo per quello che mi ha fatto passare in quei mesi di illusione e sofferenza.
Oggi mi trovo con un po'di recenti fleart alle spalle e un ragazzo attuale che mi piace molto ma con cui non so cosa accadrà...fatto sta che a volte nonostante tenti di odiarlo mi ritrovo a pensarlo e a sentirmi sola senza di lui...perchè mi manca...mi manca e di questo quasi mi vergogno...Come reagire?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile ragazza non cerchi di odiarlo poichè non fa altro che alimentare il ricordo e rinforzare il suo affetto verso di lui (purtroppo l'effetto che si ottiene è l'opposto) e questo anche perchè il tentativo di odiarlo altro non è che un riemergere di ricordi della persona che ha amato e verso la quale, forse, prova ancora qualcosa. Come reagire? non facendo nulla e aspettare che venga elaborata la separazione perchè la sua reazione è del tutto fisiologica.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Grazie per la risposta dottore, ma in che senso reazione fisiologica?

Cordialmente
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
normale, naturale.
saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Quando una storia non si concretizza fino in fondo a causa di qualche ostacolo esterno rimane sempre il dubbio di come avrebbe potuto andare: lei ha investito molto, a livello emotivo, sul rapporto a distanza con questo ragazzo, e di conseguenza avrà anche molto fantasticato e idealizzato aspetti che solo la prova dei fatti avrebbe potuto ridimensionare (o eventualmente confermare).

In questo senso mi pare che lei provi una sorta di nostalgia per quello che poteva essere e che non è stato, e tenta di difendersene odiando il ragazzo in questione. Così facendo, però, come le ha spiegato il mio collega, non ottiene altro che di alimentare il ricordo e mantenere vivo il legame con lui, nonostante abbiate chiuso già da tempo.

Uscirà da questo circolo vizioso solo quando riuscirà a non rivolgere più i suoi pensieri in quella direzione, indipendentemente dal loro contenuto.

Cordialmente,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Vi ringrazio per le vostre risposte anche se penso che ciò non accadrà con tanta facilità...Non crede che bisognerebbe trovare una persona che eguagli l'ultima che si ha amato per fare ciò che lei dice?

Cordialmente
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Dr.ssa Gioia Fabiani Psicologo 3
Gentile ragazza,

leggendo la Sua descrizione dei fatti, sorridevo all'idea di metterla davanti ad una riflessione.

"E' così convinta che fosse lui a non voler definire la Vostra storia, come dice Lei... a non voler andare oltre";
se non sbaglio lui Le ha proposto di trasferirsi ed é stata Lei a dire che "non era possibile".

Probabilmente é Lei che ha avuto timore di affidarsi ad un progetto concreto di coppia.
E' pur vero che in ogni trasferimento, allontanamento da casa per andare verso un posto nuovo, provoca tensione, paura; si vive ad ogni modo una separazione dai propri familiari, dal territorio dove si é nati o cresciuti. E questo ci fa mettere in discussione anche una bella storia d'amore.

Rifletta su questo.

Dr.ssa Gioia Fabiani
cell. 340 1454808

[#7]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Fin qui le abbiamo solo illustrato il meccanismo che ha portato a questa situazione e che la sta alimentando, e indicato in via teorica la strada per uscirne. Certo non sarà semplice o immediato, ma sarebbe almeno una buona idea iniziare ad evitare di elaborare pensieri di odio allo scopo di dimenticarlo, perchè l'effetto ottenuto è l'esatto contrario.

Lei ritiene il suo attuale ragazzo inferiore al suo ex, in quanto non lo "eguaglia": mi domando però se lei abbia in mente le caratteristiche reali del suo ex, o se la lontananza e l'idealizzazione non glielo facciano ricordare in maniera differente (migliore) rispetto a come non sia in realtà.

Penso infatti che se davvero il suo ex fosse "ineguagliabile" lei avrebbe raccolto l'invito a trasferirsi nella sua città o, in caso di ostacoli materiali, si sarebbe adoperata per superare quello che le impediva il trasferimento.
O almeno progetterebbe di farlo, non crede?
[#8]
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Gentili dottori dopo tre mesi che ci conoscevamo un trasferimento era un po' prematuro e comunque io avevo i miei doveri...avrei voluto ma non era possibile al momento...dopo sette mesi quando son andata a trovarlo gli ho detto che ero pronta a vivere e con lui e lui gurada caso mi ha detto che ormai era troppo tardi? Potrebbe mai esserlo se una persona vuole veramente un legame con la persona che ama?

Saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Si trattava quindi di una storia nata da poco, sulla quale evedentemente lei ha investito parecchio dal punto di vista emotivo.

Se vuole una risposta franca penso che dopo 7 mesi di lontananza i suoi sentimenti siano stati decisamente più forti rispetto a quelli del ragazzo, e che lui avesse perso entusiasmo.
E' per questo che è così arrabbiata con lui o si sta davvero solo sforzando di odiarlo per dimenticarlo?
Si trattava forse di una "storia "estiva", o non è questo il caso?

Quanto le abbiamo detto sopra resta comunque valido, e penso che lei si possa tranquillamente convincere che una storia così breve e la successiva lunga distanza hanno alimentato l'idealizzazione nei confronti del ragazzo, che alla fine è caduto nel solito clichè di chi dice "tu meriti di meglio, dimenticami, io ti faccio solo soffrire, starai meglio senza di me".
Quella del "io non ti merito" (o "tu meriti di meglio") è una tecnica piuttosto utilizzata da chi non vuole dire chiaramente "non mi interessi più": penso che il suo sia uno di questi casi.
Le sarebbe utile, se ne ha la possibilità, confrontarsi con qualche amico (maschio) che le confermerà quanto le ho detto.

Mi spiace molto, ma temo proprio che le cose stiano così!