Paure
[#1]
Gentile signora,
da quando ha cominciato a preoccuparsi? Solo da quando è rimasta gravida? Può dire qualcosa di più?
da quando ha cominciato a preoccuparsi? Solo da quando è rimasta gravida? Può dire qualcosa di più?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
dunque ci ho messo tanto a rimanere incinta e forse questo e' il problema. e' vero che ho avuto un' infanzia molto difficile con un genitore molto ammalato. quindi ho sempre vissuto in una casa con molto dolore.
il mio problema spesso e' quello di avere paura di essere felice ho sempre l' impressione che mi debba capitare qualcosa. adesso ho questa cosa per il mangiare del figlio e mi sento allo stesso tempo ridicola e stupida. non voglio che abbia una mamma cosi
il mio problema spesso e' quello di avere paura di essere felice ho sempre l' impressione che mi debba capitare qualcosa. adesso ho questa cosa per il mangiare del figlio e mi sento allo stesso tempo ridicola e stupida. non voglio che abbia una mamma cosi
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, lei ci presenta una difficoltà ("ho paura di fare del male con il cibo al bambino"), alcune sue spiegazioni ("ho paura di essere felice", "ho vissuto in una casa con molto dolore") e delle emozioni negative (paura e senso di colpa).
In genere, le paure come quelle che lei descrive sono connesse a dubbi ("sarò in grado di essere una buona madre?", "come faccio ad essere sicura che non farò del male al mio bambino?"), immagini o pensieri che si presentano con insistenza alla nostra attenzione (ad esempio, immagini del bambino danneggiato o di sè colpevole), sentimenti di ansia, paura, tristezza e/o vergogna.
Questo intreccio (e magari anche altre idee di cui non ci ha parlato) andrebbe "sgrovigliato" un pò, come si fa con un gomitolo che si è ingarbugliato e che, con pazienza, dipaniamo.
Per fare questo, una indicazione che mi sento di fornirle è una consulenza con uno psicoterapeuta, per "rimettere a posto" le preoccupazioni ed i pensieri che, a volte, tendiamo a temere come se fossero azioni vere e proprie.
Cordiali saluti
In genere, le paure come quelle che lei descrive sono connesse a dubbi ("sarò in grado di essere una buona madre?", "come faccio ad essere sicura che non farò del male al mio bambino?"), immagini o pensieri che si presentano con insistenza alla nostra attenzione (ad esempio, immagini del bambino danneggiato o di sè colpevole), sentimenti di ansia, paura, tristezza e/o vergogna.
Questo intreccio (e magari anche altre idee di cui non ci ha parlato) andrebbe "sgrovigliato" un pò, come si fa con un gomitolo che si è ingarbugliato e che, con pazienza, dipaniamo.
Per fare questo, una indicazione che mi sento di fornirle è una consulenza con uno psicoterapeuta, per "rimettere a posto" le preoccupazioni ed i pensieri che, a volte, tendiamo a temere come se fossero azioni vere e proprie.
Cordiali saluti
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, pur comprendendo bene la sua ricerca di rassicurazioni ed informazioni, un consulto telefonico (così come quello via Internet) non può sostituire una consulenza di persona, potendole fornire pressappoco lo stesso tipo di servizio di orientamento generale che MedicItalia già offre.
Per quali motivi chiederebbe un consulto telefonico?
Per quali motivi chiederebbe un consulto telefonico?
[#7]
Gentile signora,
gli elementi che lei ci ha esposto rispetto alla sua famiglia di origine fanno da sottofondo ai suoi disagi che, in un periodo come quello successivo alla nascita di un bambino, faticoso sotto il profilo fisico e soprattutto sotto quello emotivo, si possono esprimere nel modo che lei ci ha descritto e in particolare con sentimenti di inadeguatezza e la paura di fare del male al bimbo.
Il puerperio è per la donna un periodo molto delicato nel quale, fattori pregressi e attuali, possono determinare movimenti depressivi che portano con sé le relative manifestazioni sintomatologiche.
Da quanto lei esprime, sembra che non si senta sufficientemente supportata e compresa nelle sue difficoltà nel suo ambito familiare.
E' infatti importante durante il periodo del puerperio che la mamma riceva supporto sia a livello pratico, sia soprattutto a livello emotivo, in particolare dal coniuge ma anche dalla famiglia estesa e che si riservi anche solo un piccolo spazio di tempo quotidiano per sé. Uscire a fare passeggiate con il bimbo, non tagliare i ponti con gli amici, frequentare altre mamme per condividere i problemi della maternità può essere di ulteriore aiuto.
Ma soprattutto, come ha suggerito il collega, sarebbe opportuno per lei ricevere un aiuto specialistico al fine di superare questa difficile fase e ritrovare il suo benessere psicologico.
Ciò è importante sia per lei, sia per il bimbo, in quanto una mamma serena dà al proprio figlio ogni provvidenza necessaria per una crescita sana ed equilibrata.
Le è possibile esprimere i suoi sentimenti in famiglia?
Questo la potrebbe aiutare a trovare nel suo ambito familiare quel sostegno di cui ha sicuramente bisogno.
I miei migliori auguri di serenità
gli elementi che lei ci ha esposto rispetto alla sua famiglia di origine fanno da sottofondo ai suoi disagi che, in un periodo come quello successivo alla nascita di un bambino, faticoso sotto il profilo fisico e soprattutto sotto quello emotivo, si possono esprimere nel modo che lei ci ha descritto e in particolare con sentimenti di inadeguatezza e la paura di fare del male al bimbo.
Il puerperio è per la donna un periodo molto delicato nel quale, fattori pregressi e attuali, possono determinare movimenti depressivi che portano con sé le relative manifestazioni sintomatologiche.
Da quanto lei esprime, sembra che non si senta sufficientemente supportata e compresa nelle sue difficoltà nel suo ambito familiare.
E' infatti importante durante il periodo del puerperio che la mamma riceva supporto sia a livello pratico, sia soprattutto a livello emotivo, in particolare dal coniuge ma anche dalla famiglia estesa e che si riservi anche solo un piccolo spazio di tempo quotidiano per sé. Uscire a fare passeggiate con il bimbo, non tagliare i ponti con gli amici, frequentare altre mamme per condividere i problemi della maternità può essere di ulteriore aiuto.
Ma soprattutto, come ha suggerito il collega, sarebbe opportuno per lei ricevere un aiuto specialistico al fine di superare questa difficile fase e ritrovare il suo benessere psicologico.
Ciò è importante sia per lei, sia per il bimbo, in quanto una mamma serena dà al proprio figlio ogni provvidenza necessaria per una crescita sana ed equilibrata.
Le è possibile esprimere i suoi sentimenti in famiglia?
Questo la potrebbe aiutare a trovare nel suo ambito familiare quel sostegno di cui ha sicuramente bisogno.
I miei migliori auguri di serenità
[#8]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, allora questo potrebbe essere il primo passo per cominciare a dipanare la matassa.
Come potrebbe risolvere il problema di non sapere a chi affidare il bambino?
E cosa dovrebbero capire, in famiglia? Di quale appoggio avverte il bisogno e sente che le manca?
Come potrebbe risolvere il problema di non sapere a chi affidare il bambino?
E cosa dovrebbero capire, in famiglia? Di quale appoggio avverte il bisogno e sente che le manca?
[#9]
Utente
in famiglia esprimo le mie paure e mio marito mi dice sempre di non pensarci. il problema che a me invece rimangono. il fatto di uscire e frequentare mamme lo faccio tranquillamente. tra l' altro sono una mamma molto sorridente e i bimbi attualmente sono tranquillissimi e si divertono. sono io che ho questa ansia interiore e mi rendo conto a volte che e' assurda e cerco di debellarla. a volte riesco e a volte ci sto male per un po'. comunque vedro' come fare. il fatto di avere un contatto con un consulente da casa mi facilitava molto le cose. il fatto e' che vorrei fosse una cosa privata.
comunque ringrazio per la vs. collaborazione e sono sicura che in un qualche modo risolvero' il mio problema. ho sopportato tante cose che come tutte la superero' con successo.
comunque ringrazio per la vs. collaborazione e sono sicura che in un qualche modo risolvero' il mio problema. ho sopportato tante cose che come tutte la superero' con successo.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 1.7k visite dal 05/11/2010.
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