Sensazione di pesantezza sul petto e stato di angoscia
salve, sono un ragazzo di 25 anni.
è da un po di tempo che avverto delle strane sensazioni e ho il terrore che si possa trattare di qualche problema cardiaco.
sento spesso come una specie di peso sul petto, alla parte alta, diciamo subito sotto la gola. a volte si manifesta anche dolore (sia al centro che alla parte sinistra del petto - quasi sotto il braccio) e senso di soffocamento alla gola.
in pratica sento il bisogno di fare un paio di respiri profondi, o sbadigliare...
inutile dire che se mi ci fisso i sintomi si amplificano e la situazione sembra precipitare da un momento all'altro.
ora mi sembra che avverto ancora di più i sintomi se faccio sforzi fisici...
non ci sto capendo più nulla!!
mi date qualche consiglio??
è da un po di tempo che avverto delle strane sensazioni e ho il terrore che si possa trattare di qualche problema cardiaco.
sento spesso come una specie di peso sul petto, alla parte alta, diciamo subito sotto la gola. a volte si manifesta anche dolore (sia al centro che alla parte sinistra del petto - quasi sotto il braccio) e senso di soffocamento alla gola.
in pratica sento il bisogno di fare un paio di respiri profondi, o sbadigliare...
inutile dire che se mi ci fisso i sintomi si amplificano e la situazione sembra precipitare da un momento all'altro.
ora mi sembra che avverto ancora di più i sintomi se faccio sforzi fisici...
non ci sto capendo più nulla!!
mi date qualche consiglio??
[#1]
Gentile utente,
il collega Calvieri Le ha già esaurientemente risposto pochi giorni fa al medesimo quesito sulla possibilità (improbabilissima) di una origine cardiaca del suo sintomo.
Qualora abbia già praticato approfondimenti diagnostici di pertinenza cardiologica, e gli stessi abbiano dato risultato normale, Le consiglio un colloquio psicologico.
A questo scopo, e per maggiori delucidazioni, provvedo a spostare la Sua richiesta di consulto in tale area.
Cordiali saluti
il collega Calvieri Le ha già esaurientemente risposto pochi giorni fa al medesimo quesito sulla possibilità (improbabilissima) di una origine cardiaca del suo sintomo.
Qualora abbia già praticato approfondimenti diagnostici di pertinenza cardiologica, e gli stessi abbiano dato risultato normale, Le consiglio un colloquio psicologico.
A questo scopo, e per maggiori delucidazioni, provvedo a spostare la Sua richiesta di consulto in tale area.
Cordiali saluti
[#2]
Gentile ragazza da questo e dai consulti precedenti sembra che lei tenda ad enfatizzare ogni segnale proveniente dal suo corpo e a costruirci sopra un intero castello.
Se non si deciderà a rivolgersi ad uno psicoterapeuta continuerà a cercare informazioni che, sicuramente, non faranno altro che peggiorare il problema.
Ha chiesto un cosiglio? eccolo:
ne parli con uno psicologo dal vivo.
saluti
Se non si deciderà a rivolgersi ad uno psicoterapeuta continuerà a cercare informazioni che, sicuramente, non faranno altro che peggiorare il problema.
Ha chiesto un cosiglio? eccolo:
ne parli con uno psicologo dal vivo.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#4]
Gentile utente,
in seguito ad alcuni episodi di malessere come quelli che ha descritto può essersi spaventato e aver concentrato poi sempre più la sua attenzione sul corpo, in particolare sui distretti interessati da questi disturbi, amplificando la percezione dei segnali che le arrivano dal fisico (esattamente come le ha detto il mio collega).
La paura e l'ansia possono provocare un'infinità di sintomi, ma quelli che provocano forse più spesso sono legati alle contratture muscolari, perchè i muscoli risentono in maniera immediata e automatica di tutti gli stress che la persona vive.
Per questo la causa dei suoi disturbi può essere psicologica: i suoi sintomi (sensazione di peso al petto, gola che si chiude, respiro corto, dolori vari) possono infatti dipendere dalla contrattura dei muscoli intercostali, del collo, della schiena ecc.
Questa causa è tanto più certa se lei ha sottoposto al suo medico la questione per sgombrare il campo da dubbi sulla natura organica dei suoi fastidi.
Tenga presente che la dispnea e i dolori che "simulano" un infarto sono molto comuni negli attacchi di panico: molte persone quando hanno il primo attacco di panico finiscono al pronto soccorso sospettando un infarto, ma uscendone poi con una diagnosi di disturbo d'ansia.
Inoltre, se lei non è particolarmante allenato può reagire come tutti quando cammina veloce in salita, con aumento del battito e della frequenza respiratoria: essendo in apprensione per la sua salute lei non percepisce queste reazioni come fisiologiche e le carica di ulteriore ansia, facendole aumentare d'intensità.
Quando le manca il fiato e fa dei respiri profondi ovviamente allarga la cassa toracica, aumentando il volume dell'aria in ingresso, e distende anche i muscoli intercostali che possono essersi contratti: per questo si sente meglio.
Le faccio anche presente che a volte la paura di essere affetti da una determinata patologia si presenta quando qualche persona cara muore per quella malattia particolare (o si ammala): è un timore irrazionale che colpisce non di rado le persone, che iniziano a sospettare che quella patologia possa colpire anche loro.
Può essere il suo caso?
Qualche persona a lei vicina è morta o ha avuto un infarto (o altri disturbi cardiaci)?
Per sua tranquillità si sottoponga ad accertamenti medici, se ancora non l'avesse fatto, ma nel caso in cui gli esiti fossero negativi cerchi di stare calmo e di non concentrarsi eccessivamente sul suo corpo, per evitare di ingigantire segnali perfettamente normali e spaventarsene.
Se proprio non riuscisse a tranquillizzarsi potrà consultare uno psicologo per superare questa difficoltà, le sarebbe sicuramente utile.
Cordialmente,
in seguito ad alcuni episodi di malessere come quelli che ha descritto può essersi spaventato e aver concentrato poi sempre più la sua attenzione sul corpo, in particolare sui distretti interessati da questi disturbi, amplificando la percezione dei segnali che le arrivano dal fisico (esattamente come le ha detto il mio collega).
La paura e l'ansia possono provocare un'infinità di sintomi, ma quelli che provocano forse più spesso sono legati alle contratture muscolari, perchè i muscoli risentono in maniera immediata e automatica di tutti gli stress che la persona vive.
Per questo la causa dei suoi disturbi può essere psicologica: i suoi sintomi (sensazione di peso al petto, gola che si chiude, respiro corto, dolori vari) possono infatti dipendere dalla contrattura dei muscoli intercostali, del collo, della schiena ecc.
Questa causa è tanto più certa se lei ha sottoposto al suo medico la questione per sgombrare il campo da dubbi sulla natura organica dei suoi fastidi.
Tenga presente che la dispnea e i dolori che "simulano" un infarto sono molto comuni negli attacchi di panico: molte persone quando hanno il primo attacco di panico finiscono al pronto soccorso sospettando un infarto, ma uscendone poi con una diagnosi di disturbo d'ansia.
Inoltre, se lei non è particolarmante allenato può reagire come tutti quando cammina veloce in salita, con aumento del battito e della frequenza respiratoria: essendo in apprensione per la sua salute lei non percepisce queste reazioni come fisiologiche e le carica di ulteriore ansia, facendole aumentare d'intensità.
Quando le manca il fiato e fa dei respiri profondi ovviamente allarga la cassa toracica, aumentando il volume dell'aria in ingresso, e distende anche i muscoli intercostali che possono essersi contratti: per questo si sente meglio.
Le faccio anche presente che a volte la paura di essere affetti da una determinata patologia si presenta quando qualche persona cara muore per quella malattia particolare (o si ammala): è un timore irrazionale che colpisce non di rado le persone, che iniziano a sospettare che quella patologia possa colpire anche loro.
Può essere il suo caso?
Qualche persona a lei vicina è morta o ha avuto un infarto (o altri disturbi cardiaci)?
Per sua tranquillità si sottoponga ad accertamenti medici, se ancora non l'avesse fatto, ma nel caso in cui gli esiti fossero negativi cerchi di stare calmo e di non concentrarsi eccessivamente sul suo corpo, per evitare di ingigantire segnali perfettamente normali e spaventarsene.
Se proprio non riuscisse a tranquillizzarsi potrà consultare uno psicologo per superare questa difficoltà, le sarebbe sicuramente utile.
Cordialmente,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#5]
Ex utente
Grazie dott.ssa Massaro per la sua risposta.
In effetti devo risolvere in qualche modo questa situazione perchè mi fa vivere malissimo.
Il problema è che anche facendo qualche visita medica, poi dopo un po i dubbi ritornano... inizio a pensare:
- e se nel momento della visita era tutto a posto e il problema è sorto dopo?
- e se avessi qualche problema non rilevabile con quella particolare visita?
e altre domande di questo tipo.
Oltretutto sento sempre come se da un momento all'altro dovesse succedermi qualcosa di brutto.
Infine, ho la convinzione che se fossi sicuro al 100% che sia tutto un problema psicologico, riuscirei a superarlo all'istante!
In effetti devo risolvere in qualche modo questa situazione perchè mi fa vivere malissimo.
Il problema è che anche facendo qualche visita medica, poi dopo un po i dubbi ritornano... inizio a pensare:
- e se nel momento della visita era tutto a posto e il problema è sorto dopo?
- e se avessi qualche problema non rilevabile con quella particolare visita?
e altre domande di questo tipo.
Oltretutto sento sempre come se da un momento all'altro dovesse succedermi qualcosa di brutto.
Infine, ho la convinzione che se fossi sicuro al 100% che sia tutto un problema psicologico, riuscirei a superarlo all'istante!
[#6]
Penso che lei stia entrando in un vortice di pensieri di stampo ipocondriaco: è vero che possono sempre verificarsi degli errori, ma è vero anche che se visite ed esami conducono sempre allo stesso parere medico è davvero difficile pensare che una possibile patologia sia sfuggita a più di una verifica.
Ad ogni modo anche se riconoscesse la natura psicologica dei suoi disturbi questi non le passerebbero, perchè non ne ha il controllo e non le vengono o scompaiono in base alla sua volontà.
Probabilmente evitando di autosuggestionarsi potrebbe beneficiare di un'attenuazione dei sintomi, ma questi hanno una qualche causa che comunque permarrebbe (e sulla quale non saprei pronunciarmi, non vedendola di persona).
Le consiglio di sottoporsi a sedute di Training Autogeno o altre tecniche di rilassamento presso uno psicologo della sua zona: se la sintomatologa migliorasse lei si sentirebbe più tranquillo e avrebbe un'ulteriore prova a sostegno della natura non organica del suo disagio.
Ad ogni modo anche se riconoscesse la natura psicologica dei suoi disturbi questi non le passerebbero, perchè non ne ha il controllo e non le vengono o scompaiono in base alla sua volontà.
Probabilmente evitando di autosuggestionarsi potrebbe beneficiare di un'attenuazione dei sintomi, ma questi hanno una qualche causa che comunque permarrebbe (e sulla quale non saprei pronunciarmi, non vedendola di persona).
Le consiglio di sottoporsi a sedute di Training Autogeno o altre tecniche di rilassamento presso uno psicologo della sua zona: se la sintomatologa migliorasse lei si sentirebbe più tranquillo e avrebbe un'ulteriore prova a sostegno della natura non organica del suo disagio.
[#7]
Ex utente
grazie ancora. le sue risposte mi saranno di grande aiuto. però al momento non mi rivolgerò ad uno psicologo, anche perché voglio essere certo al 100% che i miei disturbi sono esclusivamente psicologici.
e poi ho una situazione talmente complessa che penso che nessuno, a parte me stesso, mi può aiutare più di tanto.
e poi ho una situazione talmente complessa che penso che nessuno, a parte me stesso, mi può aiutare più di tanto.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 239.4k visite dal 04/11/2010.
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