Crisi di pianto e malessere
salve, vi scrivo per cercare di capire cosa io abbia: sono una ragazza di 20 anni fidanzata da un anno e mezzo ke vive in un ambiente familiare sereno; da poco ho iniziato l'università, ma ho notato ke in questo periodo (da circa 2 o 3 settimane) vivo in uno stato di profondo malessere immotivato: sono sempre nervosa, irritabile, non ho più pazienza, ho il battito accelerato, emicranie, mal di stomaco, continua sonnolenza, rispondo male perfino al mio fidanzato, ke è la persona più dolce e disponibile che io conosca; a volte, quando siamo a telefono, avrei voglia di piangere e molto spesso piango senza controllo, senza una causa precisa; aggiungo che non ho problemi col mio fidanzato, nè con la mia famiglia, anzi entrambi mi sostengono pienamente; ho continui sbalzi di umore, vorrei sempre che il mio ragazzo fosse qui con me, quando non c'è mi sento come ho descritto sopra, quando lo vedo mi passa tutto e sono felice. mi sono rivolta ad un cardiologo e mi ha detto che non ho niente che nn vada al cuore; per favore, nn so cosa fare, mi consigliate di rivolgermi di persona ad uno psicologo o potrei superare la cosa da sola??
[#1]
signorina
potrebbe (il condizionale è d'obbligo) essere ricondotto ad un possibile attacco di panico.
Ciò fosse, lo consideri come un campanello di allarme per ... far chiarezza dentro di se.
Da ciò che dice, sembra che tutto vada meravigliosamente bene ... nessun problema ... nessun turbamento
E' proprio così?
Sembrerebbe che il suo corpo si rifiuta di sostenere questa storia dipinta in modo così idialliaco.
Se così non è, i suoi disturbi sono frutto di una reazione del suo apparato psichico che chiede con urgenza un chiarimento.
ovviamente la mia è solo una ipotesi su cui eventualmente lavorare
potrebbe (il condizionale è d'obbligo) essere ricondotto ad un possibile attacco di panico.
Ciò fosse, lo consideri come un campanello di allarme per ... far chiarezza dentro di se.
Da ciò che dice, sembra che tutto vada meravigliosamente bene ... nessun problema ... nessun turbamento
E' proprio così?
Sembrerebbe che il suo corpo si rifiuta di sostenere questa storia dipinta in modo così idialliaco.
Se così non è, i suoi disturbi sono frutto di una reazione del suo apparato psichico che chiede con urgenza un chiarimento.
ovviamente la mia è solo una ipotesi su cui eventualmente lavorare
Dr. Domenico Bumbaca - Psicologo Psicoterapeuta
ad indirizzo Junghiano
https://www.PsicoanalistaRoma.it/
[#2]
Ex utente
grazie per la risposta dottore, ma il pensiero di non amare più il mio ragazzo e di lasciarlo mi fa stare ancora peggio, anche perchè io sto bene quando sono con lui e questo malessere svanisce, ma quando sono da sola mi prende quest'angoscia..ho fatto varie ipotesi, sono arrivata a pensare che fosse doc da relazione oppure depressione..non so più cosa abbia, è come se mi mancasse qualcosa, anke se non mi manca proprio niente, vivo in una condizione di noia, apatia verso tutto e tutti..
[#4]
Ex utente
non saprei proprio..alterno stati di angoscia a stati di euforia..i miei genitori sono a volte assenti la sera, unico momento in cui io possa vederli a causa di lavoro e università; parlare di stress universitario mi sembra troppo precoce, ho iniziato da appena un mese e non ci sono esami in vista! ho perso tutti gli "amici" del liceo, perchè si sono rivelate persone false e ipocrite, ho solo il mio fidanzato e un'altra mia amica con cui nn posso vedermi spesso purtroppo. questa è la mia situazione: mi sono tormentata su internet a cercare articoli che parlassero di questi miei sintomi, ho potuto anche pensare che fosse finito l'amore che mi legava al mio fidanzato, ma poi pensavo "perchè allora quando sto con lui mi scordo del mondo e sto benissimo??"; vorrei semplicemente vivere serenamente perchè ho tutti gli elementi per avere una vita tranquilla e felice..
[#5]
Gentile Ragazza,
l'ipotesi di consultare uno psicologo, non dovrebbe essere vissuta com un fallimento della sua volontà e determinazione a star bene, ma come un aiuto indispensabile al fine di decodificare un corteo sintomatologico, che tenta di comunicarle qualcosa.
Quando dal mentale, il disagio passa al corporeo, è sempre opportuno decodificarlo all'interno di un setting adeguato, eventualmente valutare l'ipotesi di un approccio combinato: farmacologico e psicoterapico, il primo contiene la sintomatologia, il secondo decodifica le cause.
Auguri affettuosi
l'ipotesi di consultare uno psicologo, non dovrebbe essere vissuta com un fallimento della sua volontà e determinazione a star bene, ma come un aiuto indispensabile al fine di decodificare un corteo sintomatologico, che tenta di comunicarle qualcosa.
Quando dal mentale, il disagio passa al corporeo, è sempre opportuno decodificarlo all'interno di un setting adeguato, eventualmente valutare l'ipotesi di un approccio combinato: farmacologico e psicoterapico, il primo contiene la sintomatologia, il secondo decodifica le cause.
Auguri affettuosi
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5k visite dal 03/11/2010.
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