Mio figlio e suo padre
il mio bambino ha 21 mesi e da circa un mese lo porto alla materna (privata) che sta vicino al mio ufficio. Beh, all'inizio non è stato proprio semplice ma da qualche gg nonn fa più capricci. Alle 13.30 va il papà a riprenderlo perchè io purtroppo sono impegnata fino alle 16 e lo porta a casa. Io cerco di andarci quasi ogni giorno, prendendo permessi, che poi devo recuperare in giornata.
Fatto questa premessa per arrivare al mio problema: mio figlio si è legato molto al padre, (lo era anche prima per la verità, ma c'era spazio anche x me!) al punto a volte di scordarsi che esisto anche io. Le coccole che fa a lui, non le fa a me. Cioè, se siamo soli io e lui è tenero con me ma se c'è papà non c'è più storia x me. La sera abbiamo la ns routine per metterlo a letto: dopo il bagnetto che fa com me andimao tutti e tre a meterci nel lettone per guardare i cartoni. Lui gioca con entrambi, ma abbraccia in continuzione il papà, ed io devo chiedere qualche coccola da parte sua, poi arriva il momento di dormire e lui si gira da me per addomentarsi tra le mie braccia.
Ma quando si sveglia è tutto un chiedere "Papà, papà".
Quando poi il pomeriggio rientro...lui mi abbraccia, mi fa tante coccole... (xchè intanto papà è andato via), io cerco di giocare con lui tra mille cose che devo fare...lo porto in giro, andiamo a giocare coi cuginetti ma al momento del rientro appena mettiamo piede in casa la domanda è "Papà?".
Ok lo ammetto sono gelosissima...ma sento che mio figlio è legato molto di più al padre che a me...ed io - scusatemi la franchezza - ci sto malissimo. Ma mi chiedo è normale o forse, il problema sono io? Cerco in tutti i modi di dargli amore...di coccolarlo ma a sto punto credo non sia sufficiente.
Fatto questa premessa per arrivare al mio problema: mio figlio si è legato molto al padre, (lo era anche prima per la verità, ma c'era spazio anche x me!) al punto a volte di scordarsi che esisto anche io. Le coccole che fa a lui, non le fa a me. Cioè, se siamo soli io e lui è tenero con me ma se c'è papà non c'è più storia x me. La sera abbiamo la ns routine per metterlo a letto: dopo il bagnetto che fa com me andimao tutti e tre a meterci nel lettone per guardare i cartoni. Lui gioca con entrambi, ma abbraccia in continuzione il papà, ed io devo chiedere qualche coccola da parte sua, poi arriva il momento di dormire e lui si gira da me per addomentarsi tra le mie braccia.
Ma quando si sveglia è tutto un chiedere "Papà, papà".
Quando poi il pomeriggio rientro...lui mi abbraccia, mi fa tante coccole... (xchè intanto papà è andato via), io cerco di giocare con lui tra mille cose che devo fare...lo porto in giro, andiamo a giocare coi cuginetti ma al momento del rientro appena mettiamo piede in casa la domanda è "Papà?".
Ok lo ammetto sono gelosissima...ma sento che mio figlio è legato molto di più al padre che a me...ed io - scusatemi la franchezza - ci sto malissimo. Ma mi chiedo è normale o forse, il problema sono io? Cerco in tutti i modi di dargli amore...di coccolarlo ma a sto punto credo non sia sufficiente.
[#1]
>>> Ok lo ammetto sono gelosissima
>>>
Gentile signora, in effetti la sua gelosia traspare fin dal titolo: "Mio figlio e suo padre" e non "Mio figlio e mio marito" e nemmeno "Nostro figlio".
Sembra proprio che in questo momento il problema sia soprattutto suo, e che il bambino sia sereno e flessibile abbastanza da dare e ricevere coccole da entrambi.
Se mostra una preferenza per il padre... beh, anche i figli ne hanno, non solo i genitori! E per un maschietto potrà essere utile identificarsi più con la figura paterna che con quella materna. Ciò di solito avviene più tardi, ma un po' di precocità non credo possa far male.
Tenga presente che se lascerà trasparire la sua ansia e la sua contrarietà, verso il bambino, per il fatto che sente di riceverne poche attenzioni, rischia di trasmettere l'ansia a lui e di ottenere proprio l'effetto contrario a quello desiderato.
In sintesi, se non riesce a risolvere da sola la sua gelosia, dovrebbe cercare un aiuto professionale presso un collega.
Cordiali saluti
>>>
Gentile signora, in effetti la sua gelosia traspare fin dal titolo: "Mio figlio e suo padre" e non "Mio figlio e mio marito" e nemmeno "Nostro figlio".
Sembra proprio che in questo momento il problema sia soprattutto suo, e che il bambino sia sereno e flessibile abbastanza da dare e ricevere coccole da entrambi.
Se mostra una preferenza per il padre... beh, anche i figli ne hanno, non solo i genitori! E per un maschietto potrà essere utile identificarsi più con la figura paterna che con quella materna. Ciò di solito avviene più tardi, ma un po' di precocità non credo possa far male.
Tenga presente che se lascerà trasparire la sua ansia e la sua contrarietà, verso il bambino, per il fatto che sente di riceverne poche attenzioni, rischia di trasmettere l'ansia a lui e di ottenere proprio l'effetto contrario a quello desiderato.
In sintesi, se non riesce a risolvere da sola la sua gelosia, dovrebbe cercare un aiuto professionale presso un collega.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile utente,
non è corretto parlare in questa sede di comportamenti "normali" o "anormali".
Certo la sua gelosia andrebbe esplorata. Mi pare che il suo bambino le dimostri amore e tenerezza e mi pare naturale che essendo anche molto legato al papà si chieda dov'è se al mattino non lo vede, o chieda di lui non appena entra in casa dopo aver trascorso il pomeriggio con la mamma.
Consideri inoltre che il rapporto mamma-bambino cambia nel corso del tempo: inizialmente esiste una sorta di simbiosi e l'uno non può fare a meno dell'altra ma poi è fisiologico (ed indispensabile) che in questo rapporto entri anche il papà: e la simbiosi si rompe.
Pare che lei abbia patito molto di più questo cambiamento rispetto a suo figlio. Probabilmente questi sentimenti hanno origine nel suo passato o, chissà, forse nel rapporto con suo marito. Ovviamente le mie sono ipotesi.
Provi a parlarne a tu per tu con uno psicologo. L'unico consiglio che mi permetto di darle qui sul web è di non cominciare una "gara" con suo marito, magari non lo fa di proposito ma il rischio è di dare il via ad una competizione che la farebbe stare ancora peggio.
Saluti.
non è corretto parlare in questa sede di comportamenti "normali" o "anormali".
Certo la sua gelosia andrebbe esplorata. Mi pare che il suo bambino le dimostri amore e tenerezza e mi pare naturale che essendo anche molto legato al papà si chieda dov'è se al mattino non lo vede, o chieda di lui non appena entra in casa dopo aver trascorso il pomeriggio con la mamma.
Consideri inoltre che il rapporto mamma-bambino cambia nel corso del tempo: inizialmente esiste una sorta di simbiosi e l'uno non può fare a meno dell'altra ma poi è fisiologico (ed indispensabile) che in questo rapporto entri anche il papà: e la simbiosi si rompe.
Pare che lei abbia patito molto di più questo cambiamento rispetto a suo figlio. Probabilmente questi sentimenti hanno origine nel suo passato o, chissà, forse nel rapporto con suo marito. Ovviamente le mie sono ipotesi.
Provi a parlarne a tu per tu con uno psicologo. L'unico consiglio che mi permetto di darle qui sul web è di non cominciare una "gara" con suo marito, magari non lo fa di proposito ma il rischio è di dare il via ad una competizione che la farebbe stare ancora peggio.
Saluti.
Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it
[#3]
Gentile signora,
mi sento di tranquilizzarla e di consigliarle di non farsi prendere dall'ansia e dalle preoccupazioni, la sua serenità è importante per il suo bambino.
A quanto pare l'inserimento alla materna è andato a buon fine e, da quanto riferisce, suo figlio non ha problemi e le relazioni con voi genitori sono buone.
Anche il padre è una figura di attaccamento importante ed è bene che un bimbo sviluppi una buona relazione con lui.
Non si allarmi quindi se il suo piccolo manifesta un forte attaccamento verso il padre,(forse dovuto anche al fatto che lo va a prendere a scuola oltre che da buone interazioni fra loro),anche con lei il bimbo è affettuoso.
Sarebbe utile che non si "forzasse" nei comportamenti con lui come se dovesse recuperare un rapporto che sente non consono alle sue necessità e si rapportasse senza ansie (anche se tra mille cose che deve fare può essere difficile), condividendo momenti sereni sia quando è sola con lui, sia insieme al padre.I bimbi sanno percepire le emozioni e a queste rispondono con i comportamenti.
Parli con suo marito delle sue preoccupazioni, le potrà dare sostegno per farla sentire una madre più sicura.
Se il bimbo dorme nel lettone, sarebbe magari utile sia per lui, sia per la vostra coppia, cominciare a pensare, dopo un momento di gioco comune, a metterlo nel suo lettino.
Cordialmente
mi sento di tranquilizzarla e di consigliarle di non farsi prendere dall'ansia e dalle preoccupazioni, la sua serenità è importante per il suo bambino.
A quanto pare l'inserimento alla materna è andato a buon fine e, da quanto riferisce, suo figlio non ha problemi e le relazioni con voi genitori sono buone.
Anche il padre è una figura di attaccamento importante ed è bene che un bimbo sviluppi una buona relazione con lui.
Non si allarmi quindi se il suo piccolo manifesta un forte attaccamento verso il padre,(forse dovuto anche al fatto che lo va a prendere a scuola oltre che da buone interazioni fra loro),anche con lei il bimbo è affettuoso.
Sarebbe utile che non si "forzasse" nei comportamenti con lui come se dovesse recuperare un rapporto che sente non consono alle sue necessità e si rapportasse senza ansie (anche se tra mille cose che deve fare può essere difficile), condividendo momenti sereni sia quando è sola con lui, sia insieme al padre.I bimbi sanno percepire le emozioni e a queste rispondono con i comportamenti.
Parli con suo marito delle sue preoccupazioni, le potrà dare sostegno per farla sentire una madre più sicura.
Se il bimbo dorme nel lettone, sarebbe magari utile sia per lui, sia per la vostra coppia, cominciare a pensare, dopo un momento di gioco comune, a metterlo nel suo lettino.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 03/11/2010.
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