Una sindrome depressiva definita disturbo bipolare lieve

MIA MADREA HA 71 ANNI E DA ORMAI 5 ANNI SOFFRE DI UNA SINDROME DEPRESSIVA DEFINITA DISTURBO BIPOLARE LIEVE.
SINO AD OGGI ABBIAMO CONSULTATO BEN 5 SPECIALISTI MA SENZA ALCUN ESITO.
DUE DI LORO COMPLETAMENTE INADEGUATI SONO STATI CAMBIATI QUASI SUBITO NEGLI ALTRI 3 E' STATA IN CURA PER UN TEMPO VARIABILE DA 1 A DUE ANNI.
LE LORO CURE HANNO VISTO DIVERSI ANTIDEPRESSIVI E SEMPRE UNO STABILIZZATORE DELL'UMORE.
LA MAMMA ALTERNA MESI DI BENESSERE FISICO E PSICHICO A MESI DI COMPLETA ASTENIA, TRASCORRENDO LE SUE GIORNATE A LETTO SENZA LA FORZA DI TOGLIERE UN PIATTO DA TAVOLA... NON SI DEDICA A NULLA STA CORICATA SINO AL MOMENTO DEL PRANZO MANGIA POCHISSIMO E SI RIMETTE A LETTO. SI SENTE IN COLPA VERSO TUTTI NOI FIGLI E VERSO MIO PADRE PER QUESTA SUA MALATTIA CHE, A SUO DIRE, DIPENDE DA LEI, MA CHE NON RIESCE A SUPERARE.
TUTTO CIO' CHE NELLA NORMALITA' ACCADE IN UNA GIORNATA, DALL'ALZARSI AL LAVARSI, AL CIBARSI ... PROPRIO TUTTO LE COSTA COSI' TANTA FATICA DA CERCARE DI EVITARLO IL PIU' POSSIBILE. LA COSA INSPIEGABILE E' IL FATTO CHE PASSI DALLA FASE POSITIVA A QUELLA NEGATIVA E VICEVERSA DA UN GIORNO ALL'ALTRO, IMPROVVISAMNETE E INSPIEGABILMENTE. LA MAMMA E' SEMPRE STATA UNA PERSONA ESTREMAMENTE ALTRUISTA, AMANTE DELLA VITA PIENA DI VALORI E CAPACE DI SACRIFICARE SE STESSA PER GLI ALTRI. MAI MI RICORDO DI AVERLA SENTITA LAMENTARE MAI NON TENTARE DI AIUTARE CHI SI TRROVAVA NEL BISOGNO SEMPRE MOLTO CREDENTE E PRATICANTE. ORA HA TAGLIATO FUORI TUTTI DALLA SUA VITA CON UN RIGETTO PROFONDO. NON RIESCE NEANCHE AD ANDARE IN CHIESA.
VI PREGO DI AIUTARMI A CERCARE UN CENTRO CHE LA POSSA AIUTARE A VINCERE QUESTA ORRENDA PATOLOGIA CHE GIORNO DOPO GIORNO LA DIVORA SIA NEL CORPO (HA PERSO CIRCA 15 kg) CHE NEL SUO PROFONDO IO (CREDE INFATTI DI NON VALERE NULLA DI ESSERE COMPLETAMENTE INUTILE). CREDO CHE FORSE IL NOSTRO ERRORE SIA STATO CERCARE SINGOLI SPECIALISTI E NON UNA EQUIPE. DUBITO ANCHE DELLA DIAGNOSI E TEMO CHE DOPO 5 ANNI DI MEDICINALI POSSIAMO DISTRUGGERE IL SUO FISICO.
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Dr.ssa Chiara Moretti Psicologo, Psicoterapeuta 22 1
Gentile utente, quella che descrive sembra essere la situazione standard per i disturbi dell'umore, anche se lei si sofferma molto sugli aspetti depressivi della patologia. Sicuramente la cura farmacologica è indispensabile in questi casi per cercare di stabilizzare l'umore e combattere la depressione. Non credo che questi farmaci abbiano gravissimi effetti collaterali sulla salute di sua madre, e comunque qualche effetto indesiderato è il compromesso necessariamente accettabile in queste circostanze. Io non conosco un centro specializzato dalle vostre parti, ma le ASL offrono la possibilità di consultare diversi professionisti, psichiatri, psicologi, che possono in sinergia lavorare per migliorare la situazione della paziente. Mi sembra che sua madre non abbia mai avuto un sostegno psicologico, oltre alla cura farmacologica, e si potrebbe quindi magari affiancare questo all'utilizzo dei farmaci senza dubbio indispensabili.Le consiglierei pertanto di rivolgersi al Centro di Salute Mentale della sua città e chiedere informazioni in questo senso. Saluti.

Dr.ssa Chiara Moretti
dr_chiaramoretti@yahoo.it

[#2]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23
Gentile Utente,

le faccia fare della psicoterapia.
Attenta comunque a trovare una persona, uno specialista, che sia all'altezza del compito e che riesca a risvegliare in sua madre quella gioia di vivere che ha perduto. Uno psicoterapeuta, ovviamente, (m o f).

Non parla di suo padre... mi pare. Perché?

Tanti auguri e cordiali saluti.
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