Una donna che ho conosciuto qualche anno fa,queste cose che
Gentili medici, ho cinquant'anni, L'indifferenza è il mio problema nonostante molti anni di terapia-analitica.I fatti traumatici dell'infanzia e dell'adolescenza non possono essere elaborati credo che non potro' mai guarire. Non ricordo niente ,ho rimosso il dolore subito quello provocato insieme ai buoni sentimenti.Non ho mai saputo creare alcun rapporto sentimentale,preferisco stare solo che rischiare di sbagliare.In questi giorni pero' è apparsa una donna che ho conosciuto qualche anno fa,queste cose che per tutti sembrano banali per me diventano difficilissime,nascono atroci dubbi,non so come comportarmi.Lei dice che vuole aiutarmi,ha capito la mia situazione,mi suggerisce quello che vuole,si arrabbia quando non sono gentile,pensa al mio posto mentre io sono sospettoso penso che mi vuole ingannare,la sera la riempio di baci ,la mattina la faccio arrabbiare per la mia indifferenza soffre .Non so cosa fare potrebbe essere l'occasione giusta ,la sfiducia nata da eventi traumatici del passato ora è ostacolo per una relzione nornale?.GRAZIE
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Gentile Utente,
alla sua domanda se la sfiducia nata da eventi traumatici del passato può ostacolo per una relzione normale la risposta potrebbe essere affermativa visto che il passato condiziona la nostra vita. Tuttavia è importante dire che dal passato è necessario di qualche modo slegarsi per vivere non tanto il futuro quanto il presente.
Lei riferisce di essere stato già in terapia è questa è un'ottima cosa, sicuramente le ha dato maggiore consapevolezza... ora, non so da quanto tempo l'ha terminata, però sicuramente la sua vita ad oggi sta subendo delle modificazioni. In virtù di questo intraprendere un ulteriore consulto che possa offrirle la possibilità di fronteggiare questi aspetti sarebbe un qualcosa da valutare, proprio per cercare di lavorare su questo presente che la mette cosi a disagio.
Cari saluti
alla sua domanda se la sfiducia nata da eventi traumatici del passato può ostacolo per una relzione normale la risposta potrebbe essere affermativa visto che il passato condiziona la nostra vita. Tuttavia è importante dire che dal passato è necessario di qualche modo slegarsi per vivere non tanto il futuro quanto il presente.
Lei riferisce di essere stato già in terapia è questa è un'ottima cosa, sicuramente le ha dato maggiore consapevolezza... ora, non so da quanto tempo l'ha terminata, però sicuramente la sua vita ad oggi sta subendo delle modificazioni. In virtù di questo intraprendere un ulteriore consulto che possa offrirle la possibilità di fronteggiare questi aspetti sarebbe un qualcosa da valutare, proprio per cercare di lavorare su questo presente che la mette cosi a disagio.
Cari saluti
Dr.ssa LARA PUGLISI
[#2]
Gentile utente, anche se il passato può condizionare il nostro presente non sempre il tentativo di rielaborarlo e di ridimensionarlo può determinare un cambiamento nel presente. Spesso ciò che può aiutare è la possibilità di affrontare , in terapia, direttamente il presente attravero l'analisi di quelle modalità attuali poco funzionali che non permettono un buon adattamento al mondo circostante ed un buona capacità di relazionarsi agli altri.
vi sono terapie che si focalizzano sul presente e sulle soluzioni più adeguate nell'affrontare un problema.
legga questo articolo.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
saluti
vi sono terapie che si focalizzano sul presente e sulle soluzioni più adeguate nell'affrontare un problema.
legga questo articolo.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Utente
Gentili MEDICI Visti i risultati della mia analisi concludo dicendo che abbiamo sbagliato entrambi,analista e paziente ora è facile con il senno del poi.Forse sarebbe stato difficile per qualsiasi orientamento.Ho visto la guida informativa di cose che un po' conosco ,troppa informazione confonde ancora di piu'.Anche queste risposte non mi aiutano.NON POSSO INIZIARE UNA NUOVA TERAPIA!!!!!!
[#4]
Gentile utente, forse mi sbaglio, ma leggendo anche l'ultimo consulto che ci aveva richiesto pochi giorni fa, mi sto facendo l'impressione che, per qualche motivo, lei sia rimasto ancorato a una convinzione erronea: siccome i traumi passati non possono essere cancellati, come in un nastro di videoregistratore, allora non potrò mai guarire.
Ora non so come questa convinzione sia andata maturando, dentro di lei, ma credo sarebbe da chiarire meglio, perché ci sono probabilità che si riveli falsa, almeno in parte.
Lei ci sta chiedendo aiuto per un problema specifico: c'è una donna con la quale non sa come comportarsi. Dal punto di vista dello psicologo, questa è una situazione che può essere trattata fornendo suggerimenti concreti, oltre ad analizzare, interpretare e ristrutturare. L'unico problema è che a distanza è difficile farlo, per motivi credo comprensibili. Potrebbe chiedere una consulenza a uno psicologo disposto a fornirle aiuto in maniera più concreta.
Cordiali saluti
Ora non so come questa convinzione sia andata maturando, dentro di lei, ma credo sarebbe da chiarire meglio, perché ci sono probabilità che si riveli falsa, almeno in parte.
Lei ci sta chiedendo aiuto per un problema specifico: c'è una donna con la quale non sa come comportarsi. Dal punto di vista dello psicologo, questa è una situazione che può essere trattata fornendo suggerimenti concreti, oltre ad analizzare, interpretare e ristrutturare. L'unico problema è che a distanza è difficile farlo, per motivi credo comprensibili. Potrebbe chiedere una consulenza a uno psicologo disposto a fornirle aiuto in maniera più concreta.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Gentile Utente,
Il passato per me ha grande valore nella vita della persona, specialmente quello dimenticato o rimosso che sia.
Ma ha valore a mio avviso anche un presente che le è stato dato in modo occasionale, mi pare, ma che lei deve però gestire secondo quel principio che è stato scoperto nella fisica subatomica ma poi è stato applicato anche alle scienze sociali e psicologiche: parlo del CASO e della NECESSITA' (^___________^). Il caso le fa incontrare una vecchia amica, ma adesso è lei che deve saper gestire il rapporto, cioè porre mano a quel metodo per cui si riesce a governare le cause e quindi a dare un senso all'incontro e a tutto quello che poi lo stesso ha provocato. Deve cioè stabilire un modo per governare la sua vita e il suo avvenire.
Lasci quindi il passato seppellito dov'è e si dia da fare per stabilire con questa donna un presente denso di emozioni e di affetto.
Che preluderà ad un grande futuro.
Con tanti auguri e viva cordialità.
[#6]
Utente
Gentili medici, Ieri sera sono andato dal mio medico di famiglia per una richiesta di visita Andrologica per problemi erettivi.Devo fare solo quella ricetta specifica che potrebbe farmi anche lei. "a te piacciono le donne o gli uomini è inutile girare intorno al problema! mi ha risposto. Ho paura di essere omosessuale da venti anni da quando ho iniziato la terapia anche da prima piccoli particolari insignificanti sfuggivano al mio controllo arrivando alla coscienza .Non ho mai avuto una donna fino a pochi mesi fa.Ora che vado a letto con lei i dubbi aumentano,non sento niente non provo nessun sentimento amoroso ,a letto ho problemi erettivi e quando riesco alla fine provo qualcosa di doloroso.NON SO SE SONO OMOSESSUALE,mi sento stanco giorno e notte,saro' forse stanco di non accettarmi? Le carezze e anche il sesso mi provocano sensazioni ambivalenti ,dolore e piacere contemporaneamente .COSA PUO' ESSERE? Possibile che i traumi infantili mi abbiano modificato cosi profondamente? Io non voglio essere omosessuale non sono certo posso anche sbagliare forse è paura e basta
[#7]
Gentile Utente,
Provi ad approfondire questo problema sia con l'andrologo, sia con uno psicologo.
Potrebbe essere soltanto una questione di scarsa abitudine o consuetudine. E il problema adesso potrebbe essersi radicato e inasprito.
Si faccia visitare bene la prostata.
E' improbabile che una persona che dichiari di non voler essere omosessuale, e ci metta impegno per risolvere il suo caso in tal senso, non sia indenne da tale situazione che non desidera e non vuole.
A risentirci.
E' consigliabile una visita da uno psicologo delle sue parti.
Cordiali saluti e molti auguri.
[#9]
Gentile Utente,
Lo sapevo che la doppia negazione non avesse portato ad una chiarezza del significato.
L'espressione vuol dire proprio il contrario.
""E' improbabile che una persona che dichiari di non voler essere omosessuale, e ci metta impegno per risolvere il suo caso in tal senso, NON SIA INDENNE da tale situazione che non desidera e non vuole""
cIOè: è IMPROBABILE CHE ...... cioè DEVE ESSERE PER FORZA INDENNE DA TALE SITUAZIONE.
Mi scusi, ma a volte scrivo come parlo.
Cordialmente.
[#10]
Utente
Dr Vita, la doppia negazione mi era arrivata come una affermazione,se non è cosi' mi si riempie il cuore di gioia,per stare bene devo pero' chiarire ancora altri dubbi che riguardano soprattutto l'impossibilita' di avere un rapprto sessuale soddisfacente.Perche'non provo niente ,solo alla fine sento qualcosa di doloroso? Questo mi succede da sempre ho visto che non c'è cosi' tanta differenza tra una prostituta e una donna normale.Forse è questo il vero problema? Con una donna che consco da tre mesi non provo nessun sentimento e neanche piacere sessuale,spesso invece ho difficolta' erettive mentre con le prostitute capita di rado.Per questo ed altro che ho dubbi sulla mia identita' sessuale ,se non provo niente vuol dire che sono omosessuale,in piu' ci sono presunti traumi infantili omosessuali e tanta paura delle donne.Faro' un controllo alla prostata,ma questa estrema INSICUREZZA non si puo' capire ugualmente. GRAZIE MILLE
[#11]
Gentile Utente,
Se sente dolore nell'eiaculazione ne parli con il suo andrologo. Potrebbe essere qualcosa che ha a che fare con la prostata, anche se lei è ancora giovane per questi problemi. Ma vedrà che risolverà positivamente il suo caso.
Cordiali saluti.
[#12]
Utente
Non c'è solo dolore nell'eiaculazione,ma anche nessun tipo di piacere.C'è ANCHE DOLORE ALLE GAMBE, BRACCIA ,SU TUTTI I MUSCOLI DEL MIO CORPO,C'è STANCHEZZA CRONICA DA PIU' DI VENTI ANNI,UN MALESSERE GENERALE ALLA TESTA,MI SENTO SBANDARE COME SE AVESSI BEVUTO,DIFFICOLTA' DI RICORDARMI LE COSE PIU' BANALI,NON RIPOSO MAI MAI MAI .Sono andato piu' volte da psichiatri ,neurologi e decine di psicologi.Questa sera sono andato a letto con una donna,alla fine si è arrabbiata perchè non si sente desiderata come dovrebbe per questi problemi sia fisici che sentimentali,non so quanto resistera' con le sofferenze da me provocate.Oltre l'esame della prostata cosa posso fare per non suicidarmi tra qualche anno? sono o non sono omosessuale.qualcosa c'è perchè sono stato tre anni in seminario e di sicuro insieme ad altri omosessuali.Vorrei cambiare come LUCA in quella canzone cantata da POVIA a sanREMO.:""LUCA ERA GAY ORA STA CON LEI" COSA POSSO FARE? Questa estrema insicurezza potrebbe scaturire da un mio comportamento del passato quando mi sono reso conto del mio piu'grave errore che ancora oggi pago le conseguenze. grazie mille.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 2.5k visite dal 01/11/2010.
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