Ansia,nervosismo ecc
Salve, sono un ragazzo di 20 anni, e ho un problema...Mi sono fidanzato con una ragazza, e sono quasi 8 mesi che stò insieme. All'inizio andava tutto bene. I problemi sono cominciati quando ho fatto entrare la mia ragazza in casa, perchè ai miei non piace, e quindi quasi tutti i giorni,mi aggrediscono con parole e stanno cercando il modo di dividerci. Io stò soffrendo molto di questa situazione, perchè io non voglio allontanarmi dalla mia ragazza, perche sono veramente innamorato, ma loro questo non lo capiscono...E sono un paio di mesi che mi sono affidato a un neurologo, che mi a prescritto alcune medicine per l'ansia. Ma il mio problema persiste, perchè continuo ad avere nodi allo stomaco,nausea,attacchi di nervosismo,mal di testa e anche alcune notti insonni...Quando ho esposto il caso al neurologo, lui mi a chiesto, se la mia ragazza e gelosa, e io ho annuito, e lui mi a consigliato di dividermi dalla mia ragazza, ma non è quello che io voglio.Forse dovrei sfogare il nervosismo? Ho parlare con i miei? Spero che mi potiate aiutare,perche stò veramente male.
[#1]
Gentile ragazzo,
la farmacoterapia nei disturbi d'ansia, sebbene utile per ridurne i sintomi, da sola non serve a risolverne le cause.
I suoi disagi, a monte dei quali secondo quanto riferisce sembrano esserci difficoltà familiari, sono da affrontare rivolgendosi in presenza a uno psicologo/psicoterapeuta al fine di seguire il percorso più idoneo per ritrovare il suo benessere.
Può rivolgersi al Consultorio della sua ASL di zona chiedendo un consulto psicologico oppure ad un professionista privato.
Se ha bisogno di ulteriori indicazioni, non esiti a scriverci di nuovo.
Cordialmente
la farmacoterapia nei disturbi d'ansia, sebbene utile per ridurne i sintomi, da sola non serve a risolverne le cause.
I suoi disagi, a monte dei quali secondo quanto riferisce sembrano esserci difficoltà familiari, sono da affrontare rivolgendosi in presenza a uno psicologo/psicoterapeuta al fine di seguire il percorso più idoneo per ritrovare il suo benessere.
Può rivolgersi al Consultorio della sua ASL di zona chiedendo un consulto psicologico oppure ad un professionista privato.
Se ha bisogno di ulteriori indicazioni, non esiti a scriverci di nuovo.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Ringrazio la Dr.ssa Rinella per il suo consiglio. Volevo chiederle un altro parere, nonostante i problemi che vi ho esposto, io ho paura di trovare lavoro e di affrontarlo, mi mette troppo in uno stato di agitazione, che mi provoca dei malori gia elencati...Volevo sapere se è causato dal fatto che sono molto nervoso, che non lo sfogo e lo tengo dentro. Puo essere la causa?
[#3]
gentile ragazzo sembrerebbe che sia proprio il suo stile relazionale a crearle le condizioni che riferisce. Ossia un modo di rapportarsi ai problemi piuttosto difunzionale. La gestione della comunicazione con i suoi genitori che non accettano la fidanzata, la paura di affrontare un lavoro e chissà cos'altro la mette in agitazione.
Forse è il caso di discutere di queste modalità con uno psicoterapeuta, anche presso un servizio pubblico.
saluti
Forse è il caso di discutere di queste modalità con uno psicoterapeuta, anche presso un servizio pubblico.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#4]
Gentile utente,
più che ricercare le cause che non sono essere da confondere con gli effetti, concordo con il collega rispetto a ciò che può esserle di aiuto ora.
Vale a dire affrontare un percorso che la aiuti a cambiare le sue modalità di rapportarsi a persone e situazioni.
Le suggerisco nuovamente, pertanto, di rivolgersi in presenza ad uno psicologo/psicoterapeuta.
Cordialmente
più che ricercare le cause che non sono essere da confondere con gli effetti, concordo con il collega rispetto a ciò che può esserle di aiuto ora.
Vale a dire affrontare un percorso che la aiuti a cambiare le sue modalità di rapportarsi a persone e situazioni.
Le suggerisco nuovamente, pertanto, di rivolgersi in presenza ad uno psicologo/psicoterapeuta.
Cordialmente
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile Utente,
nel pieno rispetto della categoria medica (con cui felicemente e con soddisfazione collaboro dagli inizi della mia professione), spero di non suscitare polemiche nel dirti che ti sei rivolto ad un professionista che ha affrontato un problema non pienamente pertinente alla sua specializzazione. Sicuramente la cosa è avvenuta in buona fede, ma in base a ciò di cui tu hai discusso (ora mi attengo a quel poco che tu hai gentilmente condiviso con noi) lascia senza dubbio l'idea di un intervento impreciso e frettoloso su una problematica che fortunatamente si affronta con successo in altro modo. Probabilmente il collega medico è entrato nel tuo "ciclo di allarme" e si è sentito in dovere di intervenire con una soluzione.
Tu non hai bisogno di consigli, quelli che si prendono al bar con un amico gratuitamente, ma bensì hai bisogno di individuare i tuoi scopi e trovare il modo, attraverso le tue risorse e l'emergere della tua personalità, di realizzarli. Per far questo condivido in pieno i suggerimenti dei miei colleghi che ti invitano a rivolgerti ad uno psicologo/psicoterapeuta.
Il mio invito è soprattutto di fare la richiesta di aiuto, non tanto rivolta alla ricerca di consigli e soluzioni, ma di aiuto nello sviluppo di risorse che ti aiuteranno oggi e domani a risolvere le fastidiose questioni della vita, dalle quali nessuno di noi è esonerato.
In bocca al lupo.
nel pieno rispetto della categoria medica (con cui felicemente e con soddisfazione collaboro dagli inizi della mia professione), spero di non suscitare polemiche nel dirti che ti sei rivolto ad un professionista che ha affrontato un problema non pienamente pertinente alla sua specializzazione. Sicuramente la cosa è avvenuta in buona fede, ma in base a ciò di cui tu hai discusso (ora mi attengo a quel poco che tu hai gentilmente condiviso con noi) lascia senza dubbio l'idea di un intervento impreciso e frettoloso su una problematica che fortunatamente si affronta con successo in altro modo. Probabilmente il collega medico è entrato nel tuo "ciclo di allarme" e si è sentito in dovere di intervenire con una soluzione.
Tu non hai bisogno di consigli, quelli che si prendono al bar con un amico gratuitamente, ma bensì hai bisogno di individuare i tuoi scopi e trovare il modo, attraverso le tue risorse e l'emergere della tua personalità, di realizzarli. Per far questo condivido in pieno i suggerimenti dei miei colleghi che ti invitano a rivolgerti ad uno psicologo/psicoterapeuta.
Il mio invito è soprattutto di fare la richiesta di aiuto, non tanto rivolta alla ricerca di consigli e soluzioni, ma di aiuto nello sviluppo di risorse che ti aiuteranno oggi e domani a risolvere le fastidiose questioni della vita, dalle quali nessuno di noi è esonerato.
In bocca al lupo.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.2k visite dal 29/10/2010.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.