Morte ex fidanzata
Buon giorno Dottori,ho 30 anni.Vi scrivo per esporVi la mia storia.Quest’anno ho conosciuto una ragazza della mia età e dopo qualche incontro ci siamo fidanzati.Lei era uscita da pochi mesi da un matrimonio durato due anni e mezzo e da un fidanzamento di sette anni con la stessa persona.La rottura è stata causata dall’ex marito.Una mattina lui le ha detto di non sentirsela più di continuare.Lei si è ritrovata di colpo da sola, così dall’oggi al domani.Poi ci siamo conosciuti; ci siamo piaciuti subito, lei era esattamente il tipo di ragazza che ho sempre voluto.Varie volte mi diceva: “con te sono felice, e mi sto rendendo sempre più conto di aver buttato via 10 anni della mia vita.Tutto è continuato per 2 mesi, fino a quando dovevamo prenotare le vacanze. Avevamo scelto l’ultima settimana di agosto.Eravamo entusiasti.Poi le ho chiesto se potevamo anticipare le vacanze alla settimana precedente. Io vivo con mia mamma; mio padre è morto.Ho un fratello maggiore che vive al piano sopra.Mia mamma ha 70 anni.Nei periodi estivi soffre di forti sbalzi di pressione e mancamenti dovuti al clima.Quest’anno anche mio fratello aveva prenotato le vacanze per l’ultima settimana. Ho valutato quindi di anticipare la partenza alla settimana prima, in modo da non lasciarla sola.Ne ho parlato con la mia ragazza e sul subito sembrava fosse ok.Dopo qualche giorno mi confessa che questa situazione le aveva messo una paura folle.Ha rivissuto per un momento alcune brutte esperienze fatte nella sua precedente relazione.Con l’ex marito si è sempre sentita prevaricata e messa in secondo piano.A quel punto ne abbiamo parlato, e ci siamo chiariti. Sul subito lei mi ha dato l’impressione di aver capito e di essersi rincuorata. Poi dopo circa una settimana, siamo usciti e mi ha detto di non voler più proseguire, non dandomi mai una spiegazione ragionevole.È venuta a dirmi che non mi sentiva abbastanza vicino, che riusciva ad andare avanti anche senza di me.Non riuscivo a capire come una persona fino alla settimana prima potesse dirmi di essere innamorata di me e poi comportarsi così. Per circa un mese non ci siamo più sentiti.Poi abbiamo ripreso scriverci. Non avevo mai smesso di pensare a lei.Entrambi avevamo voglia di rivederci.Poi, due settimane fa, è morta in un incidente! mi è crollato il mondo addosso.Andare al funerale è stato per me un dolore assurdo.Domenica scorsa sono andato dai genitori.La mamma ha parlato con la psicologa da cui la ragazza andava a volte in seguito alla separazione dall’ex marito.La dott.ssa le ha parlato a lungo della figlia, dicendole che “era una ragazza decisa ma al tempo stesso fragile.La separazione, per lei che nel matrimonio credeva molto, è stata un vero e proprio macigno.Aveva perso la fiducia negli uomini”.La mamma mi ha detto che sua figlia aveva deciso di interrompere il rapporto con me a causa del fatto che ha avuto paura di rivivere i brutti momenti del passato.Tuttavia la mamma è sempre stata gentile, confessandomi durante il funerale che mi riteneva la persona giusta , “una persona con la P maiuscola” sono state le sue parole.Cosa che l’ex marito non era assolutamente, visti i guai che provocava alla famiglia sia prima che dopo.Io non riesco capacitarmi. Sono afflitto dai sensi di colpa.Penso sempre di non essere riuscito a capire veramente i suoi problemi, le sue paure.Di non essere riuscito a starle vicino a sufficienza per darle la sicurezza di cui lei giustamente aveva bisogno.Ora lei non c’è più, e non riesco a darmi pace!
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Gentile Utente,
nei casi di lutto il senso di colpa per non aver fatto abbastanza è sempre tanto, soprattutto nei casi come questo, quando a morire è una persona amata che si sarebbe voluto aiutare. I casi della vita sono infiniti e le fatalità anche. Il caso vi ha portato a incontrarvi e a vivere un periodo sereno insieme. In quel periodo lei è riuscito a darle la pace e la serenità che la sua ragazza desiderava da moltissimo tempo. La fatalità è stata che se n'è andata per sempre. Pensi proprio a questo, cioè che quando ne ha avuto la possibilità è riuscito ad aiutarla e a farla sentire bene e soprattutto amata come non lo era mai stata. Anche se il tempo rimargina tutte le ferite, le cicatrici rimangono e questa le ricorderà un grande amore che l'ha resa un uomo più forte.
Cordialmente,
Dr.ssa C. Govoni
nei casi di lutto il senso di colpa per non aver fatto abbastanza è sempre tanto, soprattutto nei casi come questo, quando a morire è una persona amata che si sarebbe voluto aiutare. I casi della vita sono infiniti e le fatalità anche. Il caso vi ha portato a incontrarvi e a vivere un periodo sereno insieme. In quel periodo lei è riuscito a darle la pace e la serenità che la sua ragazza desiderava da moltissimo tempo. La fatalità è stata che se n'è andata per sempre. Pensi proprio a questo, cioè che quando ne ha avuto la possibilità è riuscito ad aiutarla e a farla sentire bene e soprattutto amata come non lo era mai stata. Anche se il tempo rimargina tutte le ferite, le cicatrici rimangono e questa le ricorderà un grande amore che l'ha resa un uomo più forte.
Cordialmente,
Dr.ssa C. Govoni
Dr.ssa Chiara Govoni
Psicologa e dottore di ricerca in Scienze Psicologiche
tel: 328-9148437
web: www.chiaragovoni.it
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Utente
La ringrazio Drssa,
sicuramente come dice Lei in futuro riuscirò probabilmente ad isolare alcuni ricordi, ripensando a quelli belli e sereni trascorsi insieme. Tuttavia adesso come adesso, la ferita che si è aperta di recente non mi da modo di avvertire altro che dolore. Dimenticare è impossibile. Il NON dimenticarla mai e portarla per sempre nel mio cuore è il gesto d'amore più grande che io possa darle adesso che se n'è andata....
sicuramente come dice Lei in futuro riuscirò probabilmente ad isolare alcuni ricordi, ripensando a quelli belli e sereni trascorsi insieme. Tuttavia adesso come adesso, la ferita che si è aperta di recente non mi da modo di avvertire altro che dolore. Dimenticare è impossibile. Il NON dimenticarla mai e portarla per sempre nel mio cuore è il gesto d'amore più grande che io possa darle adesso che se n'è andata....
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Gentile utente, i lutti importanti non si dimenticano, si superano. Come le dice la collega, sono ferite delle quali resta sempre una cicatrice, ma questo non vuol dire che non possano essere superati, per andare avanti e renderci più forti di prima.
Lei ancora non l'ha superato, quindi deve darsi del tempo per lasciare che ciò possa avvenire. Se non dovesse riuscire a farlo, sarà appropriato cercare un aiuto professionale.
Cordiali saluti
Lei ancora non l'ha superato, quindi deve darsi del tempo per lasciare che ciò possa avvenire. Se non dovesse riuscire a farlo, sarà appropriato cercare un aiuto professionale.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 15k visite dal 26/10/2010.
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