Il mio matrimomio attraversa un momento

Gentili Dottori,
ho 32 anni, sono sposato da poco più di un anno con una ragazza, mia coetanea, con la quale sono stato fidanzato per diversi anni. Circa 7 mesi fa, per ragioni attinenti al mio lavoro, sono entrato in contatto con una donna che peraltro conoscevo già da tempo ma con la quale ho sempre mantenuto rapporti di carattere esclusivamente professionale. Con questa persona, un giorno, abbiamo iniziato a parlare anche di altro, di problemi personali e mi sono subito reso conto che c'era qualcosa in lei che mi attraeva. Abbiamo così iniziato a scambiarci sms nei quali lei stessa mi definiva una persona speciale, meravigliosa, altri addirittura in cui è andata oltre, dicendomi che le sarebbe piaciuto baciarmi ed abbracciarmi. Non c'è mai stato, in ogni caso, alcun contatto fisico, eccezion fatta per alcuni caffè bevuti fugacemente. Ogni volta che ci si incontrava, in occasione lavorativa, gli sguardi erano eloquenti, intensi. Inutile dire che a me questa situazione ha iniziato a coinvolgermi, ho iniziato a pensare sempre più spesso a questa persona anche se, ad un certo punto, le ho chiesto un incontro chiarificatore, che potesse davvero dare un senso a tutto quanto stava succedendo. Lei era d'accordo ma, ogni volta che io proponevo l'incontro, lei si tirava indietro, per un motivo o per l'altro. Fino a quando, ad inizio luglio, sempre via sms, abbiamo litigato e non ci siamo più nè visti nè sentiti per circa due mesi. E'stata lei, nel mese di settembre, sempre via sms a rifarsi viva, in un'occasione per me molto triste come la morte di mia madre. E'così ripresa questa strana frequentazione basata su sms in cui lei mi scriveva di essere molto felice per avermi ritrovato, e poi di nuovo che ero una persona straordinaria ecc. Un giorno le ho chiesto di vederci per bere un caffè, mi sarebbe piaciuto incontrarla, solo per fare due chiacchere, ma, anche in questo caso, nonostante 2 giorni prima mi avesse manifestato la sua disponibilità, adducendo un impegno lavorativo, ha evitato. Al che le ho detto molto chiaramente che iniziavo ad avere l'impressione che per lei incontrarmi costituisse un disagio e che io, in fondo, la consideravo nulla più che un'amica e che il suo comportamento mi provocava un certo fastidio. E lei mi ha risposto che non vi era disagio ma un certo imbarazzo, inevitabile. Detto questo, mi sono accorto che il mio matrimomio attraversa un momento di crisi e non so se questa vicenda ne sia la causa o l'effetto. E allora, vorrei da voi sapere come posso interpretare i comportamenti di questa persona e, soprattutto, in che modo possa riuscire a fare chiarezza dentro me stesso. So bene che non è facile ma, sarei lieto di avere un vostro consiglio. Cordialmente
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, tanto vale essere chiari: è impossibile capire da qui che cosa stia pensando questa persona. Le ipotesi più ovvie le avrà fatte anche lei, che possa essere interessata a lei solo come amico, oppure come qualcosa di più, cose di questo tipo. Non ci vuole molto a immaginarlo. Ma la certezza? Lo psicologo, purtroppo, non è un indovino.

Piuttosto, mi sembra che il suo desiderio d'interpretarla coincida con una speranza di sapere che l'interesse di questa donna verso di lei non sia solo superficiale. Anche questo non è difficile capirlo. Altrimenti non ci avrebbe scritto.

Ma prima di capire cosa significa questa persona, forse dovrebbe riflettere sull'importanza che ha il suo matrimonio, per lei. Forse è questo che dovrebbe chiarire prima di tutto. Parlarne con uno psicologo, di persona, potrebbe aiutare.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Gentili Dottori.
Sono seguito da una psicologa, molto in gamba, la quale mi dice che la persona in questione, a suo dire, ritiene che i comportamenti della persona in questione siano degli evitamenti. Sarei grato di sapere da Voi, di cosa si tratta esattamente. Per quanto riguarda il mio problema matrimoniale sono davvero disperato perchè non mi riesco a trovare la strada per capire che cosa io voglia realmente. Da un lato mi sento molto solo, dall'altro vorrei cambiare vita, voltare pagina. Non so davvero più come comportarmi. Vi ringrazio molto; cordialità.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Tecnicamente, gli evitamenti sono comportamenti tesi a evitare situazioni che causano ansia, ma in genere non si parla di evitamenti in situazioni complesse come quelle relazionali. Un evitamento può essere lo stare alla larga dai serpenti, per un fobico che ne ha paura. Può leggere qui per ulteriori approfondimenti:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html

Ma nel caso che descrive non credo si possa parlare di evitamenti. È più probabile, come spesso succede nelle relazioni, che si tratti di comportamenti ambigui e contraddittori, del tipo: ti vorrei, ma non posso permettermelo. C'è di mezzo l'emozione, ma anche la razionalità, nel proibire l'avvicinamento.

La linea di comportamento più idonea dovrebbe deciderla insieme alla sua psicologa, che la conosce e conosce in dettaglio la situazione.

Cordiali saluti