Problema esistenziale

salve.da due anni soffro di un problema credo esistenziale..
Ho quasi 26 anni e sto cercando di finire l'università (studio ingegneria).
nessuno dei miei parenti ha mai messo pressione su di me anzi...
eppure io essendo cosciente di essere partito benissimo e poi essermi perso per strada per varie vicissitudini,mi sento sempre in discussione.
sono al terzo anno fuori corso..e ogni qualvolta so di qualche mio coetaneo che si laurea mi deprimo..non chiudo occhio la notte..
addirittura ho avuto crisi di panico molto sporadicamente.
Spesso penso che tutti ce la faranno tranne me.
Ci si puo' sentir cosi sfiduciato pur godendo della massima fiducia dei familiari e della mia fidanzata?dei compagni di squadra?dei miei stessi colleghi di lavoro part time?
Eppure molti mi definiscono un ragazzo in gamba,capace.
Possibile che solo io non senta questa fiducia nei miei confronti?
grazie anticipatamente
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, la premessa necessaria è che ingegneria è una facoltà difficile, forse la più difficile di tutte. Ma a parte questo, il suo è un problema di rendimento, cioè studia ma non riesce a produrre risultati, oppure studia troppo poco?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Utente
Utente
guardi..saro' sincero.
non ho mai studiato tantissimo..ma i risultati li ho ottenuti fino al terzo anno in corso.
poi mio padre si è ammalato gravemente,la mia ragazza storica (7anni insieme )mi ha lasciato,e quella con cui sono stato fidanzato successivamente aveva bisogno di certezze.
ma io non ne avevo per me.
nonostante cio' l'ho cmq aiutata..anche se oggi non stiamo piu insieme(ma la cosa non mi turba affatto).
le dicevo..non ho mai avuto una media stellare ma..mi creda con il minimo sforzo ho sempre ottenuto il massimo risultato.
oggi non ho piu voglia.
difetto di tre esami e pur avendo la consapevolezza di volerli fare,prevale nella mia mente il fatto che a quest'ora avrei gia' dovuto aver un lavoro,o cmq aver finito gli studi.
come posso far scomparire questo brutto pensiero che mi assilla?
eppure ho cosi tanta voglia di laurearmi e di prendermi questa soddisfazione.ma poi lo sconforto prevale e quel minimo che facevo ora non riesconemmeno a farlo piu.
grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> come posso far scomparire questo brutto pensiero che mi assilla?
>>>

Ci sono solo due modi: o decide di mettersi di buzzo buono, come si dice a Firenze, e studiare non il minimo, ma il minimo necessario per superare questi esami, oppure decide di abbandonare la facoltà.

Non mi pare esistano vie di mezzo. Trascinarsi ulteriormente dietro i suoi compiti, contribuirebbe solo a farla sentire peggio.

Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
mollare l'università??
dopo 36 esami fatti?e un miliardo di sacrifici?
la ringrazio del consiglio ma io volevo solo sapere se c'era un metodo per allontanare i brutti pensieri.
fortunatamente l'idea di lasciare non mi sfiora minimamente.
grazie comunque per la gentilezza.
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
I brutti pensieri si allontaneranno da soli, quando avrà deciso cosa fare. Ma fino a quando continuerà a lasciar passare il tempo, è probabile che brutti pensieri continuerà ad averne. Si chiama "coscienza", dovrebbe essere contento di esserne disturbato.

Inoltre, se rilegge ciò che ho scritto, vedrà che non le ho dato alcun "consiglio": l'ho semplicemente messa di fronte a come stanno le cose. La decisione se smettere di studiare o impegnarsi di più e superare gli esami che le mancano, è solo sua, e non può essere che così.

Ma è possibile che non abbia capito bene la sua domanda. In tal caso, può aggiungere qualcos'altro se vuole, la ascolto.

Cordiali saluti
[#6]
Utente
Utente
Le scrivo dopo tanto perchè sono stato molto impegnato con lo studio.
Ma soprattutto,le scrivo oggi perchè per caso,mi è capitato di vedere un servizio in tv e forse ho definitivamente scoperto il problema che mi disturba.
Non ne sono certo ma credo di essere affetto da lievi disturbi di agorafobia.
Dico lievi non perchè voglio sminuire il problema ma perchè le situazioni nelle quali mi son trovato sono sporadiche e da esse ne sono riuscito ad uscire.
Mi spiego meglio.In tutta la mia vita non avevo mai avuto "timore" di prendere un treno,o un bus..ne di stare in mezzo alla gente..ne' di sentirmi strano(disturbo della personalita').
Da un po di tempo certe volte questo mi accade.
Tuttavia non sono una persona che si butta giu' istantaneamente..cerco sempre di trovare una soluzione al problema.
Tant'è che in treno ci vado comunque,in autobus pure e in mezzo alla gente ci sto pure bene.
Sono solo dei momenti,in cui sento che mi assale una paura immotivata..ma che con un po' di distrazione(musica computer,telefonino)riesco a superare.
Il pensiero dell'Universita' da finire è vero che è costante..ma sto lavorando pure su questo per portare a termine il mio dovere.
Ora vorrei ascoltare un suo parere,giusto per capire se le ho scritto una miriade di "cazzate" o se in realta' il problema dell'Universita' da finire abbia involontariamente creato in me questo tipo di insicurezza,o paura,o quello che è.
La ringrazio in anticipo e La saluto.
[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Che lei soffra d'ansia, sembrerebbe anche dalle altre altre richieste che ci ha fatto in passato. L'agorafobia, ovvero la paura di esporsi in situazioni pubbliche di vario tipo, appartiene alla classe dei disturbi d'ansia.

I disturbi della personalità sono tutt'altra cosa, non mi pare che il suo problema sia da cercare in quest'ambito.

>>> o se in realta' il problema dell'Universita' da finire abbia involontariamente creato in me questo tipo di insicurezza,o paura,o quello che è.
>>>

Potrebbe anche essere il contrario: la paura delle situazioni di esposizione che le impedisce di frequentare.

Ma indipendentemente dalla ricerca di cosa ha causato cos'altro, che lascia il tempo che trova, è chiaro che se uno soffre d'ansia tutto ciò che fa e i suoi obiettivi, la sua disponibilità a fare le cose che deve fare ne vengono minati. L'ansia è in grado di limitare e invalidare molti aspetti della vita di una persona, perciò, indipendentemente da ogni altra considerazione, dovrebbe prima risolvere questa.

Anche perché, dopo che l'avrà risolta, non solo non avrà più alibi, ma potrà vedere più chiaramente se la difficoltà a finire l'università dipende da una mancanza di motivazione o da qualcos'altro.

Cordiali saluti
[#8]
Utente
Utente
capisco.
quindi mi faccia capire..mi conviene iniziare qualche seduta da uno psicologo?
o posso prendere qualche farmaco iniziando una cura perchè il problema scompaia?
grazie ancora
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Sì, dovrebbe cercare uno psicologo/psicoterapeuta, possibilmente esperto in disturbi d'ansia e che utilizzi un indirizzo terapeutico adatto. Legga questi due articoli:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm

e poi si attivi per cercare un professionista nella sua zona. Può usare liste pubblicamente in internet (come la lista d'iscritti a questo sito, per esempio) e poi fare delle telefonate presentando il suo problema per sommicapi, facendo domande e poi prendendo appuntamento con il professionista che la convincerà di più.

Verifichi che la persona alla quale si rivolgerà sia uno Psicologo iscritto all'Albo degli Psicologi/Psicoterapeuti, tramite questo link:

https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi

Cordiali saluti