Paura di cadere di nuovo nel baratro
speravo di non dover mai più affronatre questo problema in vita mia e per un po' mi ero anche illusa di essere riuscita a vincere, una volta tanto. sono passati cinque anni da quando ho scoperto che la depressione è una vera e propria malattia che può rovinare la vita di chiunque, all'improvviso, come un terremoto che rade al suolo sogni, sacrifici, speranze. allora avevo solo 18 anni e mi cullavo nel pensiero che tutti, qualche volta, provano la sensazione di essere sbagliati, inutili e soli e che avevo tutta la vita davanti per smentirmi, che la volontà mi sarebbe bastata, che in un modo o nell'altro ce l'avrei fatta. poi sono iniziati gli attacchi di panico, a tutte le ore. mi bastava trovarmi da sola a studiare, a leggere un libro o guardare un film e all'improvviso la bestia si presentava con il suo corollario di tachicardie, sudori freddi e sensazione insopportabile di fallimento. cercavo di analizzare la mia vita e di trovare anche solo un perchè, arrivando alla conclusione che c'era solo normalità e che quello stato era passeggero, forse era solo stress. con l'università tutto non poteva che peggiorare. i risultati brillanti delle superiori erano andati a farsi benedire e ogni esame, ogni confronto con un prof diventava una fonte di attacco di panico. ho iniziato a frequentare con assiduità una palestra e la cosa mi ha aiutato molto, al punto che la frenesia che cercavo di scatenare in ogni giornata assumendomi mille impegni diversi aveva fatto scomparire del tutto gli attacchi, facendomeli addirittura dimenticare. avevo vinto io e anche i risultati nello studio cominciavano a dare i frutti sperati. ma stanotte è successo di nuovo, dopo quasi due anni. solo che adesso di anni ne ho 23 e le mie responsabilità sono aumentate. nel combattere quella battaglia ho perso degli amici che, fortuna loro, non potevano capirmi e non li biasimo per questo. sono stata io forse a rinchiudermi nella mia solitudine con la pretesa di nascondere quell'inferno a loro e alla mia famiglia, insieme a tutto quello che ne era derivato. mi sono anche lasciata divorare da un amore malato che si è concluso nel peggiore dei modi: lui che si avvicina a me perchè si è innamorato di una mia amica. ma questa è una storia vecchia come il mondo e io non sono l'unica, quindi ce la devo fare. vi chiedo aiuto, cari medici, perchè non voglio più cadere in quella trappola che mi toglie l'ossigeno e mi impedisce di vivere. non voglio più l'inferno e la solitudine. voglio guarire ma stavolta non so da da dove cominciare. ho cercato informazioni sulla presenza di consultori che offrano un'assistenza psicologica ma sembra che non ce ne siano. purtroppo la mia situazione economica non mi permette di rivolgermi a degli studi privati e sarebbe lo stesso se chiedessi l'aiuto della mia famiglia. voglio tornare ciò che ero una volta, quando niente mi spaventava, e voglio farlo per chi ogni giorno fa mille sacrifici per farmi studiare. grazie a chi avrà la pazienza di leggere:) saluti
[#1]
Gentile ragazza, la cosa più sensata che le si può dire da qui è che deve assolutamente trovare il modo di farsi aiutare di persona. La terapia online non funziona, purtroppo, l'unica modalità psicoterapeutica in grado di risolvere problemi come quelli che descrive è faccia a faccia.
Tenga presente che i problemi d'ansia e depressione sono fra quelli che possono rispondere meglio alla psicoterapia.
Trovo molto strano che non sia riuscita a trovare un consultorio che non offra un servizio di psicologia clinica. Ma del resto non deve nemmeno cercarlo: può fare la prenotazione rivolgendosi direttamente al Cup a lei più vicino. In molte città ciò può essere fatto anche dalle farmacie. E può farlo da sola, essendo maggiorenne, senza nemmeno passare dal suo medico di famiglia.
Alternativamente, se studia all'università, può iniziare informandosi allo sportello ascolto studenti della sua facoltà.
Cordiali saluti
Tenga presente che i problemi d'ansia e depressione sono fra quelli che possono rispondere meglio alla psicoterapia.
Trovo molto strano che non sia riuscita a trovare un consultorio che non offra un servizio di psicologia clinica. Ma del resto non deve nemmeno cercarlo: può fare la prenotazione rivolgendosi direttamente al Cup a lei più vicino. In molte città ciò può essere fatto anche dalle farmacie. E può farlo da sola, essendo maggiorenne, senza nemmeno passare dal suo medico di famiglia.
Alternativamente, se studia all'università, può iniziare informandosi allo sportello ascolto studenti della sua facoltà.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Inannzitutto la ringrazio vivamente per la sua disponibilità, dr. Santonocito. Ho già provato in passato a rivolgermi allo sportello d'ascolto della mia facoltà ma tralasciando il fatto che sono stata guardata come una marziana, mi è stato risposto che il servizio non era "al momento" disponibile. é sufficiente prenotare il consulto al numero verde senza l'impegnativa del medico di famiglia?
[#3]
>>> é sufficiente prenotare il consulto al numero verde senza l'impegnativa del medico di famiglia?
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In molte Asl sì. La cosa migliore è informarsi presso la sua, può telefonare o andare allo sportello direttamente. Deve chiedere informazioni per un primo colloquio psicologico.
Cordiali saluti
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In molte Asl sì. La cosa migliore è informarsi presso la sua, può telefonare o andare allo sportello direttamente. Deve chiedere informazioni per un primo colloquio psicologico.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.1k visite dal 21/10/2010.
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