Fantasia erotica?? essere stuprata da uno o più uomini.... sono pazza?
Premetto che è solo una fantasia perchè non posso neppure immaginare il dolore che una donna possa provare durante ma soprattutto dopo. Anche guardando la tv davanti qualche scena di violenza mi impressiono moltissimo. Eppure la mia fantasia erotica SEGRETA è quella di essere stuprata da uno o più uomini.. di essere spogliata, tenuta ferma, e poi dopo essere stata toccata e baciata da tutto il branco.. stuprata a turno dai componenti.
A volte anche durane i rapporti con i mie ex, segretamete, mi immaginavo di vivere la suddetta situazione.
Visto che odio la violenza e mai (nella realtà), vorrei trovarmi in una situazione del genere.. perchè proprio questa fantasia erotica???
[#1]
Gentile Utente,
probabilmente in alcunimomenti "delicati" Lei ha bisogno di auto-somministrare a se stessa delle fantasie disturbanti, ma attraenti, ovvero che catturano la Sua attenzione distaendola da qualcosa.
Da che cosa? Non lo so, ma varrebbe la pena un approfondimento, visto che stiamo parlando di sessualità, presso uno psicoterapeuta.
Potrebbe scoprire qualcosa di interessante, e smettere di sentirsi a disagio in questo modo.
probabilmente in alcunimomenti "delicati" Lei ha bisogno di auto-somministrare a se stessa delle fantasie disturbanti, ma attraenti, ovvero che catturano la Sua attenzione distaendola da qualcosa.
Da che cosa? Non lo so, ma varrebbe la pena un approfondimento, visto che stiamo parlando di sessualità, presso uno psicoterapeuta.
Potrebbe scoprire qualcosa di interessante, e smettere di sentirsi a disagio in questo modo.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#3]
Bene, questa è già una buona cosa.
Lei quindi ci ha scritto perchè pensa che su questo sito riusciremo a comprendere questa fantasia?
Mi spiego: capirne il senso è cosa ardua, da qui. Le posso dire solo che proprio perchè nella realtà Lei non farebbe mai una cosa simile la fantasia ha ragione d'essere, come una specie di gioco mentale, uno scherzo che Lei fa a se stessa. Di più non saprei, ma per questo le ho consigliato un approfondimento.
Lei quindi ci ha scritto perchè pensa che su questo sito riusciremo a comprendere questa fantasia?
Mi spiego: capirne il senso è cosa ardua, da qui. Le posso dire solo che proprio perchè nella realtà Lei non farebbe mai una cosa simile la fantasia ha ragione d'essere, come una specie di gioco mentale, uno scherzo che Lei fa a se stessa. Di più non saprei, ma per questo le ho consigliato un approfondimento.
[#4]
Ex utente
Se ho fatto la premessa che è una fantasia prendendo le distanze da un esperienza devastante come quella dello stupro è perchè non volevo che la mia domanda venisse fraintesa.
Non penso che ho bisogno di un terapeuta perchè la mia vita sessule non ha alcun tipo di problema..
Solo non riesco a spiegarmi una fantasia come questa..
Poi se su questo sito non riuscirete a comprendere "una fantasia come questa" pazienza...!!
Non penso che ho bisogno di un terapeuta perchè la mia vita sessule non ha alcun tipo di problema..
Solo non riesco a spiegarmi una fantasia come questa..
Poi se su questo sito non riuscirete a comprendere "una fantasia come questa" pazienza...!!
[#6]
Gentile Ragazza,
la fantasia ha potere erogeno, proprio perchè non si trasforma in azione.
L’ “ anamnesi dell’immaginario erotico”, è una tappa molto delicata del colloquio psico-sessuologico e, deve essere svolta con tatto e cautela, raccogliendo soprattutto informazioni sulle prime esperienze erotiche e sui fantasmi che queste hanno potuto generare.
Una seconda tappa anamnestica, investiga la natura del fantasma preferito, i fantasmi eccitatori pre-orgasmici ed orgasmici, le sensazioni che li accompagnano ( rabbia, ostilità, tenerezza, dominio, sottomissione) ed il grado di implicazione della persona nei propri scenari fantasmatici.
E’ opportuno ai fini terapeutici, conoscere i “ contro investimenti fantasmatici”, cioè i fantasmi che possono avere un valore anti-erogeno o ansiogeno
Altro, da quì non le posso dire, se fosse interessata ad approfondimenti, deve scegliere di andare in consultazione.
Auguri
la fantasia ha potere erogeno, proprio perchè non si trasforma in azione.
L’ “ anamnesi dell’immaginario erotico”, è una tappa molto delicata del colloquio psico-sessuologico e, deve essere svolta con tatto e cautela, raccogliendo soprattutto informazioni sulle prime esperienze erotiche e sui fantasmi che queste hanno potuto generare.
Una seconda tappa anamnestica, investiga la natura del fantasma preferito, i fantasmi eccitatori pre-orgasmici ed orgasmici, le sensazioni che li accompagnano ( rabbia, ostilità, tenerezza, dominio, sottomissione) ed il grado di implicazione della persona nei propri scenari fantasmatici.
E’ opportuno ai fini terapeutici, conoscere i “ contro investimenti fantasmatici”, cioè i fantasmi che possono avere un valore anti-erogeno o ansiogeno
Altro, da quì non le posso dire, se fosse interessata ad approfondimenti, deve scegliere di andare in consultazione.
Auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
Gentile Utente,
se Lei sente di non aver bisogno di un terapeuta è di certo un buon segno, significa che tutto sommato non sta poi così male, ma dovrà purtroppo accontentarsi di non sapere cosa significhi esattamente questa fantasia per Lei.
se Lei sente di non aver bisogno di un terapeuta è di certo un buon segno, significa che tutto sommato non sta poi così male, ma dovrà purtroppo accontentarsi di non sapere cosa significhi esattamente questa fantasia per Lei.
[#8]
Gentile utente,
ad integrazione di quanto già espresso dai colleghi, aggiungo che il ruolo delle fantasie "perverse" è estremamente importante nella vita sessuale.
Detto in sintesi, paradossalmente tali aspetti possono essere funzionali ad un buon comportamento sessuale.
ad integrazione di quanto già espresso dai colleghi, aggiungo che il ruolo delle fantasie "perverse" è estremamente importante nella vita sessuale.
Detto in sintesi, paradossalmente tali aspetti possono essere funzionali ad un buon comportamento sessuale.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#9]
Gentile ragazza, molte donne riferiscono la fantasia che descrive. Ma al di là di questo, è importante non confondere la fantasia con la realtà. Il fatto che ci passa per la testa un certo pensiero, non significa che dobbiamo identificarci per forza con esso: non tutto ciò che attraversa la nostra mente ha "cause" remote o preoccupanti, né deve avere un reale valore.
Diversamente, volendo cioè trovarcene per forza, il rischio è di creare problemi dove non ce ne sono.
Cordiali saluti
Diversamente, volendo cioè trovarcene per forza, il rischio è di creare problemi dove non ce ne sono.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#10]
Gentile utente,
immaginarsi in una situazione di passività può significare che si desidera allontanare da sè la "responsabilità" dell'incontro sessuale e i relativi sensi di colpa, più o meno consci, che molte donne vivono a causa dell'educazione che hanno ricevuto in famiglia, tendente a colpevolizzare i comportamenti sessuali e a trasmettere ai figli l'idea che il sesso sia qualcosa di sporco.
A volte si tratta di messaggi più o meno espliciti, altre volte in famiglia il sesso è una argomento innominabile - e quindi non è percepito in maniera positiva dai figli.
Non so se lei ha subito un'educazione repressiva da parte dei suoi genitori, ma per molte donne immaginarsi vittima di uno stupro permette di vivere con maggiore libertà il rapporto sessuale, senza appunto sentirsi in colpa, in quanto la situazione è immaginata come "obbligata" e quindi discolpante e tranquillizzante.
Si tratta quindi di una strategia atta a vivere una sessualità appagante senza sensi di colpa, e probabilmente per questo lei non percepisce alcun problema nella sua vita sessuale.
Se però trova che la situazione da me descritta rispecchia anche il suo caso può esserci il rischio che lei trasmetta anche suoi figli (se ne ha o ne avrà) una visione in qualche modo negativa del sesso, e questo potrebbe meritare un approfondimento in futuro per evitare che sorgano in loro dei problemi o delle difficoltà.
Cordialmente,
immaginarsi in una situazione di passività può significare che si desidera allontanare da sè la "responsabilità" dell'incontro sessuale e i relativi sensi di colpa, più o meno consci, che molte donne vivono a causa dell'educazione che hanno ricevuto in famiglia, tendente a colpevolizzare i comportamenti sessuali e a trasmettere ai figli l'idea che il sesso sia qualcosa di sporco.
A volte si tratta di messaggi più o meno espliciti, altre volte in famiglia il sesso è una argomento innominabile - e quindi non è percepito in maniera positiva dai figli.
Non so se lei ha subito un'educazione repressiva da parte dei suoi genitori, ma per molte donne immaginarsi vittima di uno stupro permette di vivere con maggiore libertà il rapporto sessuale, senza appunto sentirsi in colpa, in quanto la situazione è immaginata come "obbligata" e quindi discolpante e tranquillizzante.
Si tratta quindi di una strategia atta a vivere una sessualità appagante senza sensi di colpa, e probabilmente per questo lei non percepisce alcun problema nella sua vita sessuale.
Se però trova che la situazione da me descritta rispecchia anche il suo caso può esserci il rischio che lei trasmetta anche suoi figli (se ne ha o ne avrà) una visione in qualche modo negativa del sesso, e questo potrebbe meritare un approfondimento in futuro per evitare che sorgano in loro dei problemi o delle difficoltà.
Cordialmente,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#11]
Provo a 'lanciare' anche io qualche possibile modello interpretativo.
Ognuno di noi, chi più, chi meno, ha sentito parlare di Mitologia.
Bene, l'uomo, per sua natura, da sempre, ha costruito miti. Questa attività autonoma della psiche umana, avviene anche nell'uomo moderno.
L'uomo, nel costruire tali miti, usa le proprie e altrui fantasie per 'costruire' storie che simbolicamente rappresentano 'bisogni' ancestrali.
alcuni esempi:
Donne stuprate da Dei che poi si mutano in bestie.
Nell’antica Grecia : Antiope, Asteria, Clitennestra, Danae, Elettra, Io, Europa sono solo alcuni dei nomi che compongono la lista di dee e donne mortali, prese con la forza o con l'inganno da Zeus.
L'orgia rituale si effettuava all'inizio della primavera, per assicurare un buon raccolto. Si trattava, dunque, di un gesto magico, di promozione della fertilità della terra.
Gli aztechi, ogni anno, sacrificavano una vergine, scelta tra le figlie della nobiltà, che praticamente, dopo essere stata violentata da tutti i maschi veniva immolata al dio.
Le ricordo i baccanali,antiche feste orgiastiche a sfondo propiziatorio del culto di Dioniso. Il nome è di origine romana e deriva da rituali dedicati al dio Bacco, ma la sua origine è più antica, probabilmente risale alla Magna Grecia.
Quindi, la sua fantasia, potrebbe appartenere appunto a quella 'vena' che ha permesso di sintetizzare con una rappresentazione simbolica, i bisogni naturali dell'umanità, una sorta di rappresentazione archetipica della fertilità; com'è noto, la fertilità è sempre incarnata dalla rappresentazione mitologica della Grande Madre.
Spero di essere stato utile
Ognuno di noi, chi più, chi meno, ha sentito parlare di Mitologia.
Bene, l'uomo, per sua natura, da sempre, ha costruito miti. Questa attività autonoma della psiche umana, avviene anche nell'uomo moderno.
L'uomo, nel costruire tali miti, usa le proprie e altrui fantasie per 'costruire' storie che simbolicamente rappresentano 'bisogni' ancestrali.
alcuni esempi:
Donne stuprate da Dei che poi si mutano in bestie.
Nell’antica Grecia : Antiope, Asteria, Clitennestra, Danae, Elettra, Io, Europa sono solo alcuni dei nomi che compongono la lista di dee e donne mortali, prese con la forza o con l'inganno da Zeus.
L'orgia rituale si effettuava all'inizio della primavera, per assicurare un buon raccolto. Si trattava, dunque, di un gesto magico, di promozione della fertilità della terra.
Gli aztechi, ogni anno, sacrificavano una vergine, scelta tra le figlie della nobiltà, che praticamente, dopo essere stata violentata da tutti i maschi veniva immolata al dio.
Le ricordo i baccanali,antiche feste orgiastiche a sfondo propiziatorio del culto di Dioniso. Il nome è di origine romana e deriva da rituali dedicati al dio Bacco, ma la sua origine è più antica, probabilmente risale alla Magna Grecia.
Quindi, la sua fantasia, potrebbe appartenere appunto a quella 'vena' che ha permesso di sintetizzare con una rappresentazione simbolica, i bisogni naturali dell'umanità, una sorta di rappresentazione archetipica della fertilità; com'è noto, la fertilità è sempre incarnata dalla rappresentazione mitologica della Grande Madre.
Spero di essere stato utile
Dr. Domenico Bumbaca - Psicologo Psicoterapeuta
ad indirizzo Junghiano
https://www.PsicoanalistaRoma.it/
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 46.3k visite dal 16/10/2010.
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