Eccitazione

Gentile Utente,
è proprio così: testare il proprio funzionamento sessuale non serve a nulla, anzi, a dire il vero peggiora la situazione perchè l'ansia aumenta in modo significativo.

Ora, perchè ha bisogno di avere un'erezione "senza mani"? E' una sfida? Se riuscisse ad ottenerla sarebbe contento? Secondo me, dopo qualche giorno, la assalirebbero altri dubbi, e via ocn un'altra auto-verifica.

Cosa intende poi con lo psicologo "non è del ramo"? Ma le sedute le stanno servendo oppure no?

grazie della risposta gentile sig. Bulla..
per non del ramo intendo che non e' un sessuologo specializzato..mi fa parlare molto..io gli ho chiesto magari di fare una terapia mirata a correggere magari il pensiero limitante,ma lui mi ha detto che non fa tale terapia..
purtroppo per uno specializzato ci vogliono un sacco di soldi e io ora non posso permettermelo..
Non so quante sedute ci volgliano e se bisogna riscontrare risultati immediati..
mi auguro di si di cuore..
quanto a cio' che mi ha risposto le aggiungo che l'erezioni senza mani..e' quell erezione che si dovrebbe avere normalmente immagino io..
insomma come ho sempre avuto..e non capisco perche' ora io faccia fatica..non capisco come mai non abbia una reazione maschile normale..
e me ne faccio un problema..e da quando me 'sono fatto un problema tac..sparite..le erezioni spontanee,
ho solo quelle notturne.,(quindi fisiologicamente dovrei essere a posto)e quelle manuali..
Non so se sia una sfida,forse ultimamente la sto interpretando cosi'..come una sorta di rassicurazione che vado cercando..
2 settimane fa..lo poicologo ha cercato di rassicurarmi e ho avvertito benefici immediati nei giorni successivi..fino all ennesimo dubbio con autoverifica andata male..
2 mesi fa ho frequentato una ragazza..non mi piaceva molto ma avevo le reazioni giuste..ed ero sulle ali dell entusiasmo..
c'e' da dire che quando mi succedono cose di questo tipo mi abbatto facilmente..e sopratutto cio' che mi ha detto l andrologo e' stata come una mattonata in testa..quella frase" il suo e' un problema psicologico.."e io mi sono convinto di cio'..

Forse effettivamente in questo periodo mi manca una persona di riferimento..una ragazza con la quale condividere tutto..ma la paura di dare un fallimento a lei e a me stesso c'e' sempre..perche' se ste cose succedono da sole...
Spero di avere evaso i suoi dubbi..non sono uno bravo a fare descrizioni..
la ringrazio se vorra' ancora rispondermi,buona serata.

ma secondo lei se ne esce da questo periodo?

Gentile Signore,
lei non ha bisogno di uno psicologo "specializzato", come lo chiama lei, il Dr.Bulla ha perfettamente ragione nel suo scrivere.
Non ha un'eiaculazione precoce o altre disfunzioni sessuali, che necessitano di un approccio psico-sessuologico di coppia, il suo è un pensiero di tipo ossessivo, che con la psicoterapia si contiene e decondiziona.
Per sua conoscenza, l'erezione è un fenomeno vascolare , che per attuarsi ha bisogno di un normale flusso arterioso e di un corretto ritorno venoso,il tutto è strettamente connesso ai vissuti soggettivi e "relazionali", che l'influenzano profondamente.
Erezioni, senza stimolazioni manuali, non servono a conferirle potenza e salute sessuale.
Un saluto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

grzie per la suq cordiale risposta..aggiungo che mi sento un po demotivato per questa cosa..e come se avessi perso la fiducia in me..
probabilmente come dite voi sto ponendo troppa attenzione e non la vivo serenamente..
avete altri consigli da darmi per tirarmi fuori da questa mia demoralizzazione?
grazie mille

Gentile Utente,
purtroppo questa non è la sede, è impossibile fornirle un adeguato supporto psicologico via mail, come Lei stesso può immaginare.

Il fatto che sia un problema psicologico non è la fine del mondo: pensi se i Suo disturbi sessuali fossero causati da una malattia organica, che implichi l'utilizzo di iniezioni, di chirurgia, di farmaci, ecc.

la preferirebbe? davvero?

Uscire dalla demoralizzazione dipende solo da Lei, soprattutto se sceglie di non farsi curare in modo adeguato, per cui coraggio, cerchi di andare avanti.