Parzialismo sessuale
Salve dottore,
le scrivo per esporLe un problema, in realtà non saprei se definirlo esattamente così. Conduco una vita sessuale attiva come e giusto che sia alla mia età, sono maschio e omosessuale, ho un partner da circa un anno e ho rapporti sessuali esclusivi con lui. Premetto che le mie fantasie sessuali e piccole esperienze risalogono alla mia infanzia, circa 7-8 anni. Fin da piccolo oltre che essere attratto sessualmente da persone del mio stesso sesso sono altresì attratto da uomimi che abbiano le fossette sulle guance, è una particolartità che mi eccita tantissimo, mi da un piacere incredibile vederle toccarle e addirittura mi eccito anche solo a parlarne a scirverne. Questo mi provoca un'eccitazione e un desiderio sessuale a volte molto più intenso che gli atti sessuali in sé. Il problema è che in realtà io un pò provo vergogna per questa cosa al punto che nonn ne ho fino ad adesso trovato il coraggio di parlarne con il mio partner, che ovviamente ha le fossette sulle guance. Il fatto è che fino a poco tempo fa non sapevo come classificare questo feticismo e solo informandomi su internet ho scoperto chesi chiama "parzialismo". Nonostante abbia preso atto di questo e non sapendo definire la cosa: se sia uan patologia o meno, non ho ancora preso il coragggio di parlarne con il mio partner perché ho paura di essere giudicato come un "malato" un "perverso" in fondo lo so che il mio partenr mi ama e non penserebbe minimamente questo, però io ho lo stesso vergogna. Vorrei riuscire a liberarmi da questa vergogna e parlarne libemente con lui per poter vivere una vita sessuale che già è di per sè molto soddisfacente ma se lui sepesse anche questa cosa lo sarebbe ancora di più. Come posso fare?
le scrivo per esporLe un problema, in realtà non saprei se definirlo esattamente così. Conduco una vita sessuale attiva come e giusto che sia alla mia età, sono maschio e omosessuale, ho un partner da circa un anno e ho rapporti sessuali esclusivi con lui. Premetto che le mie fantasie sessuali e piccole esperienze risalogono alla mia infanzia, circa 7-8 anni. Fin da piccolo oltre che essere attratto sessualmente da persone del mio stesso sesso sono altresì attratto da uomimi che abbiano le fossette sulle guance, è una particolartità che mi eccita tantissimo, mi da un piacere incredibile vederle toccarle e addirittura mi eccito anche solo a parlarne a scirverne. Questo mi provoca un'eccitazione e un desiderio sessuale a volte molto più intenso che gli atti sessuali in sé. Il problema è che in realtà io un pò provo vergogna per questa cosa al punto che nonn ne ho fino ad adesso trovato il coraggio di parlarne con il mio partner, che ovviamente ha le fossette sulle guance. Il fatto è che fino a poco tempo fa non sapevo come classificare questo feticismo e solo informandomi su internet ho scoperto chesi chiama "parzialismo". Nonostante abbia preso atto di questo e non sapendo definire la cosa: se sia uan patologia o meno, non ho ancora preso il coragggio di parlarne con il mio partner perché ho paura di essere giudicato come un "malato" un "perverso" in fondo lo so che il mio partenr mi ama e non penserebbe minimamente questo, però io ho lo stesso vergogna. Vorrei riuscire a liberarmi da questa vergogna e parlarne libemente con lui per poter vivere una vita sessuale che già è di per sè molto soddisfacente ma se lui sepesse anche questa cosa lo sarebbe ancora di più. Come posso fare?
[#1]
Caro Ragazzo,
non credo si tratti di parzialismo o di feticismo sessuale, queste sono condizioni cliniche associate alla sfera della sessualità, che obbligano ad un comportamneto ed ad un contenuto ideico esclusivo ed ossessivo, propedeitico ed indispensabile al raggiungimento dell'orgasmo.
Da quello che leggo, mi sembra solo una sua preferenza, erotizzata, di un tratto estetico maschile, forse parlarne serenamente, le servità e disinnescare l'eccessiva carica erotica, che lei vi attribuisce.
auguri
non credo si tratti di parzialismo o di feticismo sessuale, queste sono condizioni cliniche associate alla sfera della sessualità, che obbligano ad un comportamneto ed ad un contenuto ideico esclusivo ed ossessivo, propedeitico ed indispensabile al raggiungimento dell'orgasmo.
Da quello che leggo, mi sembra solo una sua preferenza, erotizzata, di un tratto estetico maschile, forse parlarne serenamente, le servità e disinnescare l'eccessiva carica erotica, che lei vi attribuisce.
auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazzo, escluderei dalle Sue parole una perversione e Le sconsiglio di cercare in rete notizie e diagnosi. Non fanno altro che aumentare il disagio.
Si parla di perversione se quel comportamento (o fantasia) è il solo modo per eccitarsi e godere dell' incontro sessuale. Non mi pare sia così da quello che scrive.
Ma ciò che ritengo "pericoloso" per la Sua serenità e per la coppia è l'emozione della vergogna in una relazione intima.
Emozioni quali vergogna, rabbia, paura, ecc...con la buona sessualità non hanno nulla a che vedere e rischiano di creare dei muri nella coppia.
Diversa è la questione del pudore, che decisamente è utile e sano nella sessualità umana.
Pertanto Le suggerirei di spostarsi da una posizione drammatica della questione, ma di dirlo tranquillamente al Suo compagno, trovando anche il modo di guardare a se stesso con maggior affetto e gentilezza e senza sensi di colpa.
Saluti,
Si parla di perversione se quel comportamento (o fantasia) è il solo modo per eccitarsi e godere dell' incontro sessuale. Non mi pare sia così da quello che scrive.
Ma ciò che ritengo "pericoloso" per la Sua serenità e per la coppia è l'emozione della vergogna in una relazione intima.
Emozioni quali vergogna, rabbia, paura, ecc...con la buona sessualità non hanno nulla a che vedere e rischiano di creare dei muri nella coppia.
Diversa è la questione del pudore, che decisamente è utile e sano nella sessualità umana.
Pertanto Le suggerirei di spostarsi da una posizione drammatica della questione, ma di dirlo tranquillamente al Suo compagno, trovando anche il modo di guardare a se stesso con maggior affetto e gentilezza e senza sensi di colpa.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.3k visite dal 14/10/2010.
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