Disturbo d'ansia?
In passato mi è capitato sporadicamente episodi in cui avvertivo lo sitmolo
dello sbadiglio (non per noià, nè per sonno) senza riuscire a portarlo a termine, oppure di voer fare frequenti sospiri; ciò mi provocava solo un leggero fastidio, che tuttavia scompariva durnate la giornta.
Da qualche giorno questo disturbo è ricomparso in meaniera un po piu insistente e prolungata.
Negli ultimi due giorni ho avuto una sorta di 'attacco' da impossibilità di concludere un respiro completo durante la giornata ed infine ieri il problema si è ripresentato senza tregua per circa cun paio d'ore.
A differenza delle volte precedenti ho avvertito una sensazione di panico dovuta a nessun tipo di dolore, piuttosto alla sensazione di avere un 'macigno' all'altezza dello sterno che mi impedisse di fare entrare l'aria.
Mi sono recata al pronto soccorso dove mi hanno rilevato la presisone 130/75, la frequenza cardiaca 100.
Sono stata immediatamente rassicurata sulla normalità della mia efficienza cardiorespiratoria e l'ecg non ha rilevato alcun tipo di anomalia.
Pur non avendo mai sospettato ansiosamente di poter aver qualche tipo di disfunzione il mio 'problema respiratorio' non ha accennato miglioramenti neppure durante la visita.
Al termine della visita di pronto soccoros sono stata dimessa dopo aver assunto un'ansiolitico.(che sinceramente non mi ha trasmesso benessere immediato, non ho avuto problemi di sonno ma d'altra parte come non li ho mai avvertiti. E la sensazione di fame d'aria permane tutt'oggi).
Il rapporto ospedlaiero indicava un disturbo d'ansia e una terapia consigliata di xanax 0.25 1 cp x 3, e con rimando al medico curante di un'eventuale da parte di psicologo.
Ho 22 anni, studio senza sentirmi mai particolarmente sotto pressione.ho da sempre spesso avvertito un senso di 'insoddisfazione' generelae, pur avendo tuttavia una vita senza evidenti problemi.
I 'problemi' che posso aver rilevato nel corso degli anni sono quasi sempre di tipo relazionale: rimugino spesso,se non sempre, su qualunque tipo di relazione instauro(affettiva,sentimentale, famigliare...)
Rimuginazioni fatte sempre e solo tra me e me, perche esternamente credo di non aver mai voluto,far trasparire nulla di negativo.
Il consulto psicologico che eventulamente viene consigliato non lo ritengo inaccettabile... la sola cosa che mi crea un'ulteriore ansia è far accettare agli altri qualcosa che può sembrare a loro 'grave' a tal punto da ricorrere a questa soluzione, o inaspettato dal momento che non ho mai dato modo di pensare di averne bisogno. Francamente non so neppure se ne ho davvero bisogno.
Mi domando, di fronte a quanto ho tentato di spiegare, cosa si può fare? quale strada seguire? l'aiuto farmacologico (sarebbe la rpima volta),afforntare questi giorni come ne ho affrontati altri?
L'unica cosa di cui non penso di aver voglia è uno 'stravolgimento' della mia persona agli occhi dei miei familiari e di chi mi circonda.
Grazie
dello sbadiglio (non per noià, nè per sonno) senza riuscire a portarlo a termine, oppure di voer fare frequenti sospiri; ciò mi provocava solo un leggero fastidio, che tuttavia scompariva durnate la giornta.
Da qualche giorno questo disturbo è ricomparso in meaniera un po piu insistente e prolungata.
Negli ultimi due giorni ho avuto una sorta di 'attacco' da impossibilità di concludere un respiro completo durante la giornata ed infine ieri il problema si è ripresentato senza tregua per circa cun paio d'ore.
A differenza delle volte precedenti ho avvertito una sensazione di panico dovuta a nessun tipo di dolore, piuttosto alla sensazione di avere un 'macigno' all'altezza dello sterno che mi impedisse di fare entrare l'aria.
Mi sono recata al pronto soccorso dove mi hanno rilevato la presisone 130/75, la frequenza cardiaca 100.
Sono stata immediatamente rassicurata sulla normalità della mia efficienza cardiorespiratoria e l'ecg non ha rilevato alcun tipo di anomalia.
Pur non avendo mai sospettato ansiosamente di poter aver qualche tipo di disfunzione il mio 'problema respiratorio' non ha accennato miglioramenti neppure durante la visita.
Al termine della visita di pronto soccoros sono stata dimessa dopo aver assunto un'ansiolitico.(che sinceramente non mi ha trasmesso benessere immediato, non ho avuto problemi di sonno ma d'altra parte come non li ho mai avvertiti. E la sensazione di fame d'aria permane tutt'oggi).
Il rapporto ospedlaiero indicava un disturbo d'ansia e una terapia consigliata di xanax 0.25 1 cp x 3, e con rimando al medico curante di un'eventuale da parte di psicologo.
Ho 22 anni, studio senza sentirmi mai particolarmente sotto pressione.ho da sempre spesso avvertito un senso di 'insoddisfazione' generelae, pur avendo tuttavia una vita senza evidenti problemi.
I 'problemi' che posso aver rilevato nel corso degli anni sono quasi sempre di tipo relazionale: rimugino spesso,se non sempre, su qualunque tipo di relazione instauro(affettiva,sentimentale, famigliare...)
Rimuginazioni fatte sempre e solo tra me e me, perche esternamente credo di non aver mai voluto,far trasparire nulla di negativo.
Il consulto psicologico che eventulamente viene consigliato non lo ritengo inaccettabile... la sola cosa che mi crea un'ulteriore ansia è far accettare agli altri qualcosa che può sembrare a loro 'grave' a tal punto da ricorrere a questa soluzione, o inaspettato dal momento che non ho mai dato modo di pensare di averne bisogno. Francamente non so neppure se ne ho davvero bisogno.
Mi domando, di fronte a quanto ho tentato di spiegare, cosa si può fare? quale strada seguire? l'aiuto farmacologico (sarebbe la rpima volta),afforntare questi giorni come ne ho affrontati altri?
L'unica cosa di cui non penso di aver voglia è uno 'stravolgimento' della mia persona agli occhi dei miei familiari e di chi mi circonda.
Grazie
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Gentile ragazza, dalla descrizione sembra proprio si tratti di ansia. Uno dei modi in cui l'ansia si manifesta è con preoccupazioni o fastidi relativi alle funzioni vitali, fra cui la respirazione. La cosa migliore a questo punto è fare delle visite specialistiche mirate per l'ansia, dato che la situazione cardiorespiratoria è stata trovata a posto. Dovrebbe rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia. I percorsi indicati per questo genere di disturbi possono essere anche brevi, ma è necessario seguire le indicazioni che riceverà.
Può leggere questi articoli per farsi un'idea di che cos'è la psicoterapia e di quali sono alcuni dei principali indirizzi terapeutici, per scegliere un terapeuta:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Cordiali saluti
Può leggere questi articoli per farsi un'idea di che cos'è la psicoterapia e di quali sono alcuni dei principali indirizzi terapeutici, per scegliere un terapeuta:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Utente,
se vuole fare un ulteriore approfondimento, giusto per scrupolo, può sentire il parere di un pneumologo.
Quando i sintomi, come quelli che ci ha descritto, non hanno una chiara origine medica è probabile che siano legati ad un disturbo d'ansia.
I migliori risultati nel trattamento dell'ansia si ottengono associando trattamento farmacologico e psicoterapia cognitivo-comportamentale: per quanto riguarda l'indicazione farmacologica sarebbe bene sentire il parere di uno psichiatra.
Per avere maggiori informazioni sull'ansia può leggere questo articolo, così intanto Lei stessa inizia a capire se nel Suo caso c'entra oppure no
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
"L'unica cosa di cui non penso di aver voglia è uno 'stravolgimento' della mia persona agli occhi dei miei familiari e di chi mi circonda."
Lei ha una strana idea della psicoterapia: non si stravolge nulla, ma insieme terapeuta e paziente cercano soluzioni più adattive, basate sulla collaborazione e sull'empatia.
In ogni caso capisco la Sua reticenza, perchè è piuttosto comune: si prenda quindi tutto il tempo necessario per decidere.
se vuole fare un ulteriore approfondimento, giusto per scrupolo, può sentire il parere di un pneumologo.
Quando i sintomi, come quelli che ci ha descritto, non hanno una chiara origine medica è probabile che siano legati ad un disturbo d'ansia.
I migliori risultati nel trattamento dell'ansia si ottengono associando trattamento farmacologico e psicoterapia cognitivo-comportamentale: per quanto riguarda l'indicazione farmacologica sarebbe bene sentire il parere di uno psichiatra.
Per avere maggiori informazioni sull'ansia può leggere questo articolo, così intanto Lei stessa inizia a capire se nel Suo caso c'entra oppure no
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
"L'unica cosa di cui non penso di aver voglia è uno 'stravolgimento' della mia persona agli occhi dei miei familiari e di chi mi circonda."
Lei ha una strana idea della psicoterapia: non si stravolge nulla, ma insieme terapeuta e paziente cercano soluzioni più adattive, basate sulla collaborazione e sull'empatia.
In ogni caso capisco la Sua reticenza, perchè è piuttosto comune: si prenda quindi tutto il tempo necessario per decidere.
[#3]
Ex utente
Gentili dottori,
scrivo 'aggiornando' questo post poichè a distanza di un anno oggi mi ritrovo nella situazione in cui potrei riscrivere esattamente quanto illustratovi sopra.
Un moneto cosi intenso, come quello (di cui sopra) che mi portò al pronto soccorso dove mi venne 'diagnosticato' un attacco di panico è rimasto l'unico; tuttavia gli attacchi di 'fame d'aria' che mi costringono a tentare di sbadigliare in continuazione nel tentativo di portare a termine un respiro che avverto come incompleto sono stati nell'arco di un anno piu o meno costanti se si considera che a distanza di un1-2 mesi mi ritrovavo per qualche giorno con questo fastidioso sconveniente.
Durante questo periodo non ho mai fatto uso di ansiolitici, neppure iniziato la terapia che prevedeva xanax indicatomi post-pronto soccorso.
Ho assunto compresse di valeriana (2 compresse da 45mg per volta)...a volte ho avuto la sensazione che sia l'atto in sè di prenderle a indurre a calmare la mia ansia, questo perchè in momenti di ansia piu intensa dall'assunzione di una compressa non ho mai ricavato grandi benefici.
Mi ritrovo ad affrontare niente piu niente meno che i problemi di vita quotidiana di una studentessa di 22 anni che vorrebbe temrinare gli studi pure sentendosi un po 'impiccata con i tempi', scontri e rancori in alcuni legami affettivi.
scrivo 'aggiornando' questo post poichè a distanza di un anno oggi mi ritrovo nella situazione in cui potrei riscrivere esattamente quanto illustratovi sopra.
Un moneto cosi intenso, come quello (di cui sopra) che mi portò al pronto soccorso dove mi venne 'diagnosticato' un attacco di panico è rimasto l'unico; tuttavia gli attacchi di 'fame d'aria' che mi costringono a tentare di sbadigliare in continuazione nel tentativo di portare a termine un respiro che avverto come incompleto sono stati nell'arco di un anno piu o meno costanti se si considera che a distanza di un1-2 mesi mi ritrovavo per qualche giorno con questo fastidioso sconveniente.
Durante questo periodo non ho mai fatto uso di ansiolitici, neppure iniziato la terapia che prevedeva xanax indicatomi post-pronto soccorso.
Ho assunto compresse di valeriana (2 compresse da 45mg per volta)...a volte ho avuto la sensazione che sia l'atto in sè di prenderle a indurre a calmare la mia ansia, questo perchè in momenti di ansia piu intensa dall'assunzione di una compressa non ho mai ricavato grandi benefici.
Mi ritrovo ad affrontare niente piu niente meno che i problemi di vita quotidiana di una studentessa di 22 anni che vorrebbe temrinare gli studi pure sentendosi un po 'impiccata con i tempi', scontri e rancori in alcuni legami affettivi.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 21.3k visite dal 13/10/2010.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.