Non ce la facio più... ho solo voglia di finirla qui!
Scusate la schiettezza del mio "oggetto", ma ho paura della vita e di quello che sta accadendo. Ho 30 anni e tutto è cominciato tre anni fa quando son stato lasciato dalla mia ex ragazza. Ho fatto un ciclo di psicoterapia per capire da dove partisse il mio malessere e devo dire che inizilamente ha funzionato oppure mi son convito che avesse funzionato. Ma un lato di me è sempre stato male! In relatà ho anche un grosso problema che non son riuscito a confidare a nessuno e cioè la mia presunta bisessualità. perchè? Semplice, ho provato a conoscere via web un pò di uomini maturi e trovavo piacere nel vederli nudi, così come trovavo piacere nei rapporti con la mia ex compagna (giuro che è così). Ho paura di questi miei gusti perchè non riuscirei mai ad accettare una cosa simile! Ho sempre creduto che la mia voglia di vedere uomini maturi sia stata spinta dalla consapevolezza delle dimensioni del mio pene (reputo non all'altezza di quello degli altri) e soprattutto a quel "gioco" che da piccolo facevo con un mio cugino: ci scambiavamo le prime penetrazioni. Ho sempre cercato di rimuovere quel periodo, ma puntualmente mi ha bussato alla porta della vita. Con questo mio cugino il rapporto di parentela è sempre stato bellissimo nonostante quegli episodi. Oggi son distrutto perchè non ho la voglia di continuare: mi informo spesso sul web possibili metodi di suicidio indolore o spero che una calamità possa prendersi la mia vita. Am ho timore di far star male mia madre e la mia famiglia. Ma il peso che sto portando addosso è davero pesante. Mi sveglio la mattina con una sensazione di completa infelicità. E peggio ancora al momento sto sentendo una ragazza per la quale ho nutrito interesse ma che ho paura io non possa riuscire ad amare o apprezzare. So che tutto quello che scrivo è confusionario ma non so come spiegare il tutto e da dove partire. Ho solo davvero voglia di urlare, piangere, lascire tutto e tutti e andarmene per sempre. Sperare in una reincarnazione che possa darmi una vita migliore di questa! Capite che cosa riesco a pensare? Anche adesso che sto qui a scrivere pensavo potesse servirmi a qualcosa ma invece mi fa sentire un forte dolore al petto e la terribile voglia di abbandonare tutto.
[#2]
Ex utente
Salve, la terapia è durata circa un anno e insieme alla terapista si era deciso di non continuare perchè eravamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo: capire la mia paura del giudizio e imparare a considerare nuove strade da percorrere nei rapporti con la gente. Devo ammettere che lì per lì ero molto soddisfatto del risultato. Ma a distanza di un anno e mezzo, mi rendo conto che la mia paura di aprirmi è ancora tanta. Mi rendo conto che troppe cose in me non vanno e che forse ho sbagliato ancora una volta! non so cosa mi stia succedendo! Davvero non lo capisco! ho solo tantissima volgia di non essere mai nato e non aver mai vissuto! Gurado la gente attorno a me felce e serena (potrebero anche loro avere mille problemi, ma son felici). Non riesco a vedere una via di uscita al mio problema.
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"ma un lato di me è sempre stato male" - "un grosso problema che non sono riuscito a confidare a nessuno"- quindi non ne ha mai parlato con la sua terapeuta?
La via d'uscita per la sua forte sofferenza è quella di riprendere la terapia o con la professionista che l'ha già seguita oppure con un nuovo terapeuta.
Sta a lei decidere. E' importante però che lei riesca ad affidarsi e ad affrontare senza reticenze ciò che la fa star male.
Un buon terapeuta la può senz'altro aiutare a farlo creando insieme a lei quel clima di mutua fiducia indispensabile per un buon svolgimento della terapia.
Molti auguri
La via d'uscita per la sua forte sofferenza è quella di riprendere la terapia o con la professionista che l'ha già seguita oppure con un nuovo terapeuta.
Sta a lei decidere. E' importante però che lei riesca ad affidarsi e ad affrontare senza reticenze ciò che la fa star male.
Un buon terapeuta la può senz'altro aiutare a farlo creando insieme a lei quel clima di mutua fiducia indispensabile per un buon svolgimento della terapia.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Ex utente
non sono mai riuscito a confidarlo alla mia terapeuta... è davvero troppo difficile parlarne! E se sapere che non son normale mi farebbe stare ancora peggio! Non accetterei la possibilità di essere bisessuale o omosessuale! Nulla contro, ma non mi ci ritroverei! E poi, perchè mi piacciono le donne? Perchè cerco costanetemente l'amore e se poi ci sta una interessata non ho stimoli per andare avanti? Son troppe le domande e non riesco a sopportare il mio stato di insoddisfazione! Non lo sopporto.
[#5]
"non sono mai riuscito a confidarlo alla mia terapeuta".
Il fatto di parlare senza reticenze al terapeuta non è certo finalizzato ad un giudizio che lei teme anche da parte di se stesso e che tenta di sfuggire arrovellandosi nei dubbi e nei sensi di colpa.
E' invece finalizzato a sconfiggere il suo stato di insoddisfazione e il suo malessere e a trovare la serenità che lei vede per ora solo negli altri ma che non riesce a trovare in se stesso.
Cordialmente
Il fatto di parlare senza reticenze al terapeuta non è certo finalizzato ad un giudizio che lei teme anche da parte di se stesso e che tenta di sfuggire arrovellandosi nei dubbi e nei sensi di colpa.
E' invece finalizzato a sconfiggere il suo stato di insoddisfazione e il suo malessere e a trovare la serenità che lei vede per ora solo negli altri ma che non riesce a trovare in se stesso.
Cordialmente
[#6]
Gentile Utente,
non posso che essere d'accordo con la Collega. La terapeuta non è lì a giudicarLa, ma ad aiutarLa, come Lei stesso ha potuto apprezzare.
Anzichè logorarsi con tali vissuti, vale la pena fare qualcosa per stare meglio. Non crede?
non posso che essere d'accordo con la Collega. La terapeuta non è lì a giudicarLa, ma ad aiutarLa, come Lei stesso ha potuto apprezzare.
Anzichè logorarsi con tali vissuti, vale la pena fare qualcosa per stare meglio. Non crede?
[#7]
Ex utente
quindi mi consigliate di riprendere la terapia? Ma la paura è davvero tanta! Si può non accettare se stessi e aver paura di ammettere che un vissyto mi abbia cambiato e rovinato tutta la vita? Non riesco a capire quale è la cosa giusta da fare. Non riesco a non pensare che tutta la mia vita è davero uno schifo! Scusatemi lo sfogo ma è così! non riesco ad accettarmi. Si può lavorare su se stessi e devo ammettere che l'ho fatto. Ma accettarsi è difficilissimo.
[#8]
Certamente, Le consiglio la psicoterapia.
Sento la Sua paura. Però dinnanzi alla paura possiamo scegliere se:
- rimanere paralizzati e inerme
- decidere di affrontare la paura con tutte le difficoltà che incontriamo.
Ben inteso che la prima scelta APPARENTEMENTE è la più semplice e non ci espone alla paura, perchè finiremo con evitare la cosa, pagando però un prezzo altissimo.
Accettare se stessi e modificare l'idea di autostima è uno degli obiettivi della psicoterapia.
Ne parli con la Sua terapeuta, dal momento che mi pare di capire si era già trovato bene.
Saluti,
Sento la Sua paura. Però dinnanzi alla paura possiamo scegliere se:
- rimanere paralizzati e inerme
- decidere di affrontare la paura con tutte le difficoltà che incontriamo.
Ben inteso che la prima scelta APPARENTEMENTE è la più semplice e non ci espone alla paura, perchè finiremo con evitare la cosa, pagando però un prezzo altissimo.
Accettare se stessi e modificare l'idea di autostima è uno degli obiettivi della psicoterapia.
Ne parli con la Sua terapeuta, dal momento che mi pare di capire si era già trovato bene.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.5k visite dal 11/10/2010.
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