conseguenze di malattia oncologica

buonasera ,mio marito 58 anni, è stato operato di prostatectomia radicale in seguito a adenocarcinoma prostatico da quasi 3 mesi. premetto che aveva subito 10 anni fa un intervento di angioplastica (portatore di stent coronarico)e aveva ripreso benissimo la sua vita di sempre.invece, dopo questo ultimo intervento ,superato benissimo dal punto di vista fisico (nessuna terapia radiante post operatoria),continua a dire che è un "parassita" e che "fatica "a vivere.Io e i dottori abbiamo fatto molta pressione affinchè si operasse,perchè
lui non voleva assolutamente sottoporsi all'intervento, nn aveva nessun disturbo e il problema è uscito dopo un controllo annuale del p.s.a. Lui voleva ignorare il problema,consapevole del fatto che avrebbero potuto esserci conseguenze gravi(incontinenza- impotenza).l'incontinenza nn c'è stata, l'impotenza in parte sì. la ripresa della vita attiva e lavorativa è avvenuta circa dopo un mese e ,sulle prime ,sembrava andasse tutto bene,era di ottimo umore e lo vedevo rifiorire giorno x giorno. ha avuto problemi ad evacuare e li ha ancora ,ma di grave nulla. adesso lui continua a ripetere che ha sbagliato a farsi operare e che "vivere così nn gli interessa xk questa nn è + la sua vita". nn vuole neanche + fare controlli e nn vuole + vedere un medico.in certi momenti sembra quello di sempre in altri è fragile e passivo. io nn so come aiutarlo,ma mi sento responsabile del suo stato di profonda frustrazione.
io nn so valutare se il suo stato sia dovuto a reali problemi fisici,nn è mai stato un ipocondriaco,ma comincio a pensare che si stia lasciando andare...come posso aiutarlo? io ho un lavoro di grande responsabilità e sento che sto perdendo anch'io il contatto con la realtà ,nn riesco a concentrarmi nel mio lavoro xk nn trovo un canale x aiutarlo ed uscire da questa situazione che ci fa soffrire entrambi.grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile signora, sembra che suo marito sia abbattuto e probabilmente in uno stato depressivo. Sarebbe importante che si facesse visitare da uno psichiatra o uno psicologo/psicoterapeuta, ma se non vuole andarci, dovrebbe consultarlo prima lei. In tal modo, potrà ricevere indicazioni su come fare, eventualmente, per coinvolgerlo in un trattamento.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2009 al 2022
Ex utente
ringrazio infinitamente per la cortese e sollecita risposta.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Prego, le faccio i miei migliori auguri.

Cordiali saluti
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