La mia ragazza è borderline
Gentili dottori
Vi scrivo poichè stremato, sento di aver bisogno di un consiglio ma da chi ne sà più di me... Vi spiego tutto
La mia ragazza è Borderline. Diagnosi fatta da 5 diversi psichiatri, tutti che dicono la stessa cosa, presso cui è stata in cura diverso tempo.
La situazione è diventata insostenibile, emotivamente pesante da sopportare per me. Il mio amore per lei è grande, ma purtroppo spesso arrivo a sacrificare me stesso per far star bene lei. Purtroppo anche la distanza non ci aiuta, lei abita a 200 km da me e non possiamo vederci tutti i giorni. Io ormai penso di aver sviluppato una "co dipendenza", vivo in funzione di lei, penso a lei tutto il giorno, anniento me stesso per lei e faccio tanti sacrifici per poter stare con lei. Cerco continuamente rassicurazioni sul nostro rapporto, ma lei non può darmele poichè è sempre in bilico, è attratta dal sesso, non ha mai le idee chiare. Personalmente penso (e ribadisco PENSO) che lei abbia anche un DOC da relazione, poichè tende sempre a farsi domande sul nostro rapporto e cerca sempre qualcosa che non vada, nonostante sia conscia di star bene con me soprattutto quando stiamo insieme.
Io sono sempre in pensiero, non riesco a vivere in maniera tranquilla, ho sempre ansia, ho paura che mi abbandoni e lei non fa nulla per rassicurarmi. Ho paura di questa co dipendenza. Non so veramente cosa fare, alle volte vorrei staccarmi totalmente da lei, ma poi penso a quanto la amo e non ci riesco, vorrei tanto che il nostro fosse un rapporto sano ma non so davvero cosa fare, come comportarmi.
Cosa devo fare per uscire da questo vortice?
Vi prego aiutatemi...
Grazie in anticipo!
Vi scrivo poichè stremato, sento di aver bisogno di un consiglio ma da chi ne sà più di me... Vi spiego tutto
La mia ragazza è Borderline. Diagnosi fatta da 5 diversi psichiatri, tutti che dicono la stessa cosa, presso cui è stata in cura diverso tempo.
La situazione è diventata insostenibile, emotivamente pesante da sopportare per me. Il mio amore per lei è grande, ma purtroppo spesso arrivo a sacrificare me stesso per far star bene lei. Purtroppo anche la distanza non ci aiuta, lei abita a 200 km da me e non possiamo vederci tutti i giorni. Io ormai penso di aver sviluppato una "co dipendenza", vivo in funzione di lei, penso a lei tutto il giorno, anniento me stesso per lei e faccio tanti sacrifici per poter stare con lei. Cerco continuamente rassicurazioni sul nostro rapporto, ma lei non può darmele poichè è sempre in bilico, è attratta dal sesso, non ha mai le idee chiare. Personalmente penso (e ribadisco PENSO) che lei abbia anche un DOC da relazione, poichè tende sempre a farsi domande sul nostro rapporto e cerca sempre qualcosa che non vada, nonostante sia conscia di star bene con me soprattutto quando stiamo insieme.
Io sono sempre in pensiero, non riesco a vivere in maniera tranquilla, ho sempre ansia, ho paura che mi abbandoni e lei non fa nulla per rassicurarmi. Ho paura di questa co dipendenza. Non so veramente cosa fare, alle volte vorrei staccarmi totalmente da lei, ma poi penso a quanto la amo e non ci riesco, vorrei tanto che il nostro fosse un rapporto sano ma non so davvero cosa fare, come comportarmi.
Cosa devo fare per uscire da questo vortice?
Vi prego aiutatemi...
Grazie in anticipo!
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Gentile utente,
Innanzitutto un consiglio è quello di evitare i termini tecnici laddove non abbiano un significato preciso.
"un DOC da relazione" non corrisponde ad alcuna diagnosi, il DOC non è prodotto dalle relazioni si applica alle relazioni così come ad ogni altra cosa. Inoltre la possessività e la gelosia rispetto ad una relazione sentimentale/sessuale non costituiscono sempre un modello di tipo "ossessivo", talvolta sono un equivalente umorale.
Se la diagnosi è di disturbo di personalità borderline, oppure di personalità borderline, senza disturbo, oppure di tratti di personalità borderline, sono cose diverse. Inoltre si tratta di una diagnosi a basso grado di "stabilità" e di concordanza (in questo caso si direbbe di no perché lei dice che 5 psichiatri diversi l'hanno confermata).
In ogni caso, visto che questa diagnosi comporta genericamente una "instabilità", è evidente che questa investe le relazioni della persona.
Se Lei vuole sapere come gestire questa situazione, sarebbe opportuno che lo facesse secondo uno scopo, al momento ne parla in maniera ambivalente.
Può comunque richiedere lei una consulenza psicologica per questo.
Innanzitutto un consiglio è quello di evitare i termini tecnici laddove non abbiano un significato preciso.
"un DOC da relazione" non corrisponde ad alcuna diagnosi, il DOC non è prodotto dalle relazioni si applica alle relazioni così come ad ogni altra cosa. Inoltre la possessività e la gelosia rispetto ad una relazione sentimentale/sessuale non costituiscono sempre un modello di tipo "ossessivo", talvolta sono un equivalente umorale.
Se la diagnosi è di disturbo di personalità borderline, oppure di personalità borderline, senza disturbo, oppure di tratti di personalità borderline, sono cose diverse. Inoltre si tratta di una diagnosi a basso grado di "stabilità" e di concordanza (in questo caso si direbbe di no perché lei dice che 5 psichiatri diversi l'hanno confermata).
In ogni caso, visto che questa diagnosi comporta genericamente una "instabilità", è evidente che questa investe le relazioni della persona.
Se Lei vuole sapere come gestire questa situazione, sarebbe opportuno che lo facesse secondo uno scopo, al momento ne parla in maniera ambivalente.
Può comunque richiedere lei una consulenza psicologica per questo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Grazie della risposta innanzitutto.
Probabilmente lei ha ragione, non bisogna usare termini tecnici soprattutto da parte mia, visto che è probabile che spesso non so di cosa parlo. L'ho fatto semplicemente poichè voglio darmi una risposta, a tanti dubbi e tanti interrogativi!
Il mio scopo è sicuramente quello di continuare a stare affianco a lei, ma non so davvero come fare per vivermela serenamente, per evitare di farmi coinvolgere troppo emotivamente dai suoi problemi e dalle sue paure, poichè penso che sia addirittura controproducente... nel senso che se vengo coinvolto troppo, stiamo male in due e nessuno aiuta l'altro. Non voglio vivere in funzione di lei, semplicemente con lei voglio avere un rapporto sano!
E' un brutto circolo vizioso... ma io voglio stare con lei... Ed è per questo che cerco consigli, da chi può aiutarmi...!
Probabilmente lei ha ragione, non bisogna usare termini tecnici soprattutto da parte mia, visto che è probabile che spesso non so di cosa parlo. L'ho fatto semplicemente poichè voglio darmi una risposta, a tanti dubbi e tanti interrogativi!
Il mio scopo è sicuramente quello di continuare a stare affianco a lei, ma non so davvero come fare per vivermela serenamente, per evitare di farmi coinvolgere troppo emotivamente dai suoi problemi e dalle sue paure, poichè penso che sia addirittura controproducente... nel senso che se vengo coinvolto troppo, stiamo male in due e nessuno aiuta l'altro. Non voglio vivere in funzione di lei, semplicemente con lei voglio avere un rapporto sano!
E' un brutto circolo vizioso... ma io voglio stare con lei... Ed è per questo che cerco consigli, da chi può aiutarmi...!
[#3]
Gentile utente,
bisogna che chiarisca se lo scopo finale deve essere quello che ha detto adesso, oppure "uscire dal vortice", oppure altro, perché il problema a questo punto, diagnosi a parte, è il problema di una persona che voglia gestire una relazione con un'altra in considerazione del fatto che l'altra ha delle particolarità comportamentali, che siano o meno "patologiche" (non lo so direttamente e come le dicevo ci sono distinzioni da fare su quella diagnosi).
Pertanto se la cosa le sta creando problemi può chiedere consulenza ad uno psicologo. Le trasferisco il consulto nell'area psicologia perché possano risponderle.
bisogna che chiarisca se lo scopo finale deve essere quello che ha detto adesso, oppure "uscire dal vortice", oppure altro, perché il problema a questo punto, diagnosi a parte, è il problema di una persona che voglia gestire una relazione con un'altra in considerazione del fatto che l'altra ha delle particolarità comportamentali, che siano o meno "patologiche" (non lo so direttamente e come le dicevo ci sono distinzioni da fare su quella diagnosi).
Pertanto se la cosa le sta creando problemi può chiedere consulenza ad uno psicologo. Le trasferisco il consulto nell'area psicologia perché possano risponderle.
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>>> Cosa devo fare per uscire da questo vortice?
Vi prego aiutatemi...
>>>
Gentile utente, quella che ci sta facendo è una vera e propria richiesta d'aiuto, che però non possiamo soddisfare online. I problemi relazionali possono essere delicati e complicati da risolvere, non sono problemi "di serie B", e proprio per questo devono essere trattati in maniera appropriata, attraverso interventi di persona.
Oltretutto nelle altre richieste di consulto ci ha spiegato che in passato ha sofferto d'ipocondria, ansia e depressione e che è stato in cura, per questi problemi. La cosa migliore, quindi, è iniziare a parlare con i suoi curanti di questo nuovo problema, anche perché il suo invischiamento con questa ragazza potrebbe avere a che fare in qualche modo con gli altri problemi di cui ha sofferto. Perciò è corretto valutare il quadro completo.
Cordiali saluti
Vi prego aiutatemi...
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Gentile utente, quella che ci sta facendo è una vera e propria richiesta d'aiuto, che però non possiamo soddisfare online. I problemi relazionali possono essere delicati e complicati da risolvere, non sono problemi "di serie B", e proprio per questo devono essere trattati in maniera appropriata, attraverso interventi di persona.
Oltretutto nelle altre richieste di consulto ci ha spiegato che in passato ha sofferto d'ipocondria, ansia e depressione e che è stato in cura, per questi problemi. La cosa migliore, quindi, è iniziare a parlare con i suoi curanti di questo nuovo problema, anche perché il suo invischiamento con questa ragazza potrebbe avere a che fare in qualche modo con gli altri problemi di cui ha sofferto. Perciò è corretto valutare il quadro completo.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 15.7k visite dal 09/10/2010.
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