Paura del parto e di tutto

Buongiorno sono una ragazza di 28 anni in attesa di un bebè. Ho scritto qui diverse volte e ho sempre avuto risposte che un pò mi rassicuravano.
Oggi sono qui in cinta di 6 mesi di un maschietto di nome Matteo, e il mio problema è questo.
Oltre a tutti i problemi che ho già avuto in passato paura di far male a qualcuno paura del buio diverse paure/fobie paura di perdere il controllo che qui ho già raccontato e che raccontare sarebbe troppo lungo....2 interruzzioni volute per paura di...non saprei l'idea di avere figli mi ha terrorizzato non mi ha mai fatto stare serena e tranquilla ..(premetto che per chi mi conosce che mi ha risposto su questo forum sa che tutto è dovuto cmq a degli eventi molto spiacevoli passati)...io mi ritrovo qui incinta da ormai sei mesi come ho già detto e con un bambino o meglio il mio bambino che non sento ancora mio cerco di spiegarmi meglio.
Non ho più saputo andare a interrompere la grav.. (non riesco neanche a scriverlo) questo perchè qualcosa dentro me mi ha fatto capire che non potevo più andare li a fare.....
Una mattina di Aprile 2010 mi sentivo di aspettare un bambino non mi arrivavano e poi non so avevo interrotto una grav..a novembre 2009 e una nel 2005 bhe sono proprio una casinista.e non so nonostante abbiamo cercato di stare attenti il più possibile io mi sono ritrovata cosi.
La mia reazione è stata di ..non saprei esprimerla è stata "o mio dio"lo sapevo lo sentivo qualcosa dentro me non so ne ero certa.
Li per li ho abbracciato il mio fidanzato ovviamente lui terrorizzato dopo che non avrebbe mai voluto non tenerlo la prima volta anzi, ma io da cattiva (cosa che non sono mai stata) ho detto a novembre io non lo voglio e sono andata a fare quello con non so freddezza con rabbia con qualcosa di marcio dentro me) ...
quindi quando poi ad Aprile di quest'anno lui non si aspettava minimamente che io fossi in cinta era troppo sicuro di essere stato attento era terrorizzato io per l'ennesima volta più di lui e iniziai ancora a direw non lo voglio a stare male a piangegere a fare scene da idiota che invecie a 30 anni è ridicolo fare tutto per non prendermi la responsabilità di una creatura che non ha chiesto di venire al mondo.Non ho stima di me ...si vede? Riappacificandomi con il cervello parlai al mio genecologo e dissi le mie paure dissi che non ero sicura non tenerlo gli chiedevo quanto tempo avessi ma alla fine non presi mai una decisione ne di tenerlo ne il contrario lasciai andare le cose da sole.Solo una mattina mi dissi piangendo disperata ma è possibile che solo io abbia tutte questa paure cosa sarà mai avere n figlio anche per una come me posso essere mamma anche io??!!!! non so mi chiamò il genecologo a dirmi mi raccomando faccia veloce per gli esami che se ha deciso domani la posso già operare. non ho avuto il coraggio di prlargli di dirgli che ancora non ero convinta e cosi lasciai andare le cose da sole e cambiai 3 genecologi.Cosa pensa che mi sia successo ho razionalizzato?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, ci ha ormai scritto diverse volte, presentando grosso modo sempre lo stesso problema d'ansia, per il quale, a questo punto, credo sia giunto il momento di far qualcosa di concreto.

Dovrebbe rivolgersi a uno specialista, per far sì di non aver bisogno di chiedere continuamente rassicurazioni. Infatti, in questi casi il rischio è che ricevere rassicurazioni sul momento la faccia stare un po' meglio, ma che alla lunga confermi proprio che lei ha un problema d'ansia, rendendoglielo sempre più presente.

Ecco perché, continuando a rassicurarla, le renderemmo un pessimo servizio.

Si rivolga a uno psicologo di persona, e chieda un parere sulla sua ansia in generale, più che su degli episodi ansiogeni in particolare.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Buongiorno Dottore, intanto grazie per avermi risposto.
Volevo dirle che Lei ha ragione ma per problemi di tempo e lavoro non riesco mai ad avere del tempo libero. Non solo uno specialista costa troppo e io non posso permettermelo se non ero già andata di sicuro ci sono anche quelli della mutua si vero ma non so perchè nn mi fido nn solo tra quelli che ho trovato non mi sono sentita a mio agio nel senso che non miravano il mio reale problema e non mi sentivo capita e poi mi vogliono dare farmaci ma io non ci penso neanche. Dottore Lei non conosce qualcuno di bravo a Milano da indicarmi?
comunque vedrò di stare meglio e di accettare questa gravidanza nel modo migliore anche perchè lui non ha chiesto di venire al mondo.
Posso solo chiederle una cosa ? ma dopo 2 interruzioni far nascere un bambino come potri prenderla non so perchè ho paura ..potrebbe succedermi qualcosa a livello psicologico? e poi tra un po devo iniziare il corso in ospedale potri raccontare e spiegare i miei problemi a qualcuno li all'interno? Sa che mi vergogno e non so se riesco a parlare dei miei problemi ? di persona?
Bhe spero di avere qualche delucidazione in merito.
Intanto grazie e spero di stare bene
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Può contattarmi privatamente, se desidera dei nominativi di colleghi per consulenze private nella sua zona. Per riferimenti nel servizio pubblico, i colleghi le potranno dare delucidazioni anche qui.

La mancanza di tempo non può essere una motivazione sufficiente per evitare di farsi aiutare. Altrimenti vorrebbe dire che ha cose più importanti del suo problema, da fare, ma solo lei può decidere quanto bisogno d'aiuto ha. Quello che è certo, è che problemi oltre una certa gravità non si risolvono con il "consiglio" estemporaneo per email, per questo non posso rispondere alle sue domande: facendolo, scadrei nel banale, perché non la conosco e qualunque risposta non sarebbe calzante alla situazione, sarebbe solo generica.

Se però dice di avere difficoltà a parlarne, la comprendo, e le dico che questa non è una cosa in più, ma fa anche questo parte del suo problema. Forzarsi a parlarne con uno specialista potrebbe essere proprio il primo passo per iniziare a uscirne.

Può certamente accennare al fatto che ha delle paure e dei dubbi, dove si recherà a fare il suo corso, e chiedere se possono farla parlare con uno psicologo.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora, a Milano ci sono moltissime strutture pubbliche che possono fare al caso Suo.
Sopratutto diventa importante avere un supporto psicologico prima e dopo il parto.

In particolare Le suggerisco:

- il servizio di psicologia clinica dell'ospedale San Carlo, diretto dal dr. Giorgio De Isabella

- il servizio di psicologia clinica Ville Turro-San Raffaele

- il servizio di psicologia clinica dell'ospedale Niguarda

- Clinica Mangiagalli Via Commenda Tel. 02/55032929

-Consultorio Familiare Genitori oggi Via della Commenda 37 Tel. 02/54120224



Saluti,
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile ragazza,
a mio parere è evidente che se le altre volte è ricorsa all'aborto volontario mentre stavolta no qualche differenza c'è, nel senso che io non credo che stavolta abbia semplicemente lasciato passare il tempo perchè lei sapeva perfettamente che quel "semplicemente" avrebbe comportato il diventare madre, o no? E' implicito: se non abortisco allora lo tengo, dunque la sua è stata una vera scelta.
Dal mio punto di vista questa è una certezza, poi certamente è più difficile comprendere quali sono state le paure che in passato l'hanno spinta a farlo e quali quelle che oggi le fanno pensare di non essere pronta ad essere genitore.
Provi a contattare uno Psicoterapeuta con il quale affrontare le sue insicurezze, sono certa che si scoprirà sotto un'altra luce.

Le faccio un grosso in bocca al lupo



Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense