Le volte che deve fare uno spermiogramma si agita troppo
Gentili dottori,
avrei bisogno di un parere per una questione un po' particolare. A novembre dovrei sottopormi a una ICSI per oligoastenospermia severa di mio marito (31 anni). Lui è molto sensibile e ansioso e tutte le volte che deve fare uno spermiogramma si agita troppo e riesce a malapena a far fuoriuscire il seme, a volte senza riuscire ad ottenere neanche l'erezione. Sono molto spaventata per novembre in quanto temo che con l'ansia ancora più accentuata, potrebbe risultare una situazione ancora più catastrofica.
Pensavo di dargli qualche calmante omeopatico o qualcosa del genere, ma non so se questo possa interferire con la già delicata situazione. Per ora lui sta facendo una cura ormonale a base di Gonasi 2000 e integratori, ma sarei appunto interessata per quella giornata a un supporto psicologico.
Chiedo scusa per la richiesta un po' insolita e rimango in attesa di una vostra cortese risposta.
Cordiali saluti
avrei bisogno di un parere per una questione un po' particolare. A novembre dovrei sottopormi a una ICSI per oligoastenospermia severa di mio marito (31 anni). Lui è molto sensibile e ansioso e tutte le volte che deve fare uno spermiogramma si agita troppo e riesce a malapena a far fuoriuscire il seme, a volte senza riuscire ad ottenere neanche l'erezione. Sono molto spaventata per novembre in quanto temo che con l'ansia ancora più accentuata, potrebbe risultare una situazione ancora più catastrofica.
Pensavo di dargli qualche calmante omeopatico o qualcosa del genere, ma non so se questo possa interferire con la già delicata situazione. Per ora lui sta facendo una cura ormonale a base di Gonasi 2000 e integratori, ma sarei appunto interessata per quella giornata a un supporto psicologico.
Chiedo scusa per la richiesta un po' insolita e rimango in attesa di una vostra cortese risposta.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile signora, se suo marito fosse d'accordo, potrebbe essere certamente utile rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, dato che l'ansia di suo marito sembra particolarmente acuta e invalidante.
In tale sede riceverà una valutazione e gli verrà consigliato eventualmente un percorso mirato per la sua ansia.
I calmanti al bisogno di qualunque tipo possono farlo stare più rilassato sul momento, ma certamente non gli risolvono il problema, perché le cure per l'ansia sono di altro tipo.
Nel frattempo, evitate di connotare ciò che potrebbe succedere come "catastrofico", poiché ciò servirebbe solo ad aumentare l'ansia.
Cordiali saluti
In tale sede riceverà una valutazione e gli verrà consigliato eventualmente un percorso mirato per la sua ansia.
I calmanti al bisogno di qualunque tipo possono farlo stare più rilassato sul momento, ma certamente non gli risolvono il problema, perché le cure per l'ansia sono di altro tipo.
Nel frattempo, evitate di connotare ciò che potrebbe succedere come "catastrofico", poiché ciò servirebbe solo ad aumentare l'ansia.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile Signora,
mi trovo in accordo con il collega.
Suo marito, probabilmente sulla base dei suoi scopi, investe un forte carico emotivo consentendo alti livelli di ansia.
Il problema principale è che la parte del sistema nervoso collegata allo stato ansioso è del tutto antagonista a quella che viene interessata in una erezione. In pratica, il sangue viene diretto altrove con lo scopo di affrontare una situazione di allarme. Quello che accade a questo punto forma un circolo vizioso: suo marito trovando difficoltà aumenta il suo stato di preoccupazione... il gioco è fatto.
Quindi mi permetto di suggerire si di affrontare la cosa con tranquillità, ma anche di non preoccuparsi dei primi sintomi di perdita di erezione, sono normali in una situazione del genere, bisogna accettarli e prendersi il tempo necessario.
Cordiali saluti
mi trovo in accordo con il collega.
Suo marito, probabilmente sulla base dei suoi scopi, investe un forte carico emotivo consentendo alti livelli di ansia.
Il problema principale è che la parte del sistema nervoso collegata allo stato ansioso è del tutto antagonista a quella che viene interessata in una erezione. In pratica, il sangue viene diretto altrove con lo scopo di affrontare una situazione di allarme. Quello che accade a questo punto forma un circolo vizioso: suo marito trovando difficoltà aumenta il suo stato di preoccupazione... il gioco è fatto.
Quindi mi permetto di suggerire si di affrontare la cosa con tranquillità, ma anche di non preoccuparsi dei primi sintomi di perdita di erezione, sono normali in una situazione del genere, bisogna accettarli e prendersi il tempo necessario.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 06/10/2010.
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